
Per iniziativa dei consiglieri comunali Ferdinando De Negri, capogruppo consiliare del Pd, Odorico di Stefano, capogruppo consiliare de 'I Riformisti' e Rita Mariotti, capogruppo consiliare della lista civica 'in lista per Pisa', la seduta di giovedì prossimo, 25 maggio (dalle 15, Sala Regia del Comune) avrà al centro della discussione lo stato dell’arte del Piano Strutturale d’area, cioè a che punto siamo del documento per le future politiche di sviluppo fatto proprio dai Comuni di Calci, Cascina, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano.
La seduta sarà però aperta da ben 4 question time. Il primo, del consigliere Gianfranco Mannini (M5S) è sulle impalcature montate intorno alla Pubblica Assistenza di Marina di Pisa, il secondo della consigliera Virginia Mancini (Pdl-Fi) è sulla formazione delle classi prime alle scuole Newbery e Viviani a Marina di Pisa, il terzo del consigliere Giovanni Garzella (Pisa è), è sulle scuole a tempo pieno e il quarti, infine, del consigliere Ciccio Auletta è sul “potenziamento di Camp Darby”.
Successivamente, e dopo alcune interrogazioni ed interpellanze, come quella del consigliere Filippo Bedini (noiadessopis@fdi-an) sulla vicenda relativa al pignoramento dei costumi a.r.m.i, o come quella del consigliere Giovanni Garzella (Pisa è) su un servizio televisivo della Rai dello scorso anno che faceva apparire negativamente Pisa, la seduta del Consiglio Comunale proseguirà con la discussione sull’integrazione dell’elenco dei beni non strumentali suscettibili di alienazione.
La prossima seduta del Consiglio Comunale si terrà giovedì 8 giugno, dalle 15, sala Regia del Comune.
PS intercomunale ai sensi della LR.65/2014 e del PIT/Piano Paesaggistico
In seguito all’approvazione della Legge RT 65/2014, la giunta comunale di Pisa ha avviato il procedimento per la formazione del PS intercomunale. Tale documento ha provveduto a:
a. Definire gli obiettivi di piano e azioni conseguenti, compresa l’indicazione dei possibili interventi fuori dal perimetro del territorio urbanizzato, nonché la previsione degli effetti territoriali attesi, compresi quelli paesaggistici in ragione;
b. Redigere il quadro conoscitivo di riferimento comprensivo della ricognizione del patrimonio territoriale e dello stato di attuazione della pianificazione, nonché l’indicazione delle necessarie integrazioni;
c. Definire il programma delle attività di informazione e partecipazione della cittadinanza.
I contenuti essenziali per il Piano Intercomunale, così come disposto dal comma 1 dell’art. 94 della legge 65/2014 sono:
- Il Quadro Conoscitivo, quale strumento che contiene le analisi utili a qualificare lo statuto del territorio e a supportare le strategie di sviluppo.
- Lo Statuto del territorio, che contiene, quale specificazione del PIT, PTC:
a. Il patrimonio territoriale e le relative invarianti strutturali;
b. La perimetrazione del territorio urbanizzato secondo i criteri di cui all’art.4
c. La perimetrazione dei centri e nuclei storici e dei relativi ambiti di pertinenza di cui all’art.66 (territorio rurale per definizione ai sensi dell’art.64 e quindi esterni al perimetro del territorio urbanizzato)
d. La ricognizione delle prescrizioni degli strumenti sovraordinati (PIT e PTC)
e. Le regole di tutela e disciplina del patrimonio territoriale ivi incluso l’adeguamento alla disciplina paesaggistica
f. I riferimenti statutari per l’individuazione delle UTOE e per le relative strategie
- La Strategia dello sviluppo definisce:
a. Le UTOE
b. Gli obiettivi generali per il governo del territorio e quelli specifici per le UTOE
c. Il dimensionamento massimo dei nuovi insediamenti e delle nuove funzioni previste all’interno del territorio urbanizzato, articolate per UTOE
d. I servizi e le dotazioni territoriali pubbliche necessari a garantire efficienza e qualità degli insediamenti e delle reti infrastrutturali nel rispetto degli standard, articolati per UTOE
e. Indirizzi e prescrizioni da rispettare nella definizione degli assetti territoriali e per la qualità degli insediamenti ai sensi degli artt. 62 e63.
f. Gli obiettivi per gli interventi di recupero paesaggistico-ambientale o azioni di rigenerazione urbana per ambiti caratterizzati da condizioni di degrado [ vedi art. 123 comma 1 lett a) e b)].
g. Gli ambiti territoriali per la localizzazione degli interventi di competenza regionale/provinciale/della città metropolitana e le relative prescrizioni.
Il PS contiene inoltre:
a. Le analisi di coerenza interna ed esterna delle previsioni del piano
b. La valutazione degli effetti attesi a livello paesaggistico, territoriale, economico e sociale;
c. Gli ambiti caratterizzati da condizioni di degrado [ vedi art. 123 comma 1 lett a) e b)];
d. La mappatura dei percorsi accessibili per la fruizione delle funzioni pubbliche urbane
e. Le misure di salvaguardia.
Nel definire la perimetrazione del territorio urbanizzato il piano deve tener conto delle strategie di riqualificazione e rigenerazione urbana e delle possibili previsioni di edilizia residenziale pubblica a condizione che ciò sia volto a riqualificare i margini urbani.
In seguito all’approvazione della delibera di avvio del procedimento da parte della giunta comunale di Pisa appare dunque fondamentale definire le fasi che porteranno all’adozione del piano strutturale sovracomunale, definire il programma delle attività di informazione e partecipazione della cittadinanza, valutare il quadro conoscitivo di riferimento e definire le strategie del piano nel solco di quelle individuate dal documento di indirizzo già approvato da tutti i consigli comunali dei comuni impegnati nella redazione del piano.
Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
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