Multato un viale intero a Marina di Pisa, la protesta di una cerretese: "Nessun cartello vietava il parcheggio"

Sabato scorso, il 17 giugno, a Pisa era San Ranieri. In tanti in città si sono goduti uno spettacolo che ogni anno si ripete. Hanno festeggiato per una tradizione in grado di confermarsi e di migliorarsi sempre. Molto peggio però è andata a decine e decine di automobilisti che, alle celebrazioni del patrono, hanno preferito invece una bella e rilassante giornata di mare: mattina e pomeriggio da trascorrere a caccia di tintarella e relax a Marina di Pisa.

Già, a loro è andata sicuramente peggio vista la sgradita sorpresa lasciata sul vetro delle loro macchine al rientro dalla spiaggia: la municipale è intervenuta ‘bollando’ quasi un intero lungomare di vetture lasciate in sosta con tanto di tagliando esposto a certificare il pagamento del parcheggio. Di circa 28 euro il verbale, destinato a lievitare oltre i 40 se non ci si appresta a pagarlo entro 5 giorni.

Disavventura e giornata di mare alla fine da dimenticare anche per L.M., residente a Cerreto Guidi. “Ci sentiamo presi in giro, quasi truffati. Hanno fatto una montagna di multe a delle auto parcheggiate regolarmente. I verbali non debbono essere una possibilità di far cassa – spiega la sfortunata protagonista cerretese”. Nemmeno la festività di San Ranieri può essere una giustificazione delle odiate contravvenzioni  secondo chi si rivolge a gonews.it in cerca almeno di un po’ di giustizia per quanto capitatole.

“Dove abbiamo lasciato l’auto non c’erano divieti particolari. Non c’era nessun tipo di cartello che vietava in quel punto il parcheggio causa San Ranieri. Ho notato un divieto di sosta, ma valevole per il mercato della domenica. E se non lo sapevamo noi, come si può pretendere che un turista, magari straniero, a Marina per una giornata di sole e mare potesse sapere che il 17 giugno era il santo patrono e i parcheggi lungomare inaccessibili? Io comunque, d’accordo con mio marito, ho già pagato la multa. Ci tengo però a far presente che siamo stati vittime di una vera e propria ingiustizia. Così si scoraggia la gente a muoversi da casa e a spendere”.

Gianni Capuano

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