Carismi, approvato il bilancio. Aumento di capitale fino a 250 milioni

Il cda della Cassa di Risparmio di San Miniato spa ha approvato oggi il progetto di bilancio 2016 con risultato in perdita di cassa per 46,9 mln euro e ha convocato l'assemblea ordinaria e l'assemblea straordinaria degli azionisti, quest'ultima per conferire delega al cda stesso per un aumento di capitale scindibile per un importo massimo di 250 milioni di euro. Il bilancio, spiega una nota della banca, è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale poiché la Cr S.Miniato ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Crédit Agricole Cariparma S.p.A., d'intesa con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Schema volontario, per un intervento nell'operazione di sostegno e di ricapitalizzazione della Cassa stessa e di altre due banche. La banca ha concesso un'esclusiva valida fino al 15 luglio 2017, nonché per le consuete attività di due diligence che sono attualmente in corso.

L'anno 2016, commenta la banca Cr San Miniato in un comunicato, "per il sistema bancario in generale, è stato un anno ancora difficile per fattori macro-economici, finanziari e normativi di settore che si sono riflessi notevolmente sul lato della gestione aziendale" dove si osserva che "il risultato in perdita della Cassa di 46,9 milioni di euro registra le difficoltà incontrate nel contesto operativo caratterizzato dal livello dei tassi di interesse stagnante e sui minimi storici, dalla congiuntura economica ancora debole, dal livello di crediti non perfoming, dall'impatto mediatico sulla clientela della risoluzione di quattro intermediari". In particolare per la Banca ha inciso la carenza di capitale e la conseguente necessità di monitorare i rischi creditizi, affinando le tecniche di seguimento di Rwa (Risk Weighted Assets) e gestendo con attenzione gli utilizzi degli affidamenti evitando ripercussioni indesiderate sui clienti. In questo contesto, i numeri di bilancio, seppur flettenti, danno atto del lavoro svolto da tutto il personale in un anno difficile: il margine di intermediazione della Cassa, pari a 84 milioni di euro, è costituito per l'88% dalla componente clientela (74 milioni di euro, -14,2% rispetto al 2015). Il margine per servizi e commissioni è di 39,2 milioni di euro (-12,2% sul 2015). Da sottolineare, prosegue il comunicato, la crescita del numero dei clienti (+1,0%), dei mutui ipotecari erogati (+43%), del credito al consumo (+9,7%), dell'utilizzo dei canali a distanza internet banking (+7,8%) e del numero delle carte di credito e debito (+5,2%). Il trend positivo prosegue anche per il canale on-line a marchio BancadinAmica: quasi raddoppiati a 5.000 i conti correnti con una massa di raccolta di 172 milioni di euro e 33 milioni di euro di erogazioni di mutui residenziali a famiglie. In flessione i risultati dell'attività finanziaria, pari a 7,8 milioni di euro rispetto ai 26 milioni di euro del 2015, dovuta ad una attenta politica di rischio nella gestione del portafoglio di proprietà che viene ridotto di oltre 203 milioni di euro, attestandosi a 373,2 milioni di euro. I costi operativi pari a 79,9 milioni di euro risultano in crescita rispetto al 2015. Nei costi operativi sono ricomprese componenti straordinarie: 1,2 milioni di euro per l'accantonamento in relazione all'operazione di esodo anticipato di 15 dipendenti e 2,8 milioni di euro per il contributo straordinario richiesto dal Fondo Nazionale di Risoluzione. Ancora consistenti le rettifiche per deterioramento dei crediti e attività finanziarie nel 2016 che ammontano a 60,5 milioni di euro rispetto ai 103,7 milioni (-41,6%) del 2015. In ulteriore aumento la copertura dei crediti deteriorati complessivamente al 47,5% (43% nel 2015), in particolare il livello di copertura delle sofferenze ha raggiunto il 59% (+4,5%) comprensivo delle perdite anticipate. Sul conto economico ha poi inciso negativamente la perdita su partecipazioni per 5,2 milioni di euro, di cui 3,8 milioni di euro per la svalutazione della quota del 20% nella Cassa di Risparmio di Volterra. Al 31 dicembre 2016 Cr San Miniato ha un patrimonio netto di 141,7 milioni di euro. Sulla configurazione del patrimonio di vigilanza, il totale dei fondi propri a livello consolidato ammonta a 185,1 milioni di euro di cui 112,1 milioni di euro quale Capitale primario di classe 1 e 72,9 milioni quale Capitale di classe 2. A livello di coefficienti prudenziali di vigilanza si segnala un Common Equity Tier 1 Ratio e un Tier 1 Ratio del 6,05% ed un Total Capital Ratio del 9,98%. Tali valori risultano superiori ai minimi regolamentari seppur inferiori a quelli richiesti dall'Organo di Vigilanza. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di proporre all'Assemblea Straordinaria di conferire delega al Consiglio stesso per un aumento di capitale scindibile per un importo massimo di 250 milioni di euro. L'Assemblea ordinaria e straordinaria è convocata per il 29 giugno 2017 in prima convocazione e per il 18 luglio 2017 in seconda convocazione.

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