La Cgil non ci sta: "L'amministrazione di Palazzo Vecchio preferisce lo scontro e rifiuta il confronto"

(foto gonews.it)

Ancora una volta l’amministrazione di Palazzo Vecchio preferisce lo scontro e rifiuta il confronto. Nel comunicato emesso da Palazzo Vecchio che riporta l'intervento, nel Consiglio Comunale di lunedì 29 maggio, della Vice Sindaco e assessora all'educazione Cristina Giachi, è necessario fare un po' di chiarezza . L’assessora afferma che “le condizioni di lavoro differenti non sono da imputare al Comune quanto a chi le ha stabilite: c'è gia una differenza tra le insegnanti della scuola statale e quella comunale ma nessuno, in questo caso, grida allo scandalo... la differenza ulteriore con i lavoratori della cooperativa....è compito che spetta ai soggetti depositari delle politiche del lavoro, a coloro che sottoscrivono i contratti di lavoro, non al Comune....

Ancora una volta si fa un uso distorto della verità e si imputa responsabilità alle Organizzazioni Sindacali , quindi cerchiamo, ancora una volta, di spiegare alla Vice Sindaco le questioni contrattuali. La differenza di contratto tra la scuola statale e quella comunale non è assolutamente un problema ed infatti non abbiamo bisogno di gridare allo scandalo. Il Contratto Nazionale delle Autonomie Locali ( art. 30 CCNL 14/09/2000) prevede la figura del docente nelle scuole materne e regolamenta l'orario di lavoro, il calendario, le attività di programmazione, le indennità.

Questo perché la Scuola Comunale è sempre esistita, ancor prima della statale, e il Contratto di lavoro ( sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali) ha previsto la figura del docente (categoria C) . Quindi nessun problema. Altra questione riguarda il Contratto di Lavoro delle Cooperative Sociali che NON prevede la figura del docente nella classificazione del personale ( art. 47 CCNL ….) ma soltanto dell'educatore. Non a caso la nostra reiterata richiesta è sempre stata quella di applicare un Contratto Nazionale della scuola non statale ( ne esistono diversi) e tamponare o comunque ridurre un danno al personale della cooperativa.

E' compito del Comune imporre l'applicazione di un contratto nazionale che preveda la figura del docente e indicarlo nel Bandi di Appalto, non è compito nostro. La nostra richiesta è sempre stata questa e non temiamo di essere smentiti. Infine rispetto alla dichiarazione sempre della Vice Sindaco... nei prossimi anni avremo meno bisogno di scuola dell'infanzia ...noi crediamo invece che assegnare al servizio educativo e scolastico pubblico un ruolo residuale, contraddice la necessità di investire in questi servizi proprio per sostenere la crescita demografica, l'occupazione dei genitori e la creazione di buoni posti di lavoro, mantenendo la qualità. Suggeriamo inoltre alla Vice Sindaco di non sorridere troppo rispetto allo sciopero dell'infanzia di lunedì 29 maggio; l'adesione di tante lavoratrici e lavoratori degli Asili Nido e della Scuola dell'Infanzia meritano rispetto e sopratutto di essere ascoltati.

Le assunzioni e i passaggi da part time a full time non saremo certo noi a non riconoscerli, ma le novità legislative, alle quali l'ANCI in primis ha applaudito non sono state recepite da questa Amministrazione e molto di più si poteva fare in termini di assunzione nei servizi educativi scolastici, per scongiurare l'appalto dell'Asilo Nido Grillo Parlante e per ridiscutere le modalità dell'appalto nella Scuola dell'Infanzia.

Fonte: Cgil Toscana Ufficio Stampa

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