Farmacie Comunali, la causa persa dal Comune vista da Niccoli (Possibile)

"Parliamo di Farmacia Comunale. Con tutto l'amore del PD per gli scheletri di cemento sul nostro paesaggio! Iniziamo dalla storia portata in Consiglio comunale il 22.12.16, con l'approvazione del Bilancio previsionale 2017 da parte dell'azienda Farmacie comunali. E' questa una vicenda (quella di cui alla fotografia che segue) che avrebbe potuto trovare una ottima soluzione, se solo fossero stati ascoltati i suggerimenti e le mie pressioni, col gruppo Possibile. Nel 2010 l’Azienda Farmacie del Comune di San Miniato stipulò col Consorzio Etruria un contratto per costruire una nuova farmacia comunale a San Miniato Basso. L’Azienda Farmacie anticipò al Consorzio Etruria la somma di circa un milione di euro.

La consegna dell’immobile prevista a metà 2011, non è mai avvenuta, e nel territorio, proprio davanti alla Casa del Popolo di S.Minato basso, è sorto lo scheletro di cemento di cui alla fotografia, al posto di una storica pista di pattinaggio, e di bellissimi pini quasi secolari, che nasconde da anni il paesaggio e la collina di San Miniato con i suoi monumenti! Fortunatamente, fu stipulata una Fidejussione a garanzia (a differenza del disastroso Project Financing, sempre stillato con gli amici della Coop Consorzio Etruria, la cui operazione ha visto il Comune rimettere svariati milioni di euro, servizi e parcheggi per la comunità mai realizzati).

La compagnia di assicurazione (Unipol-Sai), deve quindi restituire la somma di cui sopra all'azienda farmacie comunali, pari ad €. 1.80.000,00, per la fidejussione prestata; tuttavia si è opposta presso il Tribunale di Pisa, e l'Aziende "Farmacie comunali", stranamente non accetta un lungo giuoco di melina fatto dalla Compagnia (amica del PD), ed inutili rinvii di udienze.

E' stato detto dal sottoscritto in Consiglio Comunale al dir. generale Az. Farmacie, al Sindaco e alla maggioranza: ad oggi il primo grado è lungi dal finire, oltre ai gradi successivi (in tutto almeno 10 anni). E' stato detto che il Comune sta quindi così perdendo 1.080.000 euro di soldi necessari per le sue opere, e per il ripristino del decoro, deturpato dall'ennesimo scheletro di cemento nel centro di San Miniato basso (poi ci sono gli altri amati scheletri dell'Interporto, ormai presenti da 20 anni, e che nessuno toglierà per altri 50).

Il Direttore Generale dell'azienda Farmacie del Comune di San. Miniato, Luigi Giglioli, presenziando il 22.12.16 in Consiglio comunale per relazionare sul bilancio annuale di previsione per il 2017 delle Farmacia Comunali, ci ha illustrato lo stato della causa civile per il recupero della fideiussione prestata dalla compagnia di assicurazioni Unipol-Sai, a seguito dell'inadempimento del Consorzio Etruria, che ha regalato a S.Miniato basso in bello scheletro di cemento; quindi ci ha informato che la Compagnia di assicurazioni aveva da poco proposto una somma a stralcio pari a circa €. 950.000,00 per chiudere la causa, somma pari a circa l'80% del dovuto. Ma il CDA Azienda Farmacie, ci ha riferito il Direttore, ha pensato bene di definire l'offerta "svantaggiosa" nel silenzio della maggioranza consiliare; ciò in accordo con l'ente Comune, per un presunto rischio infrazione da parte della Corte dei Conti.

A tal punto ho riferito, che il prosieguo della causa (considerati gli altri gradi di giudizio), può durare altri 10 anni, e per qualsiasi cavillo, può anche andare male, e la somma di 950.000,00 euro pari all'80% del danno, potrebbe ben essere impiegata per riacquistare l'immobile-scheletro dal fallimento. Espongo una semplice via di uscita: accettando la proposta della Compagnia di assicurazioni di 950.000,00 euro, anziché 1.080.000,00, nell'ambito della transazione, facilitata dalla causa da definire, il cui interesse alla definizione della questione peraltro immanente per tutti: vendita a prezzo modico dello scheletro, da parte del Fallimento, con ciò potendo l'Amm.ne bonificre l'area invasa dal cemento e degradata, a favore della comunità. Invece? No!!! Non i consigli non vengono ascoltati! Per quale interesse? Il territorio e i cittadini non meritano il decoro? Il ripristino di un bene comune violato dall'incuria e dall'incapacità decisionale della Pubblica Amministrazione, sottomessa al principio del massimo utile, come ci descriveva l'azienda farmacie?

Meglio aspettare 10 anni, con scheletri di cemento perennemente presenti, a deturpare il paesaggio su San Miniato, perchè poi, i soldi per il ripristino dell'ambiente, si sa, non ci sono!

Notizia di questi giorni (16.6.2017), il Comune ha perso la causa e per ora gli 800.000 euro sonanti che la Compagnia aveva offerto, saranno un miraggio per altri 10 anni, in quanto, dice il Giudice: nessuna fidejussione spetta, dato che il Consorsio Etruria, col suo Curatore, ha detto che adempie.

Ebbene signori, questi sono i cavilli di cui parlavo a tutti in Consiglio, e i consiglieri di maggioranza, da veri maetri della "vecchia" politica, facevano i superiori, affermando che la causa il Comune l'avrebbe vinta, in quanto aveva ragione. Ebbene è stata persa una grande opportunità per la qualità del territorio, con un danno enorme per altri 10 anni, e si è dimostrato che il PD non accetta il dialogo, i consigli, la costruttività, nella gestione del territorio, o meglio, degli affari. Perchè per tale forza politica, di questo si parla!

L'Azienda Farmacia Comunale, non ha alcuna responsabilità di fronte al territorio deturpato? Che dire, a ognuno la sua logica e la sua coscienza... ma occorre anche rispondere ai cittadini e al territorio qualche volta, anche attraverso il principio di ragionevolezza della P.A."

Alessandro Niccoli, consigliere Possibile San Miniato

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