
"La presentazione ufficiale dei progetti e lavori per Castello Alto arriva all’indomani del nostro comunicato riguardante l’ultima edizione di Incanti & Banchi, in cui chiedevamo maggiore sostegno e visibilità per il nostro centro storico.
Per noi di Castello A Sinistra è un segnale, uno dei tanti.
Dalla fine del Marzo 2016, il nostro gruppo consiliare, per mezzo del consigliere Simoncini, ha presentato 2 interrogazioni sullo stato della palazzina ex telecom e delle adiacenti aree verdi, 2 interrogazioni riguardanti la pavimentazione in selciato del centro storico e tutti gli altri problemi architettonici, 2 tra interrogazioni e mozioni a favore di un potenziamento dell’approccio sociale e culturale alla risoluzione dei problemi (anche quelli di “sicurezza”), 2 interrogazioni sul controllo del dissesto idrogeologico della collina della Pieve. Quindi ben 8 interrogazioni, nel mezzo di tante altre riguardanti altri settori e problemi del nostro comune. Dati alla mano, la nostra pressione come opposizione in Consiglio Comunale è stata forte, decisa e continua, ma anche ben strutturata in proposte concrete.
Inoltre, in tutte le discussioni sia di carattere urbanistico che finanziario, il nostro gruppo consiliare si è sempre espresso per l’aumento dei finanziamenti pubblici per il nostro Centro Storico. Come espresso nel nostro Programma Elettorale, il gruppo consiliare di Castello A Sinistra vede come prioritari i seguenti punti:
- Aumento del supporto pubblico nel sociale e in ogni iniziativa socio-culturale, in particolar modo per le fasce sociali più deboli, per i giovani e per il rapporto con i migranti;
- Riqualificazione architettonica e urbanistica di Castello Alto come Centro Storico del nostro paese;
- Sostegno alle attività private di piccolo artigianato e filiera corta.
Non tutte le nostre proposte e programmi stanno vedendo la luce, come è ovvio essendo noi di Castello A Sinistra all’opposizione. È indubbio però che la nostra presenza in Consiglio Comunale abbia contribuito a focalizzare i fondi e i progetti sul Centro Storico.
In particolare, ci preme sottolineare un importante punto politico di quanto è avvenuto e sta avvenendo. I fondi a cui ha attinto la nostra amministrazione erano destinati a tipologie ben precise di opere:
• Contenimento del dissesto idrogeologico;
• Riqualificazione di aree degradate, periferiche e ad alta presenza di migranti.
• Accessibilità ai disabili.
Dunque, consideriamo molto positivo che la scelta sia ricaduta su Castello Alto, sulla messa in sicurezza della Pieve (mura medievali e terreno) e l’apertura di un suo parco, sul collegamento del borgo basso con via Tilli (e quindi con gli uffici comunali) per i disabili grazie agli ascensori, per il potenziamento dell’ufficio immigrazione e di tutti gli altri progetti con i piccoli privati (Vie dei Mestieri, eccetera). Quest’ultimo punto è poco, troppo poco rispetto al reale bisogno, noi comunque incitiamo e premiamo perché sia questa la direzione.
Ci preme inoltre sottolineare che la precedente amministrazione aveva previsto di investire i fondi per l’accessibilità ai disabili nella costruzione di una lunghissima e tortuosissima rampa che avrebbe cancellato totalmente l’Arena di via XX Settembre. La scelta dell’ascensore permette di mantenere gli spazi di incontro e di gioco. Vogliamo però che abbia il minore impatto visivo possibile, e che venga presa in considerazione l’ipotesi dell’utilizzo dei locali dell’ex Cinema Puccini per creare un ulteriore collegamento pedonale facilitato tra il borgo basso e il Centro Storico.
Nonostante tutti gli aspetti positivi dei suddetti investimenti, ad ogni modo, la valutazione politica di tutto l’apparato (partendo dal Governo) rimane negativa. Negativa perché i fondi sono comunque pochi rispetto ai reali bisogni; sia i bisogni di Castello Alto, perché rimangono da aiutare le famiglie bisognose, da valutare gli effetti reali della spinta all’artigianato, da ripavimentare (in pietra) tutta via Attavanti, via Tilli, via Pompeo Neri, via Terino, via Adimari e il Lungo Mura.
Negativa perché mancano i fondi per altre priorità: il sociale e la scuola. È notizia di questi giorni che a Castelfiorentino non c’è nemmeno una scuola a norma antisismica. Servirebbe dal Governo un piano di messa a norma straordinario e urgente. C’è bisogno di maggiori spese che nessun governo negli ultimi anni ha voluto affrontare, men che meno questo Renzi-2. Meno spese significa più rischi e minori servizi per tutti.
Certamente, i fondi utilizzati per i suddetti progetti per Castello Alto non erano spendibili altrove, come detto sopra, dunque non potevano essere destinati ad esempio alle scuole comunali. Purtroppo però, oggi, la “cosa pubblica” funziona con fondi esigui e a progetto, senza guardare al reale bisogno. Noi pensiamo che i servizi pubblici di prima necessità debbano essere gratuiti e universali, cioè per tutti, proprio perché si tratta di bisogni umani. Non dovrebbero coinvolgere alcuna contrapposizione tra “progetti”. Il sociale, la sanità e la scuola sono necessari sempre.
Ovviamente, sebbene queste valutazioni politiche non coinvolgano le scelte dell’amministrazione Falorni, ma riguardano chi governa a Roma e Firenze, è evidente che sia sempre lo stesso partito (con la stessa, corta e privatistica prospettiva politica) a governare, a Castelfiorentino come a Roma. Dunque nessuno si senta assolto".
Fonte: Castello A Sinistra
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