
Serviranno ancora due giorni per conoscere il futuro della Cartotecnica Maestrelli di Sovigliana a Vinci: la decisione del giudice fallimentare era attesa per ieri, ma è stata nuovamente rimandata. Tutto ciò pesa sui 33 lavoratori, il cui futuro resta ancora incerto e che da oltre tre mesi vivono nel paradosso di non percepire stipendio, ma di essere ancora legati contrattualmente all'azienda. Questo significa l'impossibilità di cercare un altro lavoro. Solo dopo la decisione del giudice si potrà procedere con il licenziamento collettivo e le conseguenti garanzie della NASPI.
Attualmente i lavoratori stanno ricevendo delle buste paga 'a zero' (o quasi) che, secondo la Cgil, non sarebbero regolari: sarebbe stato fatto anche un ricorso all'INPS in quanto le suddette buste paga, in assenza della comunicazione all'Ente da parte dell'amministratore delegato, non rispetterebbero le regole previdenziali e quindi sarebbero da considerarsi nulle.
Tra i lavoratori, ovviamente, inizia a farsi sentire la stanchezza solo parzialmente attenuata dal sostegno che stanno ricevendo sia dalle istituzioni che dalla comunità locale: "Si prolunga l'attesa - spiega Sergio Luschi della Cgil - ma i lavoratori possono confidare nel fatto che intorno a loro c'è una grande solidarietà. Il caso dei lavoratori della Maestrelli è diventato un problema di tutta una comunità"
La sentenza del giudice fallimentare arriverà all'inizio della prossima settimana: il collegio giudicante ha richiesto due giorni per visionare meglio le carte.
Intanto è organizzati per domani, venerdì 9 maggio, un aperitivo di autofinanziamento davanti i cancelli dell'azienda, un modo per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla vicenda e raccogliere qualche fondo a sostegno dei lavoratori.
Giovanni Mennillo
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