
"Nel territorio comunale di Empoli sono presenti 213 profughi. Troppi. Molti in più rispetto alla proporzione di 2,5 persone da ospitare ogni 1000 abitanti stabilita dalla direttiva seguita da Anci e ministero dell'Interno. Per questo firmo davanti a voi (il riferimento è ai giornalisti presenti) questa mozione per revocare l'adesione del comune di Empoli al progetto SPRAR e per chiedere maggiore autorevolezza al sindaco nel rapporto con il prefetto".
Ben chiare le parole del capogruppo de 'Il Centrodestra per Empoli' Andrea Poggianti al momento della firma del documento che presenterà nel corso della prossima assise pubblica di via del Papa. "La capacità ricettiva del nostro territorio è limitata - prosegue Poggianti - e ci sono realtà tra i centri di accoglienza straordinari che ospitano già un numero più alto delle persone che dovrebbero. Per questo presento la mozione".
Poggianti che poi chiosa così: "Se Empoli dovesse rispettare e sposare lo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) avremmo un ulteriore peggioramento di una situazione a mio avviso allarmante: solo in città potremmo trovarci in media una ventina di ospiti in più. Questo significherebbe passare dagli attuali 213 a 233 migranti con conseguenze importanti per il controllo della sicurezza e della spesa pubblica. Il sindaco Barnini - infine - sia capace di costruire un canale di persuasione efficace nei confronti del prefetto".
Di seguito il testo della mozione firmata da Andrea Poggianti (Il Centrodestra per Empoli):
Al Sindaco,
Al Presidente del Consiglio Comunale;
Al Segretario Generale;
MOZIONE PER REVOCA ADESIONE COMUNE DI EMPOLI AL PROGETTO S.P.R.A.R. (SISTEMA DI PROTEZIONE PER RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI) E PER ACCORDO CON PREFETTO FIRENZE SULLA GESTIONE PROFUGHI NEI C.A.S. (CENTRI DI ACCOGLIENZA STRAORDINARI).
Il sottoscritto Dott. Andrea Poggianti, Capogruppo e Consigliere Comunale del gruppo consiliare “Il Centrodestra per Empoli”,
Premesso che:
- attualmente ogni migrante che inoltra la richiesta d’asilo ha diritto all’accoglienza, ottiene un permesso di soggiorno, l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale godendo del diritto alle prestazioni sanitarie in esenzione alla compartecipazione alla spesa;
- secondo i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno solo una parte degli stranieri che arrivano dalla rotta africana presentano una domanda di asilo; ciò premesso il totale delle richieste di asilo esaminate sono state 26.620 nel 2013; 64.886 nel 2014 (+ 144% su anno); 83.970 nel 2015 (+ 32% su anno); 123.600 nel 2016 (+ 47% su anno);
- dalla valutazione degli esiti delle richieste di asilo, anche dopo eventuale ricorso, emerge che mediamente solo il 7% dei richiedenti ottiene lo status di rifugiato nella Provincia di Firenze, il 60% delle domande riceve un diniego e il richiedente diventa a tutti gli effetti un clandestino; la restante parte delle domande di asilo è respinta tramutandosi in una forma minore di protezione (sussidiaria e umanitaria);
- il tempo medio di valutazione della richiesta di asilo é di 6/8 mesi per il procedimento di competenza della Commissione Territoriale competente, che può aumentare di altri 2/3 anni qualora il richiedente presenti ricorso contro il rigetto della domanda della Commissione territoriale;
