La picchia, le ruba l'auto e poi la costringe a rimanere con sé: arrestato 47enne

foto di archivio

Le ha rubato l'auto dopo averla picchiata a causa di una lite di gelosia, poi l'ha nuovamente raggiunta e percossa ancora ma la donna è riuscita a fuggire e a chiamare i soccorsi. Un 47enne originario del Perugino ma residente nel Casentino è stato arrestato ieri sera dai carabinieri di Bibbiena e di Poppi per rapina, sequestro di persona e lesioni gravi. L'arresto è scattato dopo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte dell'autorità giudiziaria. I fatti risalgono al 13 giugno scorso. Il 47ennne e una 49enne si erano appartati in auto in una località isolata di Poppi.

Partita la lite di gelosia, l'uomo ha cominciato con le offese, pretendendo di poter controllare il telefono cellulare della donna. Si è impossessato della borsa e dell'agognato telefono, e in più ha buttato lei fuori dalla macchina, picchiandola con violenti calci, pugni e schiaffi e abbandonandola sul ciglio della strada.

Una volta tornato indietro, vedendo che la donna stava scappando per cercare soccorsi, l'uomo l'ha obbligata a risalire in auto, picchiata nuovamente e trattenuta contro la sua volontà, all’interno dell’abitacolo e costretta a subire nuovamente le violenze dell’uomo. Solo approfittando di un momento di distrazione, la donna ha trovato la forza per fuggire, raggiungendo un’abitazione per chiamare i soccorsi.

Raggiunto l'ospedale di Bibbiena ha riportato una prima prognosi di 15 giorni per “trauma cranico commotivo e contusioni multiple”, ma in seguito una seconda visita ha fatto emergere emergere anche la frattura di due costole, con ulteriore prognosi di 21 giorni.

Oltre alla denuncia, altri elementi hanno permesso ai carabinieri di ricostruire l'accaduto e procedere all'arresto. Al momento l'uomo si trova presso il carcere di Arezzo a disposizione della magistratura.

 

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