Kme, la Cgil attacca la Cisl: "Sembra portavoce dell'azienda"

Massimo Braccini

"Ormai la Fim Cisl nel gruppo Kme, forse per non evidenziare la limitata rappresentatività sindacale, sembra si limiti esclusivamente a svolgere un ruolo di portavoce dell'impresa, addirittura pensando di avere una così elevata erudizione sui bilanci di un'azienda così complessa, tanto da affermare che non ci siamo accorti dei miglioramenti della trimestrale 2017.

Queste sono le precise affermazioni aziendali, pensavamo che la Fim Cisl non si limitasse solo a riportare quanto dice l'impresa, ed invece non notiamo una autonoma analisi sindacale sui bilanci. Esaltare chissà quale ripresa, cosa che abbiamo tutto l'interesse che avvenga, fa parte di una linea sindacale abbastanza puerile che guarda al quotidiano.

Per far risorgere la Kme è necessaria una più profonda lettura della situazione unita ad una strategia sindacale appropriata che abbia come orizzonte il gruppo in tutta la sua dimensione nazionale ed europea. La Kme è in crisi da anni, abbiamo accompagnato tutto il processo di ristrutturazione in piena autonomia. I lavoratori a causa di questa situazione stanno pagando un prezzo pesante, da anni vengono utilizzati ammortizzatori sociali e l'occupazione è scesa pesantemente.

La mancanza di liquidità sta provocando un rallentamento produttivo. Ci sarebbe la possibilità di avere più volumi di lavoro, ma non ci sono i soldi per acquistare la materia prima. E’ questo un problema che ritroviamo in tutto il gruppo, tant'è che in altri stabilimenti hanno proclamato iniziative di mobilitazione, forse la Fim Cisl non ne è a conoscenza.

Vanno riacquisiti volumi produttivi adeguati, circa il doppio di quelli esistenti, per tornare ad occupare tutti i lavoratori. Per farlo sono necessari ulteriori impegni finanziari da parte della proprietà. Noi crediamo che ci siano le condizioni per un rilancio della produzione del rame, ma non possiamo stare a guardare da qui al prossimo anno.

La Fiom vuole che l’Italia resti un paese industriale, ne consegue che il settore del rame deve essere parte della siderurgia complessiva, deve essere ricompreso in un'ottica di strategia nazionale. Una condizione questa tutta da conquistare. Ci muoveremo, nell'interesse di tutti i lavoratori del gruppo Kme, in rapporto al quadro nazionale e non ci limiteremo ad avere una visione locale giornaliera".

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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