Truffa a Empoli, svuotata la cassaforte. 64enne sviene durante la denuncia

Cinque Rolex, un Patek Philippe, un altro orologio d'oro ornato di brillanti, monete d'oro, un servizio di posate in argento e altri monili: questo è il bottino da decine e decine di migliaia di euro dell'ennesima truffa del falso addetto del gestore idrico, consumatasi in via Rossini a Empoli nella mattina di ieri, martedì 4 luglio.

L'incredibile beffa vede protagonista una 64enne, la truffata, e un trentenne dalla carnagione scura, dall'italiano senza inflessioni dialettali e vestito di jeans e di un giubbotto catarifrangente. Alle 9.30 suona il campanello della donna: "Attenzione, c'è una fuga di gas dentro l'impianto idrico!".

L'allarme viene dato con concitazione, senza dare modo alla donna di riflettere (cosa c'entra il gas con l'acqua?). L'uomo chiede di entrare in casa e la sventurata le apre la porta. "Deve provare tutti i rubinetti ma prima stacchi tutti i cavi elettrici", spiega con serietà il falso addetto, aggiungendo un altro servizio (quello dell'elettricità) al confuso messaggio affermato in precedenza. La bugia è grossa: se non stacca quei fili, rischiano di saltare in aria. La donna obbedisce fino all'ultima richiesta: "Devo avere accesso a tutto l'oro presente in casa". La donna, ormai persuasa della storia, lo accompagna nella stanza della cassaforte e la apre. "Presto, metta tutto l'oro in questa busta ed esca dalla stanza".

L'empolese obbedisce anche a quest'ultimo richiamo e l'uomo, da come era entrato dalla porta, se ne esce e scappa a piedi. In una frazione di secondo la donna si accorge della tragica scoperta tornando nella stanza della cassaforte, scende in strada e dà l'allarme. Alcuni testimoni vedono la scena, viene chiamata la polizia che in breve tempo manda una volante dal commissariato di piazza Gramsci.

In mattinata la donna si reca proprio nella sede della polizia per sporgere denuncia. Ma accusa un malore e sviene proprio davanti alla scrivania. Vengono chiamati i sanitari della Misericordia di Empoli che trasferisce la donna al pronto soccorso dell'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli. La denuncia non è stata formalmente effettuata però tanti elementi investigativi sono già in mano degli uomini guidati dal dirigente Francesco Zunino.

"L'uomo non ha lasciato impronte digitali, perché ha fatto fare tutto alla donna. Dall'identikit per ora non sembra essere persona nota per queste truffe", racconta il dirigente.

Si sprecano gli appelli alla cittadinanza, specie nei periodi prefestivi: diffidate dagli addetti che si presentano a casa lanciando assurdi allarmi, chiedete il tesserino di riconoscimento e nel caso in cui non vi fidiate chiamate le forze dell'ordine.

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