
La legge Del Rio definisce le Province come enti con funzioni di area vasta che esercitano, tra le altre, funzioni di pianificazione territoriale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza. Anche la normativa nazionale attribuisce direttamente alle Province le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale. Questo principio sull’allocazione delle funzioni è stato anche recentemente ribadito dalla Consulta, definito come assolutamente inderogabile da parte delle Regioni.
“Non si capisce quindi perché la Regione Toscana trattenga funzioni strategiche che ci sono riconosciute e che meglio sapremmo espletare – continua Vivarelli Colonna -. Uno degli effetti nefasti di questo depauperamento è la marcata riduzione della presenza sul territorio della Maremma e dell’Amiata delle forze di Polizia specializzate in materia ambientale, nonostante la Regione Toscana abbia adottato specifiche convenzioni con i Carabinieri Forestali e con il nucleo operativo ecologico dell’Arma. Impressionanti sono, infatti, i dati sui controlli ambientali effettuati dal corpo di Polizia provinciale di Grosseto negli ultimi tempi.”
A seguito della riforma, la Polizia provinciale ha dovuto sospendere - d’accordo con gli altri comandi provinciali della regione - la programmazione costante delle attività di vigilanza ambientale, limitandola ai casi di flagranza di reato o di illecito amministrativo o, in via del tutto residuale, al prosieguo di attività già iniziate e delegate dall’Autorità Giudiziaria. Nei primi cinque mesi di quest’anno, ad esempio, i controlli ambientali della Polizia provinciale sono stati solo sette, a fronte, nell’anno precedente, dei 102 controlli in vigilanza in materia di Codice dell’ambiente e 122 controlli in materia di tutela delle riserve naturali, vincolo paesaggistico, circolazione dei veicoli fuori strada, e prodotti del sottobosco.
“Anche l’Upi Toscana ha dichiarato di voler intervenire nel ricorso al Tar a sostegno della Provincia di Grosseto – prosegue Vivarelli Colonna –. Ovviamente, la partecipazione di altre Province toscane costituirebbe un notevole rafforzamento processuale della questione. E sarebbe anche una concreta dimostrazione che i problemi e i danni che denunciamo sono di interesse di tutti i sindaci ed presidenti toscani. Prego tutti loro, la maggioranza dei quali è espressione del partito che ha smantellato questo Ente, di fare una battaglia per la sicurezza dei cittadini e non difesa della propria appartenenza politica”.
Fonte: Provincia di Grosseto
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