
Continua il viaggio di gonews.it dentro al Palio di Fucecchio, diamo uno sguardo approfondito a San Pierino
Sulla sponda sinistra dell'Arno nasce l'unica contrada del Palio di Fucecchio a sud del fiume più importante della Toscana, San Pierino. Da sempre sottovalutata, si è saputa prendere le sue rivincite negli ultimi quindici anni. Prima si guardava a San Pierino quasi con affetto, c'era chi non la considerava nemmeno Fucecchio. Quel qualcuno però si è dovuto pentire amaramente di fronte al super poker: 2005, 2006, 2007 e 2010, quattro palii in sei anni e tutti a casa. La speranza di tornare a vincere c'è, soprattutto dopo un periodo di appannamento...
Nonostante alcuni party organizzati dalla contrada facciano simpaticamente pensare ad altro, San Pierino si è contraddistinta per una sorta di sobrietà e, se si vuole, pure di fair play. Ne è una riprova la rivalità-non rivalità con Samo: dapprima sfottò e screzi (stratosferico lo striscione sanpierinese 'Noi Samo a uno, e voi?' del Palio straordinario del 2005), poi la grande amicizia con una delegazione arancioazzurra a omaggiare Samo dopo il Palio 2011.
San Pierino: l'araldica e la storia
Non tutte le contrade possono avere una storia secolare, c'è anche chi ha origini umili. San Pierino, zitta zitta, nel corso della storia è stata una delle zone che più è cresciuta fino ad arrivare all'espansione e all'importanza che ha tuttora. Un tempo però l'umiltà delle sue origini si rispecchiava in quella delle occupazioni degli abitanti: nessun natale illustre, ma tanto lavoro. E sembra proprio che ancora oggi questa modestia, da intendere ovviamente in senso positivo, si può ritrovare nelle nuove generazioni.
Gli abitanti di San Pierino nell'antichità vivevano sull'Arno, dell'Arno e grazie all'Arno. La rena, la ghiaia, la sabbia e altri materiali intorno al fiume erano il mezzo di sostentamento, la materia prima da lavorare e da cui trarre benefici. Non a caso San Pierino è la patria dei renaioli, che giorno e notte toglievano i prodotti dall'argine e li trasportavano a braccia. Renaioli sì ma anche navicellai: gli indigeni tiravano le barche con le funi lungo l'Arno sulla tratta da Firenze a Pisa.
San Pierino: 2010, nessuno ci sperava più e invece...
Il 23 maggio 2010 San Pierino fa poker. La contrada della frazione “di là d’Arno” vince il suo quarto Palio delle Contrade Città di Fucecchio. Gli arancioazzurri fanno festa dopo le vittorie del 2005-2006-2007, una tripletta che ha fatto la storia, così come questo quarto successo.
San Pierino, con Melantò de Aighenta, montato da Virginio Zedde, ha avuto la meglio – agevolmente – di Torre (Antonio Siri, esordiente in Buca D’Andrea, su Misteriosu) e Borgonovo (Walter Pisceddu su Gaston Baio). Quelle che passavano per grandi favorite – Porta Bernarda e Cappiano – si sono classificate al penultimo e ultimo posto. E’ il quarto Palio che San Pierino si aggiudica, raggiungendo nell’album delle vittorie Borgonovo e Massarella.
L’inizio della gara ha registrato la rinuncia delle contrade Ferruzza e Samo, perché i cavalli hanno avuto problemi dopo la tratta. Sicché le batterie si sono svolto a cinque, anziché a sei, con una sola eliminata. Nella prima batteria Porta Bernarda ha vinto battendo, nell’ordine, Torre, Botteghe e Querciola. Porta Raimonda eliminata. Nella seconda batteria, Cappiano ha vinto battendo, nell’ordine, San Pierino, Borgonovo, Massarella. Eliminata Sant’Andrea.
La mossa della finale è stata data da Daniele Masala dopo due false partenze. Sembrava che Borgonovo e Porta Bernarda, partita di rincorsa, dovessero avere la meglio, quando nel secondo giro, alla curva degli alberi, è venuto fuori San Pierino. Al secondo posto, come detto, Torre, Borgonovo, quindi Botteghe, Querciola, Massarella, Porta Bernarda e Cappiano.