Ceta, a rischio le filiere della carne in Mugello e del pane a Prato. Migliaia di agricoltori in piazza

Per fermare il trattato di libero scambio con il Canada (CETA) che per la prima volta nella storia dell’Unione accorda a livello internazionale esplicitamente il via libera alle imitazioni dei prodotti italiani piu’ tipici che saranno smascherati nell’occasione ma che spalanca anche le porte all’invasione di grano duro e a ingenti quantitativi di carne a dazio zero, migliaia di agricoltori da tutte le regioni lasciano le campagne per invadere la Capitale in Piazza Montecitorio davanti al Parlamento dove è in corso la discussione per la ratifica del Trattato #stopCETA.

"Abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali del territorio il loro impegno in questa battaglia, e le adesioni iniziano ad arrivare -spiega Roberto Nocentini, presidente di Coldiretti Firenze-Prato-. A Roma saremo in tanti ad urlare i rischi di un trattato passato sotto silenzio".

"Il Ceta manderebbe a monte le filiere della carne in Mugello o del pane a Prato -commenta Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze-Prato-. Verrebbero spazzati via tutti gli sforzi per far capire ai consumatori la valenza delle produzioni tipiche, con rischi non solo per la qualità, ma pure per la salute".

Il grano canadese, per esempio, contiene il glisofato, una sostanza attiva che Oltreoceano può essere usata intensivamente, mentre è vietata in Italia: serve per accelerare la maturazione e aumentare il livello proteico del grano.

L’iniziativa è della Coldiretti insieme ad un'inedita e importante alleanza con altre organizzazioni (Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch) che si sono date appuntamento mercoledì 5 luglio alle ore 9,30 in Piazza Montecitorio a Roma dove sono attesi rappresentanti delle istituzioni, della politica e della società civile.

Sarà divulgato il Dossier Coldiretti sull’impatto del trattato sull’agroalimentare italiano ed esposto per la prima volta il “pacco” con le imitazioni delle specialità nazionali piu’ prestigiose, dai formaggi ai salumi, realizzate in Canada che sarà legittimato a produrre e vendere ai consumatori di tutto il mondo con la ratifica de trattato. Non mancheranno azioni provocatorie a difesa del Made in Italy gravemente minacciato. Sarà presente il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

Fonte: Coldiretti Firenze-Prato - Ufficio Stampa

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