Vandali distruggono le biciclette di Eugenio Taccini sulla rotonda della Tosco Romagnola

"Un gesto idiota e incivile". È con queste parole che il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti, commenta la distruzione delle sei biciclette di Eugenio Taccini installate sulla rotonda fra via Maremmana e la Statale 67 Tosco Romagnola. Una pattuglia dei carabinieri è transitata dalla rotonda intorno alle 5 di mattina senza notare niente di strano, quindi l'atto vandalico sarebbe avvenuto successivamente, nelle prime ore della mattinata.

"Un insulto non solo a chi ha lavorato ad una delle opere più amate dai montelupini, ma soprattutto alla comunità e al senso civico", scrive Masetti sul suo profilo facebook. Il fatto sarà denunciato ai carabinieri che sono intervenuti sul posto per ricostruire la dinamica.

Non è la prima volta che l’opera attira l’attenzione dei vandali. In passato sono state portate via alcune teste, poi ritrovate a San Miniato; ma questa volta i danni sono notevoli e alcune difficilmente potranno essere riparate. Purtroppo le uniche telecamere della zona sono state collocate sull’altra rotonda all’uscita della Firenze – Pisa – Livorno e il loro raggio di azione non arriva fino alla Statale.

Il sindaco e le forze dell’ordine lanciano un appello: chiunque ha visto qualcosa lo segnali alle forze dell’ordine.

«Come sindaco mi trovo a confrontarmi con numerose problematiche, ma se c’è una cosa che ancora non riesco a digerire è la mancanza di rispetto nei confronti delle persone e dei beni pubblici, ancor di più se si tratta di opere d’arte. È inspiegabile il gusto che certe persone trovino del fare danni e per i quali non credo ci possa essere giustificazione. Al momento abbiamo sporto denuncia contro ignoti, nella speranza di riuscire a individuare i responsabili.

Ho anche parlato con Eugenio Taccini, comprensibilmente rammaricato e dispiaciuto che mi ha assicurato la sua disponibilità a restaurare l’opera, regalandomi un pensiero positivo che è riuscito a stemperare la mia rabbia: “possono rompere gli oggetti, ma le idee continuano a correre», afferma il sindaco Paolo Masetti.

L'opera

L’installazione è stata realizzata nell’ambito di un cantiere d’arte contemporanea tenutosi a Montelupo nel 2014 che ha visto lavorare insieme l’artista Eugenio Taccini con 11 studenti dell’Accademia provenienti da Italia, Russia e Cina e che ha visto anche il coinvolgimento di Marco Bagnoli.

Quindi un’opera collettiva, frutto di un percorso di formazione e che dopo l’inaugurazione ha girato diversi luoghi della Toscana e dell’Italia, per poi trovare una collocazione definitiva sulla rotonda, porta di accesso della città. In poco tempo sono diventate uno dei simboli di Montelupo.

 



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