
Ha deciso di lesionarsi il corpo nella sua cella del carcere di Prato, dov’è ristretto perché responsabile di vari reati. Il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha impedito più gravi conseguente al soggetto, ma un Ispettore di Polizia Penitenziaria è rimasto ferito al braccio dalla lametta che impugnava il ristretto. E’ accaduto nella tarda mattina di ieri, protagonista un detenuto del Nord Africa.
La notizia è diffusa dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Pasquale SALEMME, segretario nazionale SAPPE per la Toscana: “L’uomo ha posto in essere un gesto autolesionistico inutile e sconsiderato per futili motivi. Sul posto sono immediatamente intervenuti alcuni dei poliziotti penitenziari, che hanno impedito che potesse avesse conseguenze peggiori. Un Ispettore di Polizia Penitenziaria, a cui va tutta la nostra solidarietà, è rimasto ferito a un braccio dalla lametta che il ristretto impugnava ”.
Il SAPPE evidenzia che “nel carcere di Prato accadono sistematicamente eventi critici, favoriti da un affollamento di detenuti ben oltre il limite di regolarità e da un consistenze deficit di organico nel Reparto di Polizia Penitenziaria”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, commenta: “Questo nuovo drammatico eventi critico di un detenuto evidenzia come i problemi sociali e umani permangono, eccome!, nei penitenziari, lasciando isolato il personale di Polizia Penitenziaria a gestire queste situazioni di emergenza. Gli istituti penitenziari hanno l’obbligo di preservare la salute e la sicurezza dei detenuti, e l’Italia è certamente all’avanguardia per quanto concerne la normativa finalizzata a prevenire questi gravi eventi critici. Ma essi rappresentano un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”.
“Negli ultimi 20 anni le uomini e le donne del Corpo di Polizia Penitenziaria, stando in prima linea, hanno salvato la vita a più di 21.000 detenuti che hanno tentato il suicidio in cella ed hanno altresì impedito che quasi 168mila atti di autolesionismo, come quello posto in essere dal detenuto nel carcere di Prato, potessero avere nefaste conseguenze”, conclude il leader nazionale del primo Sindacato del Corpo. “Il dato oggettivo è che la situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata!”
Fonte: Ufficio Stampa SAPPE Polizia Penitenziaria
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