Oncologi a 'Careggi' per discutere delle nuove frontiere della medicina personalizzata

L’oncologia toscana fa squadra mettendo a sistema protocolli e modelli condivisi per assicurare a tutti i cittadini le migliori cure possibili. Alla base di questo sistema virtuoso una rete regionale oncologica che lavora per raggiungere alcuni fondamentali obiettivi comuni. Tra questi, garantire a tutti i pazienti con tumore al polmone, oltre 2.500 persone in Toscana, un’assistenza di qualità, l’accesso ai test diagnostici molecolari e alle terapie target più innovative, indipendentemente dall’area di residenza del paziente all’interno della regione.

Per rinnovare questa chiamata alle armi gli specialisti che si occupano di neoplasie polmonari si riuniscono oggi presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi per partecipare al Convegno “tALKing acROSs – NSCL ALK+ ROS1: il paziente al centro”. Sarà questa l’occasione per favorire lo scambio di esperienze e condividere gli enormi progressi che in questi ultimi anni hanno portato alla scoperta di alcune anomalie molecolari che caratterizzano i tumori del polmone fino alla disponibilità di farmaci a bersaglio molecolare, come crizotinib, efficaci nei casi di tumori anche particolarmente aggressivi.

«L’oncologia toscana è in prima linea grazie anche al lavoro della rete oncologica regionale ed è pronta alla sfida per garantire l’eccellenza delle cure e l’accesso ai test molecolari agli oltre 2.500 pazienti con tumore del polmone. Sono almeno tre i principali poli di riferimento dove si eseguono routinariamente i test molecolari, situati a Pisa, Siena e a Firenze, dove presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi ogni anno vengono seguiti nel percorso diagnostico-terapeutico e nel follow up almeno 700 pazienti affetti da tumore polmonare», dichiara Francesco Di Costanzo, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia Medica all’AOU Careggi. 

Fonte: Ufficio Stampa

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