Montespertoli festeggia l'Indipendenza del Senegal: una giornata di allegria e integrazione

Festa dell'Indipendenza del Senegal 2017 (foto gonews.it)

L'appuntamento è per sabato 14 maggio nel parco Urbano: un evento che chiama a raccolta le comunità africane della Toscana


Quando si parla di integrazione spesso l’argomento rimane in un certo senso come un qualcosa di pesante, di indefinito e forse anche un po’ vago. Non è il caso del Comune di Montespertoli che si sta preparando per l’annuale Festa dell’Indipendenza senegalese, ormai giunta alla sesta edizione grazie alla volontà del Comune stesso, della comunità senegalese e del circolo Arci, oltre al patrocinio dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa.

Questa mattina alle ore 12 si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento che si svolgerà nella giornata di sabato 14 maggio nel parco Urbano di Montespertoli. Si tratta di una grande festa che chiama a raccolta tutta la comunità originaria del Senegal presente in Toscana; un evento con un’importante valenza simbolica che sottolinea valori come accoglienza, integrazione e fratellanza, senza dimenticare il valore del ‘diverso’ visto come un qualcosa che arricchisce la comunità.

In questo senso la Valdelsa vuole dare l’esempio per una crescita collettiva sia nel sociale sia nell’economia, lontano dagli estremismi e dai sentimenti nazionalisti e xenofobi. “Si tratta di una festa per tutta la comunità, un momento di scambio aperto a tutti. Si affronteranno temi importanti come lo ‘Ius soli’ e la questione dei profughi”, queste le parole di Giulia Pippucci, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Montespertoli, presente all’appuntamento di questa mattina.

La giornata di festa si aprirà alle 10.30 con il raduno di tutte le associazioni senegalesi della Toscana, in seguito, alle 17, ci sarà un incontro pubblico a cui parteciperanno il Sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani, la presidente dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa, Brenda Barnini, l’assessore della Regione Toscana con delega all’Immigrazione, Vittorio Bugli, il Console onorario del Senegal a Livorno, Andrea Ermini, l’Ambasciatore del Senegal in Italia, Mamadou Saliou Diouf, il Presidente dell’associazione ‘Oltre l’Africa’, Diaw Papa, e altri rappresentanti istituzionali del Senegal. La festa continuerà poi con la cena a base di prodotti tipici senegalesi alle 19.30 e per finire alle 21.30 ci sarà il gran ballo.

“La comunità senegalese qui è una delle più radicate: è presente sul territorio da più di 30 anni”. Il Console Ermini nel corso della presentazione si è espresso con queste parole riguardo alla comunità originaria del Senegal, considerando anche il fatto che ormai non si tratta più di un primo approccio perché questa comunità adesso è composta da persone nate e vissute in questo territorio, persone anche di terza generazione. Basti pensare che solo a Montespertoli vivono 27 famiglie di origine senegalese, per un totale di 58 persone; nel territorio della Valdelsa il numero sale a oltre 70 famiglie, fino a contare circa 200mila persone in tutta Italia.

Mohamed Niane, presidente dell’Associazione senegalese di Montespertoli, durante la conferenza stampa ha invitato la comunità empolese a partecipare in gran numero a questa festa: un evento che possa far vedere quanta voglia di fare hanno queste persone che vivono sul territorio da anni e che fanno parte della realtà dell’Empolese.

“La festa senegalese a Montespertoli è una bellissima e piacevole tradizione ormai, a cui con orgoglio partecipo in rappresentanza di tutti i miei colleghi sindaci… è bello sapere che qui da noi si coglie l’occasione per fare comunità e ridurre le distanze”. Questo il commento entusiasta del Sindaco di Empoli, Brenda Barnini. Sulla stessa linea d’onda anche il Sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani: “questa festa è per noi anche un momento di riflessione sulle tematiche legate all’immigrazione che noi non affrontiamo creando muri e barriere, bensì considerando le opportunità che si possono presentare per la costruzione di una nuova comunità, perché siamo convinti che le provenienze diverse arricchiscono il territorio”.

Insomma, non è una semplice festa dedicata a una comunità ‘straniera’ ma si tratta di un momento di unione tra due culture diverse per creare un connubio tra tutti i cittadini, al fine di crescere insieme e migliorare la comunità.

Valentina Brogi

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