Aperture domenicali, sciopero e presidio dei lavoratori al Centro*Empoli. Clima teso

"Il commercio non è un servizio pubblico essenziale". È con questo slogan che i lavoratori dei negozi del Centro*Empoli hanno scioperato oggi, sabato 10 giugno, dalle ore 10 alle 12, per chiedere di seguire la scelta di Unicoop Firenze di limitare le aperture domenicali. La richiesta è quella di due domeniche al mese, oppure tutte le domeniche, ma solo la mattina. Lo sciopero continuerà anche domani dalle 13.30 per tutta la giornata.

In centinaia hanno partecipato al presidio e al 'minicorteo' all'interno della struttura. I lavoratori hanno 'sfilato' per la galleria del Centro*Empoli con lo slogan 'Fuori Tutti', un cambio netto rispetto al 'Sempre aperto' con cui si informava delle aperture domenicali.

La scelta di Unicoop (chiusura del 60% della rete commerciale e orario ridotto per il restante 40%) è effettivamente unica rispetto sia a quanto sembra prospettare il legislatore (la riforma sulle liberalizzazioni di Monti risale al 2011), sia rispetto a quel processo culturale che vede nelle liberalizzazioni e nell'ampliamento del ruolo del consumatore una via di progresso economico-sociale (e che si realizza nel modello del lavoro continuo). E infatti Massimiliano Fabozzi, della Filcams Cgil, non si risparmia di definire la richiesta di chiusura domenicale "un passo culturale importante".

Ma la scelta di Unicoop ha creato un vuoto normativo che sta creando profonde spaccature. Da una parte la richiesta dei lavoratori di rimanere a casa con la famiglia e di "riprendersi" parte della loro vita, dall'altra la volontà di alcuni negozi di far valere il diritto di offrire un servizio al cliente e mantenere i propri introiti derivanti dalle aperture domenicali. Nel mezzo, però, c'è la Unicoop Firenze che, ricordiamolo, è la proprietaria dell'immobile e il soggetto con la quale i negozianti stipulano il contratto di 'affitto'.

Andiamo con ordine. Qualche giorno fa Unicoop ha espresso la volontà di limitare le aperture domenicali accompagnando la scelta con esplicite motivazioni di carattere etico: soddisfare i bisogni senza forzare i consumi, alleggerire l'impatto sui lavoratori, desiderio di non relegare a elemento secondario la socialità e le relazioni personali.

Ma questa 'scelta etica' non è stata accompagnata da un processo normativo che potesse farsene garante. Unicoop ha infatti lasciato libertà di scelta ai negozianti. Il risultato è che mentre ai lavoratori è stata fornita una motivazione per chiedere ai negozi di adeguarsi all'orario di Unicoop, la maggioranza dei brand presenti nel Centro*Empoli ha votato per l'apertura domenicale e il Consorzio che gestisce il centro commerciale ha accolto la decisione.

Inoltre Unicoop ha deciso di non mettere mano, per il momento, allo statuto che regola i contratti con i negozianti creando un paradosso: questo documento permetterebbe in virtù di una 'chiusura non giustificata' la sanzione ai negozianti che chiudono la domenica, ma dall'altra qualora si decidesse per le chiusure domenicali permetterebbe ai negozi che vogliono stare aperti di impugnare i contratti e, forse, di andar via. Insomma finché Unicoop non si pronuncerà in modo chiaro la situazione resta incerta.

E qui entra anche la politica. Per cercare una soluzione è stato infatti programmato per lunedì 12 giugno un incontro all'Unione dei Comuni alla quale parteciperà anche Unicoop Firenze. Oggi al presidio era presente anche il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni, che ha la delega al commercio nell'Unione dei Comuni. La volontà è quella di cercare di trovare un compromesso, ma la possibilità che il legislatore intervenga direttamente con una legge ad hoc (come è avvenuto ad esempio in Veneto) sembra al momento un'ipotesi da scartare.

Intanto il clima è rovente e durante il presidio di oggi non sono mancati momenti di tensione: prima gli slogan contro uno dei negozi della galleria che, secondo quanto detto dai sindacati, non avrebbe permesso il volantinaggio per informare dello sciopero, poi i molti diverbi fra la Direzione e i dipendenti. Durante la giornata sarebbero anche state denunciate forme di intimidazione da parte della Direzione verso i commercianti ai fini di impedire lo sciopero di domani (usando l'arma della sanzione prevista dallo statuto di cui parlavamo precedentemente). Queste intimidazioni, però, sono state categoricamente smentite dalla direzione che ha escluso la possibilità di sanzionare chi domani sciopererà.

La solidarietà ai lavoratori di PRC Empolese-Valdelsa

"Rifondazione Comunista Empolese Valdelsa appoggia la lotta dei lavoratori dei negozi presenti all'interno del centro commerciale di Empoli contro le aperture domenicali. Ormai il mercato ha invaso ogni spazio di vita e convivenza. Con l'imperativo di aumentare i profitti e protetti dalla cornice della crisi economica si continua a chiedere ai lavoratori sacrifici che non verranno mai ripagati. Si triturano i diritti e si calpesta la libertà di chi lavora all'interno di negozi e centri commerciali per rispondere ai falsi bisogni indotti nei consumatori. Per questo siamo a fianco delle centinaia che oggi, 10 giugno, hanno manifestato all'interno del Centro Coop per dire basta con le aperture domenicali generalizzate. Libera la domenica, libera il lavoro".

 

 

 

Giovanni Mennillo

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