Salone del libro di Torino. Rossi e Barni: "Con la cultura più facile abbattere i muri"

Il Salone del Libro di Torino

La cultura vola oltre i confini. Unisce, spesso. Ed un libro – anzi, tanti libri diversi – possono con la loro forza abbattere un muro. Il manifesto della presenza a Torino della Toscana sta tutto in quello schizzo – volumi che volteggiano in aria e un varco tra i mattoni - che campeggia in bella vista sulla grafica che accompagna l'evento. Ma per centrare l'obiettivo occorre salvaguardare le diversità: o meglio la bibliodiversità, che è fatta anche di voci fuori del coro, contro pregiudizi e luoghi comuni da sfatare.

La Toscana, quest'anno, sarà la Regione ospite della trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino: cinque giorni di incontri ed occasioni dal 18 al 22 maggio 2017. Stamani a Firenze c'è stata la presentazione.

"È un grande motivo di orgoglio esserci ed ancora di più ci piace farlo, da protagonisti, in un anno in cui più che in passato si sottolinea il ruolo della cultura per superare chiusure, pregiudizi e razzismi" sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi. "Sarà un'occasione straordinaria di confronto di buone pratiche, scambio e dialogo culturale in un contesto nazionale ed internazionale", annota la vice presidente ed assessora alla cultura, Monica Barni. "Nello spazio molto grande che ci è stato messo a disposizione (duecento metri quadri ndr) narreremo la cultura toscana, in primo piano legata ai libri e all'editoria, ma non solo quella".

Ci sarà spazio per le biblioteche pubbliche, gli editori grandi e piccoli, i festival culturali e i progetti letterari. Ci sarà spazio per le biblioteche che si spostano e sanno andare oltre le proprie mura, aperte o itineranti che siano, per i musei che sanno fare squadra ed aprirsi alle comunità dove operano e per i gruppi di lettura, un'esperienza per veleggiare oltre la lettura solitaria perché un libro è bello anche da condividere. "Saremo insomma più di un semplice stand. Saremo un luogo di ospitalità - concludono Rossi e Barni - perché un paese che non legge è un paese che chiude gli occhi sul presente e non guarda al futuro. E noi non vogliamo che sia così".

La Toscana porterà così a Torino, oltre ai libri e la sua attività letteraria, altre forme di cultura legate sia alla ricchezza del passato che al presente. Non mancherà ad esempio l'antica e rinata via Francigena che attraversa la regione da nord a sud, la Memoria (quella con la "M" maiuscola), Pistoia Capitale, le esperienze di accoglienza ed un'attenzione particolare agli interessi dei giovani con l'arte contemporanea, il teatro di ricerca e la musica. "Saremo un stand molto rock - scheza e conclude Monica Barni - perchè in un paese di pochi lettori la sfida per farli crescere passa anche attraverso la contaminazione dei diversi linguaggi del contemporaneo, che abbiamo voluto unire infatti alla lettura".

La Toscana al Salone del libro di Torino, seguila sui sociale e nello speciale TN

La partecipazione della Toscana al Salone del Libro di Torino sarà anche social. Toscana Notizie, l'agenzia di informazione della giunta regionale, ha predisposto sulla propria testata on line uno speciale, tutto da sfogliare, all'indirizzo www.toscana-notizie.it/speciali/leggere-in-toscana-2017.

Il programma degli eventi che si susseguiranno nello stand toscano al Lingotto può essere scaricato in formato .pdf e stampato a questo indirizzo: goo.gl/GtMuIH. Ma potrà essere anche condiviso, evento per evento sui propri social, dalla pagina facebook delle biblioteche. Ecco l'url breve: goo.gl/mM8Mlh.

All'interno dello speciale sul sito di Toscana notizie saranno disponibili ulteriori informazioni sugli editori della regione presenti al salone, le biblioteche in Toscana e come raggiungerle, numeri, spigolature e curiosità e naturalmente il racconto dei cinque giorni, con immagini da Instagram, cinguetti di Twitter e dirette facebook che si aggiungeranno alle parole scritte.

Si potrà anche scaricare l'ebook "Una Toscana da leggere", realizzato in occasione dell'edizione 2016 e che racconta la complessità di un mondo e un sistema legato ai libri che assomma in tutta la regione ben 1.100 biblioteche distribuite in quasi tutti i comuni, organizzate in dodici reti documentarie (una praticamente per provincia, ad eccezione di Firenze che ne conta tre). Reti ‘complesse', che comprendono sia biblioteche che archivi, e, per quanto riguarda le biblioteche, strutture anche di istituti culturali giuridicamente autonomi e non solo biblioteche di enti locali. Biblioteche di letture e spesso, allo stesso tempo, di conservazione.

Il programma degli eventi toscani sarà naturalmente disponibile anche nell'app ufficiale del salone, scaricabile gratuitamente da www.salonelibro.it.

