"Nelle ultime settimane siamo venuti a conoscenza di un progetto, la cui realizzazione è prevista per questo Dicembre sui territori in cui viviamo e lavoriamo, e il cui impatto e significato non possono lasciarci indifferenti.
L’iniziativa, presentata dal COMIPAR (Comitato misto paritetico sulle servitù militari) e definita “Opera strategica per la salute dell’uomo e per la sicurezza nazionale” sembra prioritaria sul rispetto dei limiti urbanistici e la salvaguardia del nostro habitat. Il progetto, approvato il 26 aprile scorso, prevede la realizzazione di uno snodo ferroviario che dalla Stazione di Tombolo porterà a un grande terminal all'interno di Camp Darby: la nuova linea, integrata da un ponte girevole sul Canale dei Navicelli, permetterà il transito di due treni al giorno. La linea non integrerà il servizio di trasporto per i cittadini, ma sarà dedicata al trasporto di materiali militari: armi, munizioni ed esplosivi. Dal punto di vista politico è inaccettabile che le istituzioni coinvolte non prendano decisa posizione sulla necessaria smilitarizzazione del territorio, in osservanza di quanto previsto dall’articolo 11 della nostra Costituzione e in segno di protesta contro la subalternità del governo italiano alla recente richiesta statunitense di aumentare il contributo alle spese dell’Alleanza dell’Atlantico del Nord. Dal punto di vista strategico è insostenibile per i nostri territori e la nostra regione una presenza militare che ne sconvolge il peso geopolitico e li espone ad un pericolo ingiustificato e avulso dalla loro naturale connotazione. L’ultimo rischio, non meno grave degli altri, è l’impatto naturale di quest’opera, che prevede l’abbattimento di 937 alberi su 7 ettari di parco e un’incidenza per fauna e flora di circa 36 ettari. L’approvazione del progetto non ha previsto in nessuna fase la consultazione dei cittadini o la loro sensibilizzazione ad un tema che a quanto pare deve avere la precedenza su tutti gli altri.
Chiunque abbia a cuore il rispetto della sovranità nazionale e del diritto del nostro paese ad autodeterminarsi, la pace, il rispetto per l’ambiente e per le regole della partecipazione democratica, non può restare indifferente.
Sinistra Per Cascina aderisce con convinzione all’iniziativa di protesta contro la realizzazione di questa infrastruttura e invitiamo cittadine e cittadini del territorio a mobilitarsi e partecipare al sit-in indetto per domani, Venerdì 2 giugno ore 10.30 di fronte all’ingresso di Camp Darby".
Sinistra Per Cascina
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