Imam espulso nel 2015: "Io vittima di un errore di traduzione". Si aspetta il TAR

Haida Abdelmounaim, l'imam marocchino di Capannori espulso nel maggio 2015 per vicinanza all'ideologia jihadista e propaganda antioccidentale, chiede di poter tornare in Italia e si dichiara innocente: "Ringrazio l'Italia e Alfano che garantisce sicurezza ai miei figli, ma io sono innocente e non so perché sono stato espulso" . L'uomo vive in Marocco da due anni e ha lasciato la sua famiglia, la moglie e quattro figli. L'imam è difeso dagli avvocati pisani Tiziana Mannocci e Marco Meoli che hanno fatto appello al TAR.

"L'Isis e Al Qaeda sono solo un'accozzaglia di delinquenti, l'Islam è pace, amore e serenità. Io non ho fatto niente di male. Mi sento italiano, prima che marocchino. Credo che l'interprete della questura abbia commesso degli errori di traduzione e ha frainteso i miei sermoni". ha concluso.

 

 

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