Tra letteratura e musica, al via ‘Scrittori in Jazz’: nuova rassegna culturale estiva al Muve

Una nuova perla dell’estate culturale empolese sta per iniziare, un appuntamento tra letteratura e musica jazz.

Promossa da Empoli Jazz in occasione del Summer Festival VIII Edizione, in collaborazione con Music Pool, Biblioteca comunale “Renato Fucini” e Centro Studi Musicali “Ferruccio Busoni”, ecco un ciclo di incontri dal titolo “Scrittori in Jazz”, a cura di Alessandra Cafiero.

Tre serate in cui scrittori, critici musicali, addetti ai lavori che scrivono di Jazz in romanzi, saggi, e altre forme letterarie, faranno diventare questo genere di musica protagonista di pubblicazioni originali. La nuova rassegna avrà una cornice particolare, si svolgerà infatti nella sala grande del Museo del Vetro di Empoli, in via Ridolfi. L’ingresso è libero.

PROGRAMMA - Lunedì 3 luglio alle 19 si terrà l’incontro su "John   Coltrane: ritratto di un genio musicale" a cura di Stefano Zenni. "La carriera di John Coltrane è stata molto breve, ma ha lasciato un segno indelebile. A cinquant’anni dalla morte, attraverso ascolti, filmati, immagini, ripercorriamo la musica, il pensiero e la ricerca di una delle personalità musicali più influenti del Novecento, per scoprirne la formidabile parabola e la sua durevole influenza sulla musica d’oggi". Nell’occasione si celebra il 50esimo anniversario della morte di John Coltrane avvenuta il 17 luglio del 1967 e un assaggio del concerto che si terrà in piazza Farinata degli Uberti mercoledì 5 luglio, quando salirà sul palco il leggendario pianista McCoy Tyner, che presenterà ECHOES WITH A FRIEND, il disco dedicato alla musica del suo grande amico e genio musicale John Coltrane.

Stefano Zenni è stato il fondatore e il presidente della Società Italiana di Musicologia Afroamericana (SIdMA). Insegna Storia del jazz e della musica afroamericana, Analisi delle forme compositive jazz e Storia della musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Bologna.
E’ docente a contratto presso il Conservatorio di Firenze. Insegna Storia della Musica presso la scuola di teatro L’Oltrarno del Teatro della Pergola di Firenze, diretta da Pierfrancesco Favino. Inoltre ha insegnato History of Music of XX and XXI Century presso la New York University a Firenze. Dal 1998 è direttore artistico della rassegna Metastasio Jazz presso il Teatro Metastasio di Prato. E’ stato direttore artistico del Torino Jazz Festival dal 2013 al 2016. Attualmente è direttore del TJF-Narrazioni Jazz a Torino.
Mercoledì 5 luglio, sempre alle 19, secondo appuntamento,   presentazione del libro intitolato "Il mio amico Chet. Storia un po’ vera un po’ no del processo a Chet Baker" di Domenico Manzione (Pacini Fazzi, 2011).
Non tutti sanno che le Mura di Lucca nascondono un cuore che batte al ritmo di Jazz. E uno dei protagonisti della musica in controtempo “made in Lucca” è stato il grande trombettista americano Chet Baker. Musicista dal volto d’angelo, ma dalla vita turbolenta, Baker (Yale, 23 dicembre 1929 – Amsterdam, 13 maggio 1988) arrivò in Toscana alla metà degli anni ’50. A Lucca era ospite fisso all’Hotel Universo, camera n. 15 dove, seduto sul davanzale della finestra, spesso suonava la tromba.
E’ rimasto impresso nella memoria collettiva di tutti i lucchesi il periodo della sua detenzione nel carcere di San Giorgio dove scontò ben sedici mesi di reclusione. Nemmeno qui, tuttavia, cessò la passione di Baker per la musica e per il suo strumento: quotidianamente una piccola folla riunita sulle mura di fronte al carcere, poteva emozionarsi sulle note del grande Chet che si liberavano dalle finestre della prigione. Il libro che verrà presentato dal suo autore al Museo del vetro di Empoli ripercorre la lunga e complessa vicenda giudiziaria di questo affascinante e controverso musicista, affiancando la storia verosimile e coinvolgente di un giovane appassionato di musica e suo grande amico.

Mercoledì 18 luglio alle 19, ultimo incontro del nuovo ciclo, con la presentazione del libro  "Musica Nera" di  Leonardo Gori (TEA, 2017). Versilia, estate del 1967. L'anno della morte di John Coltrane. A dispetto della Guerra Fredda, l’Italia si gode i frutti della pace: il benessere aumenta, la Fiat 500 è alla portata di tutti, Rocky Roberts impazza nei juke-box. Eppure c’è qualcuno che non partecipa alla festa.  Si tratta di un gruppo di donne in nero, che ogni sera scruta il mare, in silenzio. Le nota il colonnello Bruno Arcieri, venuto al funerale di un vecchio amico, un ammiraglio annegato in una fossa di liquami industriali. Ma sarà il jazz della sua giovinezza, suonato dalla tromba di un misterioso musicista a condurlo in una trappola assassina, a cui sfugge per miracolo. Proprio per darsene ragione e scoprire le radici di vari omicidi insoluti – una famiglia massacrata nel 1944, un faccendiere legato ai servizi segreti di Salò, l’equipaggio di un sommergibile colato a picco nel Tirreno – Arcieri condurrà un’indagine privata destinata a scoperchiare un intrico di trame eversive e interessi personali di assoluto cinismo, che sporcano l’Italia del 1945 come quella del boom economico. E alla fine della corsa, ecco un’ultima, incredibile sorpresa. Il romanzo di Leonardo Gori è un viaggio nella memoria di una generazione che ha ricostruito l’Italia a favore di tutti ma per il vantaggio di pochi, rievocazione storica di una pagina fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. L’autore raduna e intreccia da maestro una serie di temi civili e politici che ancora condizionano il nostro presente, plasmandoli in un giallo esplosivo, indignato, col cuore in gola e senza un attimo di tregua.

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa

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