Piazza San Carlo, il racconto dei ragazzi empolesi: "Stavano per travolgerci"

Panico e tanta paura nella serata della finale di Champions League a Torino, in piazza San Carlo sabato 3 giugno. Un finto attentatore ha creato il caos tra la folla che in quel momento stava assistendo alla finale tra Juventus e Real Madrid. Il fuggi fuggi che si è creato è poi degenerato quando le tante persone, tutte insieme, hanno lasciato correndo la piazza.

Una vera e propria 'marea' umana che ha rischiato di travolgere anche alcuni ragazzi giunti da Empoli, sostenitori bianconeri, per vedere la finale. Un gruppetto giovane, di ragazzi tra i 21 e i 22 anni giunti a Torino per vedere la finale.

Al momento dell'allarme nel secondo tempo del match, come raccontano, si sono subito rifugiati nelle stradine secondarie intorno alla piazza. Pensavano di essere al sicuro, ma quando si sono girati hanno visto un ondata di persone correre verso di loro.

"E' stato incredibile - raccontano i ragazzi Empolesi in trasferta -  siamo stati costretti ad appoggiarci al muro per non essere travolti. Uno di noi tra l'altro era rimasto ferito alla mano in piazza San Carlo, cadendo sopra a uno dei tanti vetri rotti per terra".

Col rischio di essere travolti a terra dalle tante persone che correvano e urlavano in qua e in là per fuggire dalla pizza. Tutti senza scarpe, abbandonate per correre più veloce, ma col rischio di farsi male per i tanti vetri rimasti in giro. Per i ragazzi di Empoli è finita con tanto spavento e qualche ferita, nel caos di Torino di sabato sera.

In tanti raccontano di aver sentito come l'esplosione di una bomba, altri addirittura gridare "Allah Akbar". Esclusa l'ipotesi dell'ordigno le forze dell'ordine stanno indagando su cosa abbia spaventato un'intera piazza, concludendo la serata con più di 1500 feriti.

Giorgio Galimberti

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