Gruppo Sintecnica, la scuola toscana lancia la geotermia in Kenya

La sviluppo della geotermia nel mondo parla Toscano: nei giorni scorsi è stato ufficialmente aperto il cantiere di costruzione del più grande Progetto Geotermoelettrico attualmente in fase di realizzazione. Si tratta di Olkaria 5, in Kenya, nel sito vulcanico di Olkaria Domes, 100 km. circa a nord-ovest di Nairobi. La Centrale Olkaria 5 è di proprietà della KenGen, Società Elettrica di Stato del Kenya. Alla cerimonia è intervenuto il Presidente del Kenya Uhuru Keniatta.

SGC è la società di consulenza internazionale, con sede a Pisa, che ha sviluppato il progetto e ne curerà la supervisione alla costruzione. Il termine dei lavori è atteso entro l’estate 2019. SGC è un consorzio internazionale, tra la Società Portoghese GESTO e l’italiana STEAM, che fa parte del GRUPPO SINTECNICA e rappresenta il partner tecnico.

L’ingresso della pisana STEAM nel GRUPPO SINTECNICA risale al luglio 2016 e ha sancito la nascita del colosso italiano all’avanguardia tecnologica, grazie all’unione di due aziende leader nei rispettivi settori complementari per la progettazione degli impianti geo-termoelettrici più green e performanti. Come soggetto unico, le due realtà hanno intrapreso un percorso volto ad affrontare i maggiori player mondiali, mantenendo l’osservanza di un profilo orientato al minimo impatto ambientale e al massimo valore sociale. Il primo impegno congiunto di SINTECNICA (azienda con sede a Cecina, Livorno, e leader mondiale nel settore della geotermia) e STEAM è proprio quello che ha luogo in Kenya, al fianco di KenGen, e che adesso è realtà. SGC è una società paritetica formata da Steam e Gesto, nata a Pisa nel 2015, contestualmente all’acquisizione del contratto di progettazione e supervisione alla costruzione della centrale Olkaria 5. Il contratto include anche l’aspetto del Capacity Building, articolato in una serie di corsi, realizzati sia in Toscana che nel paese africano, finalizzati al trasferimento al personale locale del know-how necessario per la corretta gestione e manutenzione della Centrale, nonché relativi alle strategie sulla geotermia, aspetti tecnici e finanziari.

Il progetto Olkaria 5 può essere considerato a tutti gli effetti lo stato dell’arte nella progettazione di impianti geotermici nella tecnologia a “Flash-Steam”, grazie agli elevati standard raggiunti e garantiti di ottimizzazione del rendimento, dell’affidabilità e disponibilità degli impianti; per la flessibilità e modularità del disegno, che garantisce semplicità di futuro ampliamento e riduzione dei costi di manutenzione; e soprattutto per l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’impatto socio-economico positivo sul territorio.

Alla cerimonia di inaugurazione del cantiere della Centrale Geotermoelettrica Olkaria 5, il Presidente Keniatta è stato accolto dai dirigenti delle Società giapponesi e cinesi che si sono aggiudicate i contratti di costruzione, e dal Project Manager Renato Papale, socio di STEAM e membro del Board di SGC.

Nel corso della cerimonia è stata simbolicamente avviata l’escavazione del terreno (ground-breaking). Alla presenza di centinaia di persone, a vario titolo impegnati o interessati alla costruzione, il Presidente Keniatta ha tenuto un discorso, ricordando che il Progetto Olkaria 5 si inserisce in un piano energetico nazionale che procede senza ritardi, con il quale il Kenya punta a raggiungere i 19mila MW installati entro il 2030 mediante il ricorso quasi esclusivo a fonti rinnovabili e nazionali.

Sono obiettivi ambiziosi, per un paese impegnato ad attuare importanti riforme. Obiettivi che certamente cambieranno il volto del Kenya nei prossimi 12 anni e che potrebbero collocarlo tra i primi Paesi in via di sviluppo produttori di energia verde. In particolare la geotermia, per le sue caratteristiche di continuità e stabilità (con un rispettabilissimo 90% di affidabilità media degli Impianti Kenioti), riscuote enorme aspettativa per il Paese dal momento che, a causa dei cambiamenti del clima, la produzione idroelettrica è fortemente calata negli scorsi anni.

Il Kenya, tra i Paesi dell’Africa Orientale lungo il complesso geologico della Rift Valley, è leader nello sviluppo geotermico: oltre al sito di Olkaria, dove sono già installati più di 670MW, sono in fase di esplorazione anche quelli di Menengai, Bogoria, Baringo, Suswa, Eburru e Longonot. Di sicuro il Progetto Olkaria 5 consentirà al Kenya di “scalare” la breve classifica dei Paesi utilizzatori della fonte geotermica, dall’attuale 7a posizione, avvicinandosi a quella occupata dall’Italia.

