
È più di una conferenza. Ed è anche più di un concerto. Parole e musica si alternano e si intrecciano per oltre un'ora, in un evento che - nel quadro di una lunga e fortunata tournée - giovedì 22 giugno approda infine ad Empoli, alle 21,15 nella sala "Il Momento" di via del Giglio.
Chi o cosa abbia fatto incontrare il cantautore Giuseppe Pavia con l'avvocato Gianfranco Amato non è al momento ben chiaro. Chi ha la grazia della fede, non può che parlare di Provvidenza. È tuttavia lampante cosa continui a tenerli assieme, anche dopo tanti mesi di duro lavoro: un amore sviscerato per la famiglia. La famiglia al singolare, costituita come dato di natura e fondata su un tratto antropologico che la cultura contemporanea tenta inutilmente di cancellare. Una famiglia composta da un uomo e da una donna, per questo capace di generare ed educare, per questo capace di aprire un orizzonte di futuro a una società malata di anzianità precoce e viziata da un irrefrenabile egocentrismo. Posizioni che in altri tempi avrebbero il tono dell’ovvietà. Ma che oggi, nell’era del pensiero e della sessualità liquida, quasi gassosa, suonano come un fastidioso controcanto al mainstream. Non è un caso che lo spettacolo – o forse la conferenza – avvenga sotto il titolo emblematico di “Invertiamo la rotta, musica e cose che non ti dicono in Tv”.
In effetti la carriera di Povia sembra recare le stigmate di una progressiva emarginazione dai grandi circuiti dello spettacolo. Dopo il trionfo a Sanremo nel 2006, dopo vari dischi di platino e d’oro, con canzoni non esattamente trascurabili, alcune premiate dentro e fuori i confini nazionali (ad esempio, con il premio Recanati del 2003), oggi il cantautore milanese riguadagna con l’applauso popolare lo spazio che il suo talento probabilmente si merita e che il sistema dei media dovrebbe riconoscergli in maniera quasi automatica. Lo conquista macinando una data dietro l'altra, insieme all’avvocato Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita, segretario nazionale del “Popolo della famiglia”, e soprattutto uno dei grandi animatori della recente stagione dei Family Day, i grandi raduni romani che hanno riportato la famiglia al centro del dibattito politico nazionale.
Giovedì 22 saranno insieme sul palco, pronti a coinvolgere il pubblico in un percorso appassionante quanto decisivo. Un percorso che tocca i temi cari a tanti gruppi o associazioni locali che si battono per la difesa della vita, della famiglia e del suo diritto inalienabile all’educazione dei figli. Uno fra tutti, il comitato empolese di Manif Pour Tous – Generazione Famiglia, che appoggia e sostiene l'iniziativa, un'occasione imperdibile per rilanciare un dibattito che interpella tutti, a cominciare dai politici e dagli amministratori locali, che presto su queste tematiche saranno chiamati a prendere una posizione pubblica. La serata è a ingresso libero, le porte sono spalancate al dialogo civile.
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