Annullati i matrimoni civili in villa, il Comune rileva abusi. Il racconto di una coppia

Marta e Francesco (i nomi sono volutamente di fantasia per richiesta della coppia) vivono in Toscana, si sono conosciuti alle superiori e proprio in quegli anni di scuola si sono messi insieme. Tra un mese è il loro grande giorno, quello delle nozze. Hanno scelto di rimanere in provincia di Firenze per la cerimonia in forma civile. Hanno organizzato tutto un anno prima e la loro scelta è andata a cadere sulle magnifiche ville dei colli della Valdelsa. Precisamente a Montespertoli, alla tenuta la Corbinaia.

Al momento però tutto sarebbe naufragato perché il Comune ha sospeso gli atti amministrativi che permettevano alla Tenuta La Corbinaia di essere sede distaccata dove poter celebrare matrimoni civili. Lo si può leggere in un atto pubblico, la delibera di giunta numero 150 del 2017, che afferma la sospensione della validità del rapporto stipulato nel 2015 con la delibera di giunta 105. Questo è nelle possibilità dell'ente e si evidenzia "per gravi ragioni e per il tempo strettamente necessario" secondo quanto stabilito dalla legge 241/1990. Nel sito internet del Comune, nella sezione dedicata ai matrimoni civili, non figura più la possibilità di scegliere La Corbinaia.

Il problema, come si può facilmente intuire, non è la scelta in meno per i futuri sposi (la sospensione ha validità di sei mesi, si legge nella delibera), quanto più il cambio di rotta obbligatorio per chi aveva già prenotato, come Marta e Francesco.

Nella lettera arrivata a Marta e Francesco da uno dei proprietari della tenuta si legge che i proprietari sono rimasti sorpresi dalla sospensione dei rapporti che permettevano la celebrazione dei matrimoni civili e che valuteranno ogni iniziativa di risposta, ma comunque gli sposi possono stare tranquilli in quanto saranno individuate soluzioni alternative per il giorno dello sposalizio.

L'amministrazione comunale si è inoltre attivata subito dopo la pubblicazione della delibera. La 'bride to be' è stata infatti convocata dal sindaco di Montespertoli Giulio Mangani per oggi, e con lei probabilmente anche le altre coppie in ballo (tra loro probabilmente ci saranno anche degli stranieri, che si presume verranno contattati via Skype o in altra maniera per evitare costosi viaggi a vuoto).

"Abbiamo pagato un totale di 600 euro per la tariffa del Comune - racconta Marta - vediamo all'appuntamento cosa ci diranno". Un 'viaggio a vuoto' è stato fatto anche sabato, ma dall'Ufficio dello Stato Civile niente di più è trapelato.

Il sindaco Mangani ha commentato che la decisione è stata presa per gravi irregolarità e abusi. "Stiamo contattando tutte le coppie e le sto incontrando personalmente, cercando di venir loro incontro e adattando anche le tariffe alla nuova sistemazione con dei rimborsi", commenta.

Certo è che se la giunta ha deciso in questi termini, il problema è ritenuto dalla stessa veramente grave. Vedremo in seguito gli eventuali sviluppi.

Elia Billero

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