- il Ministero dell’Interno, attraverso le Prefetture, corrisponde ai gestori o ai privati albergatori che accolgono gli immigrati l’importo di Euro 33,31, oltre IVA pro die per ciascun ospite assistito comprensivo di servizio lavanderia, pulizia locali, somministrazione di pasti, bevande, abbigliamento acconcio alla stagione, ricambi di biancheria, necessaire per la pulizia della persona, etc., oltre a “pocket money” nella misura di Euro 2,50 pro capite/pro die e una tessera/ricarica telefonica di Euro 15,00 all’ingresso. Importi che non hanno termini di paragone in proporzione alle spese per il sociale per i cittadini italiani;
- la gestione del fenomeno da parte del Governo Italiano è improntata alla accoglienza indiscriminata e senza filtri con sversamento a pioggia sul territorio della Repubblica di soggetti di dubbia identificazione, spesso privi di documenti di riconoscimento, di incerta provenienza, per un periodo di tempo imprecisato e senza alcuna garanzia circa il futuro dei richiedenti in caso (certamente probabile, stanti le statistiche fornite dal Ministero stesso) di un rifiuto della domanda di asilo;
- la stampa, sia nazionale che locale, ha dato ampio risalto negli ultimi giorni al fatto che il Ministero dell’Interno, Dott. Domenico Luca Minniti ha stimato per il 2017, n. 250.000 arrivi con un aumento del 67% su anno e che il numero di stranieri da collocare sul territorio della Toscana ammonterà a circa 11.900 unità a fronte di una popolazione di 3 milioni e 700 mila persone (rapporto 1/310 toscani);
- Alla data del 25 maggio 2017, sul territorio comunale sono presenti 213 profughi, ben 7 in più dei posti disponibili nelle varie strutture ricettive e di prima accoglienza (C.A.S.). Essi sono così distribuiti, come da dati della Prefettura di Firenze:
"Ecco l'elenco dei CAS (centri accoglienza straordinari) presenti sul territorio e la distribuzione profughi al 25 maggio 2017:
Asev ha la convenzione per un appartamento di 8 posti ove attualmente ospita 10 persone.
CO&SO ha tre convenzioni per tre centri accoglienza per un totale di 50 posti ove ospita al momento 61 persone.
Consorzio MC Multicons ha sei convenzioni con la prefettura per altrettanti centri per un totale di 82 posti che al momento sono occupati da 78 persone.
Coop Oxfam Italia ha la convenzione per un appartamento di 10 posti e sono occupati da 10 persone.
Misericordia di Empoli ha otto convenzioni per sette appartamenti e un centro accoglienza per un totale di 56 posti convenzionati di cui 54 occupati al momento.
Sul territorio comunale sono quindi convenzionati dagli enti gestori 206 posti con una presenza effettiva di 213 persone. Ogni anno viene svolta una gara dalla Prefettura per selezionare enti con i quali stringere convenzioni, la Prefettura il 14 aprile scorso ha pubblicato l'elenco degli ammessi ed esclusi alla gara, e tutti i soggetti gestori sopra elencati risultano ammessi."
- in data 14 dicembre 2016 è stata raggiunta l'intesa Anci - Ministero Interno per una distribuzione equitativa dei migranti nel rispetto della proporzione "2,5 migranti ogni 1000 abitanti per Comune" a quei Comuni che avrebbero aderito volontariamente allo S.P.R.A.R. (seconda accoglienza). Adesione che avrebbe comportato sia ulteriori incentivi economici sia la promessa che gli Enti che aderiranno saranno “salvaguardati da ulteriori invii“; una sorta di clausola di salvaguardia.
- Secondo questo accordo, Empoli (Comune di poco più di 48 mila abitanti) dovrebbe avere sul proprio territorio massimo 120 richiedenti asilo o rifugiati, ma i numeri della realtà offrono un quadro di circa 100 persone in più (93 per la precisione). Dato che dimostra il fallimento del progetto SPRAR se non per le ricadute esclusivamente economiche.
