
"Una seria e spietata analisi sui crac nel sistema bancario italiano: devono emergere con chiarezza cause e responsabilità, politiche e istituzionali, precedenti e successive all’entrata in vigore del bail-in, e i responsabili non devono passarla liscia. La colpa non può morire fanciulla”.
Lo chiedono i cattolici del Collegamento Sociale Cristiano - Supplemento d'Anima (CSC) che domenica scorsa, riuniti a Firenze per l’assemblea nazionale della associazione fondata dal vescovo emerito di Prato mons. Gastone Simoni, hanno ascoltato il prof. Aldo Bompani, dell'ateneo fiorentino, in una relazione sulla attuale situazione del sistema bancario italiano.
Oltre alla chiarezza sulle responsabilità dei crac nelle banche (“è la pre-condizione necessaria per invertire la sfiducia di risparmiatori e investitori dovuta a comportamenti degli operatori finanziari prima che alla scarsa alfabetizzazione dei risparmiatori”), il documento uscito dall’assemblea dell’associazione oggi presieduta da Angelo Passaleva chiede “una legge urgentissima diretta a separare le attività bancarie speculative da quelle di sostegno al credito facendo così riassumere alla politica il ruolo che le compete”.
Occorre inoltre “verificare efficacia ed efficienza dei sistemi di vigilanza bancaria ma anche, con urgenza, l’adeguatezza dei modelli di banche telematiche che praticano soprattutto la gestione dei patrimoni relegando ai margini l’esercizio del credito”.
Negli altri due punti del documento, firmato anche dal vicepresidente Leonardo Bianchi, CSC chiede il rispetto dell’articolo 47 della Costituzione per quanto riguarda la “tutela del risparmio in tutte le sue forme” e propone un “Forum paritario sugli strumenti di partecipazione alla determinazione della politica nazionale che sia la base per una rinnovata presenza di ispirazione cristiana nella vita pubblica".
Fonte: Collegamento Sociale Cristiano - Supplemento d'Anima
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