
Di vini non convenzionali e di una degustazione non canonica. Di identità di un territorio e del lavoro che sta “dentro” alla bottiglia. Di questo e di molto altro ancora si parlerà mercoledì 7 alle ore 19.00 all'Enoteca Vanni (piazza san Salvatore) con Fabio Pracchia, autore del libro "I sapori del vino" edito da Slow Food Editore.
“Conoscere un vino,” scrive Pracchia, “non consiste solo nel valutarne le caratteristiche organolettiche, che siamo abituati a schematizzare e valutare secondo canoni ormai classici di degustazione; avvicinarsi a un vino è anche e soprattutto un complesso intreccio di elementi storici e geografici, di tradizione e di luoghi, delle vite dei vignaioli e trova il suo fulcro nel tornare a camminare le vigne. Portando alla bocca il bicchiere, passando dal palato, poi, è possibile eliminare ogni pregiudizio e rendere il proprio palato"indipendente", riscattato da preconcetti”.
Un evento, quello di mercoledì 7, pensato da Paolo Petroni, gestore dell'enoteca cittadina e da Paola e Alda Bosi dell'osteria “chiocciolata” i Diavoletti di Camigliano in collaborazione con la Condotta Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi.
Fabio Pracchia, lucchese, laureato in lettere, con una grande passione per il vino e il territorio, è giornalista (slowwine.it, cook inc) e sommelier, ha lavorato a lungo in aziende vinicole biodinamiche delle colline lucchesi e per qualche anno alla stessa enoteca Vanni. Il suo libro, già alla seconda edizione a pochi mesi dall'uscita, suggerisce un metodo per comprendere e sperimentare la grande diversità che il panorama enologico contemporaneo sa offrire. Invita a non fermarsi agli aspetti “oggettivi” della degustazione ma a comprendere, nei “sapori del vino” la complessità della relazione tra i territori, le pratiche agricole, la storia delle vigne e dei vignaioli rivendicando un approccio anche personale e soggettivo alla degustazione.
Nell'ultimo capitolo, racconta le emozioni dei suoi incontri con 42 vini straordinari.
Fonte: Slow Food - Ufficio Stampa
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