- Il Comune di Empoli, come da variazione di bilancio 2016-2017 ha ricevuto 113.500 euro a titolo di rimborso per la gestione profughi nei C.A.S.(500€ a profugo, quindi un totale di 227 profughi alla data del 26 ottobre 2016). L'Amministrazione di Empoli non ha valutato l'ipotesi di investirli nella precaria sicurezza e nelle deboli politiche sociali fin qui attuate a favore dei cittadini empolesi;
- E' notizia del 3 giugno 2017, l'assegnazione di tre milioni di euro per convertire il progetto di accoglienza SPRAR sul nostro territorio in un progetto di integrazione dei richiedenti asilo. Ad attuare questo passaggio saranno i comuni dell'Empolese - Valdesa e in particolare Empoli, Fucecchio, Castelfiorentino, Certaldo grazie ad un finanziamento di tremilioni di euro ottenuto dall'Unione dei comuni attraverso una Ati, un'associazione temporanea di impresa, formata da Oxfam Italia, Co&So Empoli e dalle Misericordie di Empoli e Certaldo. I soldi sono stati assegnati dal Ministero dell'Interno e l'obiettivo è quello di trasformare dei richiedenti asilo in soggetti integrati, attraverso l'accompagnamento in vari percorsi. Alcuni hanno definito questo passaggio la fase due dello Sprar, di sicuro è un'operazione dal forte impatto sociale e supera la fase emergenziale andando verso un processo di integrazione di soggetti che ancora non hanno terminato il percorso avanti la Commissione Territoriale di Firenze. Ad avvantaggiarsene per il momento saranno 75 richiedenti asilo o rifugiati che saranno accolti in alcuni appartamenti tra Empoli, Castelfiorentino, Certaldo e Fucecchio. Con queste risorse saranno finanziati nell'arco dei prossimi tre anni, interventi di "accoglienza integrata" che prevedano in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico di altri 75 profughi.
- Tutta questa operazione di gestione profughi ha innescato a livello nazionale e locale un circolo vizioso di incremento della spesa pubblica a favore di cooperative, distrazione di risorse a favore dei cittadini italiani e confusione delle figure del rifugiato politico (soggetto degno di tutela ma corrispondente al solo 7% dei profughi) e del richiedente asilo della cui vita poco sappiamo ai fini della tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico;
- Nella gestione del fenomeno migratorio è stata smarrita la vocazione umanitaria per focalizzarsi sull'intercettazione di risorse e fondi a favore di cooperative che fino ad oggi non hanno mai rendicontato le loro spese. Si auspica che per il futuro, l'emendamento taglia-business delle cooperative approvato in Commissione Parlamentare Bilancio proposto dall'On. Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, possa trasformarsi in legge e scrivere la parola fine su quelle cooperative che fino ad oggi lucravano sulla disperazione.
- IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta Comunale di Empoli:
- (visto che ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del Digs. n. 112/1998 è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio) ad assumere iniziative perché non si ricorra per alcun motivo alla requisizione degli immobili privati sfitti o non abitati per la gestione profughi ed a verificare mensilmente, unitamente alle autorità preposte (Asl e Questura) le condizioni igienico sanitarie, di sicurezza, di agibilità delle strutture private eventualmente adibite all’accoglienza;
- a prevedere, per le ipotesi di accordo tra Prefettura e terzi privati per la collocazione dei migranti, forme di tassazione specifica ed adeguata a ripagare le finanze comunali dell’aumento dei costi per servizi pubblici (in particolare sulla TARI) che graverebbero altrimenti nuovamente solo sui residenti empolesi;
- a comunicare al Prefetto di Firenze che l'invio di nuovi profughi nei C.A.S. (Centri di Accoglienza Straordinari - prima accoglienza) del nostro territorio non potrà avvenire senza un accordo preventivo con il Sindaco (eletto direttamente dai cittadini), senza l'indicazione del termine finale massimo di permanenza della colonia di migranti e senza tener conto della proporzione di 2,5 profughi ogni 1000 abitanti, quindi di 120 persone per volta;
- ad allontanare immediatamente dal Comune di Empoli tutti i profughi che vedano respinte le domande di asilo e protezione internazionale, in quanto clandestini che non possono e non debbono permanere sul nostro territorio;
- a revocare l'adesione del Comune di Empoli allo S.P.R.A.R. (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati - seconda accoglienza) alla luce della acclarata e ormai certificata mancanza di dati certi sul numero di arrivi e della violazione del rapporto 2,5 migranti ogni 1000 abitanti che vede sul nostro territorio ben 93 richiedenti asilo in più dello spettante (numero destinato altresì ad aumentare considerata la ricaduta sul territorio di ulteriori 75 nuovi profughi a seguito del progetto SPRAR organizzato da alcune associazioni e l'Unione dei Comuni dell'Empolese - Valdelsa).
Empoli, lì 08/06/2017
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