
"Come Camera del Lavoro Pisa congiuntamente al locale Sindacato Italiano Lavoratori della Polizia di Stato CGIL siamo a denunciare la grave situazione di arretrato venutasi a creare all'Ufficio Immigrazione della Questura di Pisa che causa un forte disagio sia agli stranieri che sono in attesa del rilascio o del rinnovo del Permesso di Soggiorno che ai dipendenti della Questura stessa, costretti a lavorare con questa criticità.
Nella fattispecie apprendiamo che su una media annua nel 2016 di circa 14.000 rilasci/rinnovi di permessi di soggiorno attualmente quelli in attesa di responso sono circa 6.000.
Siamo consapevoli che, nonostante la norma preveda che il termine per ottenere il titolo di soggiorno sia di 20 giorni, poi di fatto nessuna Questura del nostro paese lo rispetta, ma il fatto grave determinatosi in Questura a Pisa è che la quasi totalità delle pratiche in trattazione stanno superando il termine dei 6 mesi; vi è anche chi da oltre un anno attende una risposta. Conseguentemente sono sempre di più coloro che ripetutamente si presentano allo sportello dell’ufficio per chiedere notizie circa l’esito delle proprie richieste o che delegano studi legali con la speranza di sbloccare la lungaggine burocratica.
Ciò comporta che migliaia di cittadini stranieri si trovano costretti a non potersi recare nel loro Paese o a non muoversi dal territorio italiano in quanto con la ricevuta dell’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno l’uscita e il rientro dello straniero dall’Italia può avvenire solo con volo diretto, senza scali in Paesi dell’Area Schengen. Molti rischiano persino di perdere il posto di lavoro.
Il personale che opera presso l’Ufficio Immigrazione da tempo chiede che questa criticità venga risolta, da tempo chiede una riorganizzazione dei carichi di lavoro, ma purtroppo al riguardo la dirigenza è immobile.
Altro aspetto che incide sul servizio reso all’utenza è che gli stessi locali non sono idonei all'accoglienza delle persone. Per depositare le proprie impronte digitali gli stranieri sono costretti a fare la fila sotto il sole nel periodo estivo e alle intemperie nel periodo invernale in quanto in Via San Francesco, così come in Via Lalli, non è mai stata installata una pensilina. Inoltre la piccola sala di attesa in cui si trovano ammassati è anche sprovvista di bagno. In considerazione di quanto sopra auspichiamo che al più presto si concretizzi la nostra proposta di trasferire la sede della Questura in Piazza Vittorio Emanuele II.
Per quanto attiene i tempi di attesa nel rilascio dei permessi evidenziamo che già il 14 marzo 2015 vi fu di fronte alla Prefettura di Pisa un presidio di protesta di cittadini extracomunitari per denunciare le medesime cose che oggi sosteniamo noi CGIL. Al riguardo il Prefetto si impegnò per far fronte al problema. A dicembre siamo intervenuti con il Questore sulla questione ma purtroppo, nonostante le promesse ricevute, ad oggi nulla è variato, anzi i tempi di attesa si sono ulteriormente dilatati.
Siamo a chiedere pertanto che questa situazione venga rapidamente sbloccata e che si trovi un metodo adeguato che consenta di rispettare i diritti dell’utenza extracomunitaria che si rivolge alla Questura di Pisa che non può essere oggetto da parte di chi dirige l’Ufficio Immigrazione di lungaggini burocratiche o di pregiudizi".
Tania Benvenuti, Cgil Pisa - Claudio Meoli, Silp Cgil Pisa
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