Gadget fascisti, bocciata la mozione Pd-SI: "Santa Maria a Monte viva sì, ma di vergogna"

Antonio Torrini (da facebook)

"Ieri sera in Consiglio Comunale a firma Torrini Lazzerini Antichi abbiamo presentato una mozione per contrastare la vendita e la diffusione di articoli e gadget che rievocano il fascismo. Lo hanno fatto molti comuni a noi vicini oltre alla regione Toscana. La mozione, presentata da noi consiglieri di minoranza, alla quale abbiamo aderito orgogliosamente, invitava la Giunta ad attivarsi per fare in modo che il reato di apologia del fascismo venisse prontamente inserito all'interno del codice penale, consentendo l'effettiva repressione di reati legati alla riproduzione e alla diffusione di gesti, linguaggi e simboli del fascismo e del nazifascismo.

Il documento chiedeva alla Giunta anche un impegno affinché il reato di apologia del fascismo venisse integrato con la fattispecie relativa alla vendita di oggetti riproducenti immagini e slogan riconducibili a tali regimi e di adoperarsi per far sì che in Parlamento si arrivi con celerità all'approvazione della proposta di legge per l'introduzione nel codice penale del reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. La mozione nasce da una proposta dell' ANPI per introdurre una nuova fattispecie di reato e perseguire alcune condotte non previste dalla normativa vigente. La maggioranza ha votato contro la mozione ed ha presentato una propria mozione discussa dal vice sindaco Del Grande che con orgoglio ribadiva la legittimità della vendita dei gadget fascisti, tutto questo nel totale silenzio del sindaco socialista Parrella. Ancora una volta Santa Maria a Monte si distingue. Non certo per merito. Questa sera Santa Maria a Monte è viva si ma di vergogna".

Antonio Torrini, Marco Lazzerini, Fabio Antichi - Democratici per Cambiare

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