Processo al Palio di Siena, la Lav: "Ipotesi di reato molto gravi, manifestazione da sospendere"

Il Palio di Siena a processo: domani 8 giugno (ore 10) presso il Tribunale di Siena si svolgerà l’udienza preliminare per quattro imputati di reati molto gravi che vanno dal maltrattamento di animali al concorso in falsità materiale, al doping e all’esercizio abusivo della professione veterinaria. Tra le  parti offese, la LAV, che da sempre contesta l’uso che viene fatto dei cavalli in gara.

“Sfidiamo il Comune e l’Ente Palio di Siena a sospendere la manifestazione, a cominciare da quella del 2 luglio prossimo, considerando che sono imputati tre fantini storici del palio di Siena e un veterinario: non si può restare indifferenti verso accuse tanto gravi che, se confermate, gettano ombre inquietanti sulla trasparenza della manifestazione. Se il processo dovesse confermare che il regolamento del Palio è stato aggirato, l’Ente Palio dovrà prendere provvedimenti - afferma la LAV, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo anno di attività dalla parte degli animali – Siamo fermamente contrari a qualsiasi manifestazione che utilizzi cavalli, che siano di purosangue inglese o mezzosangue, al di là di eventuali reati commessi, violazioni ai regolamenti, questioni di sicurezza e rischio di incidenti, e ci batteremo strenuamente affinché queste manifestazioni vengano abolite su tutto il territorio nazionale.”

Tra le ipotesi di reato vi è la falsificazione del documento identificativo del cavallo Robinson, il maltrattamento di animali, ovvero dei cavalli Mocambo (positivo a fenilbutazone, ossifenilbutazone, flunixin, desametasone), S’Othierusu (positivo a ossifezone; flunixin), Fulmine Femmina (positivo a ossifenilbutazone, flunixin), ovvero sarebbe stata somministrata loro un cocktail di farmaci prevalentemente antinfiammatori somministrati in dosi inferiori a quella terapeutica consigliata, al fine di eludere i controlli antidoping, ma la cui combinazione era in grado di determinare un aumento delle performance sportive. Tra le ipotesi di reato vi è dunque l’abusiva somministrazione di farmaci non consentiti e in difetto di abilitazione alla somministrazione; la violazione dei sigilli apposti al cavallo Captain Forest sotto sequestro probatorio: violando i relativi obblighi, avendo cagionato la morte del cavallo e comunque avendolo sottoposto a trattamenti farmacologici non consentiti. Tra le altre accuse: manipolazione e falsificazione della morte di Captain Forest; importazione e messa in commercio di sostanze dopanti, attraverso canali diversi dalle farmacie e in difetto di autorizzazione, di farmaci non in vendita in Italia e nella lista delle sostanze proibite dalla World Anti Dopng Agency.

La falsificazione dell’identità del puro sangue Captain Forest sarebbe avvenuta attraverso l’inoculazione di un secondo microchip ai fini dell’ammissione all’albo dei cavalli del Palio, in quanto trattandosi di un puro sangue è escluso per regolamento dal Palio di Siena.

Sempre per aggirare il Regolamento del Palio, anche l’accusa di falsificazione delle schede tecniche del cavallo Romantico Baio, per l’ammissione alla pre-visita e alle prove mattutine di addestramento, contrariamente al vero trattandosi invece del puro sangue Captain Forest eslcuso per regolamento del Palio.

La LAV ringrazia la Procura di Siena e la Polizia giudiziaria, ex forestale, per le dettagliate indagini svolte, che permetteranno di accertare eventuali illegalità.

Fonte: Lav - Ufficio stampa

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