Toscana al Salone del libro di Torino, con Guasti e Vichi musica e scrittura si tengono a braccetto

Uno scrittore e un cantante fianco a fianco, non per caso. Nella presentazione a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze della partecipazione della Toscana, come Regione ospite e d'onore, alla trentesima edizione del Salone dei Libro di Torino, accanto alla vice presidente della giunta regionale Monica Barni siedono Marco Vichi, l'autore delle avventure del commissario Bordelli ma anche de "Il brigante" o "Il Console", e Cesare Guasti, il cantautore pratese terzo tra le nuove proposte nell'ultima edizione del festival di Sanremo e tra i giovani premiati nel 2016 alla prima edizione del progetto della Regione "Toscana 100 band", che – annuncia proprio Barni – avrà un seguito.

Musica e libri insieme (e non per una casualità), appunto. "Perché per avvicinare alla lettura – ricorda Barni - è utile mescolare tutti i linguaggi del contemporaneo". E "perché – dice Francesco Guasti – spesso, purtroppo, si considera la musica solo come un passatempo e invece è cultura ed anche un mestiere, che iniziative come "Toscana 100 band" servono a valorizzare".

Francesco Guasti, che sarà nello stand del Salone del libro di Torino il 20 maggio e parteciperà assieme a Zern Circus e Flame Parade ad un talk show condotto da Giustina Terenzi per Controradio, confessa un sogno. "In Francia - dice - il 70 per cento della musica che passa sulle radio è francese. Da noi la maggior parte è straniera e sarebbe invece bello che fosse italiana: è così bella la nostra lingua".

"Siamo una regione letterariamente vivace" sottolinea con orgoglio lo scrittore Marco Vichi, che assieme a Valerio Aiolli e Emiliano Gucci sarà protagonista allo Spazio Autori venerdì 19 maggio alle 16.30. "Questa vivacità – spiega - la vede ad esempio nei progetti delle grandi (e piccole) biblioteche o nei festival letterari. Il lavoro di chi scrive è quello di mettere la sua pietruzza per costruire un edificio che non sia un muro ma un contenitore alla fine dei valori di tutta l'umanità". Per questo la letteratura e i libri sono importanti.

Salone del libro di Torino, dai vip toscani l'invito a visitare lo stand della Regione

Orgoglio, anzitutto. E voglia di stendere e costruire ponti. Toscani famosi - ognuno a suo modo, chi con ironia e battute di spirito e chi in modo più riflessivo ma tutti in modo spontaneo - invitano a visitare lo stand della Regione durante la trentesima edizione del Salone del libro che terrà banco dal 18 al 22 maggio. Lo fanno con un video, presentato in una versione d'anteprima nel corso della conferenza stampa di oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, condivibile sulla rete e che, nella forma inteagrale, sarà portato anche nel capoluogo sabaudo.

"Venite perché qui si respira davvero la Toscana: attraverso i libri chiaramente" dice il conduttore radiofonico e personaggio televisivo Fabio Canino "Sono orgoglioso e fiero di essere un toscano. Viva la Toscana, perché è una Regione bellissima" confessa il cantante Francesco Gabbani, vincitore dell'ultima edizione del festival di Sanremo.

"Perché mi piace la Toscana? Perché c'è tutto" sintetizza il comico, speaker radiofonico e conduttore Gianfranco Monti. Domanda a bruciapelo a Paolo Hendel: "Ma la Toscana è stata per te un confine o un'opportunità?" Il tema del Salone del libro di quest'anno sono appunto i confini. L'attore, sornione, sgrana gli occhi dietro un paio di vistosi occhiali e risponde: "Boh? Ma chi le fa queste domande? Marzullo?".

Non ha dubbi Don Bachi, il bassista della Banda Bardò, gruppo rock e folk fiorentino che da venti e più anni sfida le logiche e l'omologazione del mercato discografico. "La regione Toscana per noi è stata sicuramente un'opportunità. Lo è stata soprattutto all'inizio – ricorda -: per i contest e l'attenzione e l'aiuto, da parte anche delle istituzioni, verso la musica giovanile".

Anche la cantante Irene Grandi ne è convinta. Cita e recita Dante e la Divina Commedia, ricorda alcuni dei toscani che l'hanno in modo diverso ispirata e fatta crescere, dal comico e attore Roberto Benigni al giornalista e scrittore Tiziano Terzani. "La Toscana – ammette – sì è stata proprio una grande opportunità per me: la mia prima maestra di bellezza e di gusto, con la sua arte, architettura, storia e natura. La mia vita e crescita deve molto all'essere nata in Toscana".

La Toscana confine o opportunità? "La Toscana rilassa" dice Pau dei Negrita, gruppo che ha iniziato la sua avventura dalla provincia di Arezzo.

L'attrice Daniela Morozzi, orgogliosa anche lei della presenza della Toscana ad un "festival straordinario" come quello di Torino, come regione ospite, si sofferma invece su due parole: confine e ponte. "C'è davvero bisogno di andare oltre i confini oggi – dice – lì dove si fa cultura, si ascolta, si pensa, si progetta, si incontra, si condivide o semplicemente si annusa la bellezza di una pagina di un libro. E' questa la più grande tutela in un periodo così difficile come quello che viviamo". "Oggi la parola "confine" è oltraggiata – aggiunge -, usata impropriamente, offesa e non compresa. Quindi sponsorizzo la parola "ponte" e sono convinta che questo ponte, al Salone del libro, sarà solido, forte e capace di sostenere dubbi e pensieri di chiunque vi passerà sopra"

Fonte: Regione Toscana

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