“In questi giorni, in preparazione dell’apertura del Cantiere – afferma Luca Menini, Amministratore Delegato di SINTECNICA e STEAM - abbiamo completato l’insediamento del team che seguirà la costruzione e gestirà con attenzione un portafoglio di oltre 300 Milioni di dollari per conto del Cliente. Si tratta di un gruppo internazionale di professionisti: Kenioti, Europei e soprattutto un piccolo nucleo di tecnici centroamericani che collabora da tempo con STEAM e vanta una lunga e specifica esperienza in geotermia. Italiano, Spagnolo, Portoghese, Swahili sono le lingue che si sentono parlare negli uffici SGC, dove si dirige un progetto la cui lingua ufficiale è l’Inglese…”

“Per STEAM, che opera a Pisa dal 1987 (e ha festeggiato il suo 30° anno di attività in call-conference con il Kenya il giorno precedente), questo non è il primo contratto internazionale ma è certamente il più ambizioso. In fase di progettazione – afferma Riccardo Corsi, Presidente di STEAM ed esperto di processo geotermico – il nostro lavoro è stato particolarmente apprezzato dal Cliente KenGen. Difatti, lo studio delle caratteristiche del serbatoio geotermico ci ha consentito di ottimizzare le condizioni termodinamiche di ammissione in turbina e di conseguenza ottenere, a parità di investimento minerario, una potenza netta minima di 158MW garantita dai Costruttori, con un guadagno superiore al 10% rispetto al valore inizialmente atteso da KenGen (che era di 140MW) e una riduzione sensibile del rischio di incrostazioni da silice”.

“Forti della nostra esperienza tecnica – prosegue Roberto Parri, Leader dello Staff di giovani Progettisti pisani - siamo riusciti ad imporre ai Costruttori giapponesi una flessibilità costruttiva che consentirà a KenGen di adattare in futuro, senza riduzioni di prestazioni, la pressione di esercizio della Centrale alle eventuali variazioni delle caratteristiche della risorsa naturale che dovessero verificarsi nel corso della vita utile dell’Impianto. Inoltre, abbiamo concepito il progetto della rete di trasporto del vapore integrandola con quella già esistente nella stessa area, al servizio della precedente centrale Olkaria 4 (140MW). Questo ha ridotto sensibilmente i costi e consentirà ulteriori flessibilità operative nella gestione della risorsa”.

Miguel Barreto, Amministratore di GESTO, ci informa sui tempi di costruzione: “Il primo Gruppo di generazione entrerà in parallelo tra due anni esatti e il progetto è atteso che si concluda entro l’estate 2019. Gestiremo in parallelo tre lotti di costruzione: la Centrale, la rete di Vapordotti e infine le opere in Alta Tensione (Sottostazione e Linea), di progettazione GESTO”.

“La nostra attenzione – completa Renato Papale - oltre ai tempi, ai costi e alle prestazioni, è rivolta all’inserimento paesaggistico della Centrale in un’area di notevole valore ambientale, vicina all’oasi del Lago Naivasha, al margine del Parco Naturale denominato “Hell’s Gate” (Porta dell’Inferno). Si tratta di un terreno verdissimo, abitato da popolazioni Masai, dove visitatori vengono numerosi durante tutto l’anno per ammirare la fauna selvaggia in una cornice di manifestazioni naturali vulcaniche. Nostro obiettivo è portare in questo particolarissimo contesto ambientale l’impronta tecnica e progettuale geotermica di “scuola toscana”, che si contraddistingue per la massima flessibilità nelle scelte operative e per l’attenzione al paesaggio e allo sviluppo sociale del territorio”.

Nel corso della cerimonia è stato consegnato al Presidente Uhuru Kenyatta un messaggio di congratulazioni da parte del Sindaco di Pisa, che l’anno scorso aveva già ospitato in Sala delle Baleari una delegazione di dirigenti e tecnici KenGen. Il Presidente ha anche ricevuto da parte del Sindaco Marco Filippeschi un modello in alabastro della torre pendente, opera degli artigiani di Volterra. Nel suo discorso, il Presidente Keniatta ha esortato il Ministro dell’Energia Charles Keter ad accelerare le riforme che faciliteranno gli investimenti stranieri in energie rinnovabili e stimoleranno le partecipazioni Pubblico-Privato.

L’esperienza e la tecnologia dell’industria Italiana ha buone possibilità di esprimere grande supporto allo sviluppo di questa parte del mondo. Enel Green Power ha già in corso progetti di esplorazione. E anche nel campo degli usi diretti della geotermia si aprono opportunità, per aumentare l’efficienza energetica negli edifici, diminuire la dipendenza da fonti non rinnovabili per gli insediamenti industriali e ridurre la combustione del legno negli usi domestici. Ma, soprattutto, per creare occasioni di crescita sociale ed economica delle popolazioni locali che abitano l’area di Olkaria.

Fonte: UFFICIO STAMPA SINTECNICA ENGINEERING

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