Sopralluogo Aprat in nota azienda fiorentina: rilevate irregolarità

ARPAT ha effettuato un controllo integrato presso un’importante realtà imprenditoriale nel comune di Firenze. L’impresa si trova in un’area densamente popolata del quartiere 4 e più volte, soprattutto nel passato, è stata oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini che vivono nelle vicinanze dell’attività.

L'Azienda in questione produce oli ed acidi grassi per il settore industriale, zootecnico e farmaceutico ed utilizza come materie prime oleine vegetali e, acquistate dall'esterno, olio alimentare esausto ricevuto come rifiuto, scarti di origine animale classificati come sottoprodotti di origine animale.

L’impresa realizza sempre nuovi prodotti che, pur utilizzando la stessa materia prima principale (acidi grassi), comportano processi diversi con l'utilizzo anche di additivi secondari. Tale evoluzione, legata alla competitività del mercato ed alla necessità di innovazione, determina modifiche gestionali e/o impiantistiche anche di medio breve periodo.

I sopralluoghi hanno verificato l'intero ciclo produttivo in relazione agli scarichi idrici, alla gestione dei rifiuti e alle emissioni in atmosfera. Vista la complessità degli impianti e la continua evoluzione dei prodotti realizzati, sono state necessarie più ispezioni all'azienda tra il 2016 ed il 2017.

Lo stabilimento industriale è diviso in due zone: vecchio e nuovo opificio.

Nel vecchio opificio vengono svolte le seguenti attività

lavorazione di scarti di macellazione
recupero di olio alimentare esausto
esterificazione con glicerina degli olii e grassi ottenuti dai precedenti processi e/o acquistati come materie prime per ottenere prodotti industriali quali componente per il biodiesel e carburanti per uso energetico.
Nel nuovo opificio invece viene effettuata l'esterificazione con glicerina ed olii grassi esclusivamente acquistati come materie prime per ottenere prodotti ad uso zootecnico ed attività accessorie alla vendita del prodotto in fase solida o liquida.

I sopralluoghi hanno verificato la situazione relativa alla gestione dei rifiuti, delle emissioni in atmosfera e delle acque con riferimento agli atti autorizzati ed alle prescrizioni in essi contenute.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti sono stati realizzati controlli in merito ai codici CER assegnati ai rifiuti prodotti dalla ditta, alle modalità di gestione del registro di carico e scarico rifiuti, al rispetto delle prescrizioni contenute nell'atto di autorizzazione alla gestione dei rifiuti, nonché verifiche sulla cessazione della qualifica di rifiuto.

Per quanto attiene invece alle emissioni in atmosfera, durante i sopralluoghi si è spesso avvertito un odore tipico di sostanza grassa irrancidita, anche nelle vicinanze dell'impianto.

Gli sfiati dei serbatoi sono collegati alle caldaie per il trattamento degli odori, tuttavia durante il periodo di fermo degli impianti le caldaie vengono spente e pertanto non si possono escludere emissioni di odori proprio dagli sfiati degli stessi serbatoi, in particolar modo durante il periodo estivo, quando il metallo dei serbatoi può trasmettere agli olii il calore generando un incremento di evaporazione degli stessi.

emissioniLe emissioni convogliate in atmosfera derivano da 3 caldaie, un generatore di vapore e dallo scrubber di emergenza. Dal controllo sono emerse delle irregolarità nella gestione del registro degli autocontrolli alle emissioni in atmosfera e quello di manutenzione degli impianti di abbattimento.

Con particolare riferimento alle emissioni diffuse, questo aspetto risulta di rilevante importanza per lo stabilimento visti i pregressi problemi di disagi olfattivi lamentati dalla cittadinanza residente nelle zone limitrofe. Gli accertamenti effettuati non hanno fatto rilevare criticità macroscopiche fonte di disagio olfattivo ma vi sono alcuni aspetti, inerenti la gestione / manutenzione di parti minimali degli impianti, che dovrebbe essere affrontati dal gestore, nell'ottica del miglioramento continuo, per minimizzare il più possibile gli odori che possono impattare sulla popolazione che vive nelle vicinanze nell'attività produttiva.

Ricordiamo che la popolazione residente effettua un'attività di monitoraggio sociale degli odori in accordo con l'azienda.

scarichiCon riferimento, infine, al sistema di gestione delle acque reflue, durante i sopralluoghi sono stati ispezionati alcuni pozzetti di raccolta delle acque meteoriche dove non sono state rilevate evidenti tracce di sostanze lipidiche.

È stato inoltre sottoposto a verifica il fosso campestre che raccoglie le acque scaricate dallo stabilimento, questo risultava libero da vegetazione e l'acqua appariva limpida senza evidenti imbrattamenti sulle sponde.

È stato ispezionato anche il fosso degli Ortolani dove confluiscono le acque di raffreddamento del nuovo opificio, anche in questo caso non sono state rinvenute sostanze lipidiche riconducibili alle attività industriale soggetta a controllo.

In fase ispettiva sono state riscontrate delle inosservanze alle prescrizioni autorizzative, che potrebbero anche comportare impatti per l'ambiente.

Le violazioni sono state comunicate alle autorità competenti per l’adozione dei necessari provvedimenti tesi alla regolarizzazione della situazione riscontrata.

Fonte: Arpat

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