Cyberbullismo, i dati parlano di uno scenario grave

"I dati statistici più recenti fotografano uno scenario particolarmente complesso e grave per quel che concerne gli episodi di cyberbullismo con il 28% dei giovani della fascia d’età tra i 14 e i 18 anni che dichiara di essere stato, almeno una volta, vittima di questi comportamenti criminosi. Proprio per questa ragione, il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo rappresenta una priorità che il Governo e il Parlamento stanno affrontando con grande attenzione perché vi è la consapevolezza che, dalla bontà delle azioni che vengono messe in campo, può derivare un giovamento per la positiva e serena crescita dei nostri ragazzi.

La prossima settimana mi auguro che si possa arrivare all’approvazione del DDL sul cyberbullismo che, dopo un serio confronto in Parlamento, arriva a compimento per portare nuovi elementi di prevenzione che, certamente, daranno riscontri nella vita di tutti i giorni. Gli obiettivi perseguiti sono quelli di agevolare la rimozione di contenuti pubblicati online, velocizzare il procedimento per bloccare siti e profili e fornire strategie di attenzione, tutela ed educazione che devono rivolgersi sia ai responsabili, sia alle vittime. Viene introdotta la possibilità di rivolgere un’istanza di blocco o di rimozione al titolare del trattamento o al gestore del sito internet e, in caso di mancato adempimento, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali che, entro 48 ore, sarà chiamato a provvedere.

La difficoltà che si riscontra in queste situazioni è spesso legata al timore, alla vergogna e alla paura delle vittime che non denunciano e rimangono sottomesse alla violenza dei loro aggressori per un periodo che può prolungarsi molto nel tempo. In questo senso dobbiamo creare le condizioni più favorevoli per stimolare ed incentivare le vittime a rivolgersi alle Forze dell’Ordine per ottenere tutela e permettere di intervenire per contrastare questi comportamenti violenti. Un ruolo fondamentale lo devono giocare la famiglia e la scuola che, trovandosi in una posizione di vicinanza, devono partecipare in modo attivo al percorso di crescita del giovane e segnalare eventuali segnali di disagio o di malessere che possono essere individuati.

Nel DDL in approvazione si prevede anche la creazione di un tavolo tecnico interministeriale coordinato dal Ministero dell’Istruzione con la partecipazione dei Garanti dell’Infanzia, dell’AGCOM e del Garante per la protezione dei dati personali che sarà chiamato a dialogare costantemente con le associazioni, con gli studenti e le famiglie, e dovrà adottare un piano d’azione integrato a supporto dell’attività della Polizia Postale e un codice di regolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo rivolto agli operatori.

Sono previste molte iniziative di sensibilizzazione e informazione che partiranno dalle scuole, nelle quali dovranno essere promosse misure finalizzate alla formazione del personale e al sostegno degli studenti coinvolti.” Ferri ha anche aggiunto: “l’iniziativa della Polizia, alla quale rivolgo un sincero ringraziamento per il grande lavoro di prevenzione, controllo e repressione che svolge quotidianamente, “Una vita da social” ha ottenuto gli elogi anche da parte della Commissione europea, rientrando tra le iniziative educative più efficaci e più significative.

Anche a livello regionale sono state intraprese delle iniziative importanti (per es. in Lombardia, Lazio e Campania) che vanno nella giusta direzione di raccogliere informazioni, individuare percorsi ed iniziative educative e creare una rete di collaborazione e azione comune sul territorio per dare un effettivo sostegno agli adolescenti. Questa attenzione da parte di tutte le istituzioni è un segnale molto positivo e significa che possiamo dare una svolta rispetto ad un fenomeno che negli ultimi anni ha registrato una preoccupante crescita.

Iniziative come quella odierna rappresentano uno strumento efficace per far conoscere ai nostri ragazzi i rischi che si possono correre sulla rete e sensibilizzare anche sul loro ruolo, come comunità, per non rimanere inermi di fronte a situazioni di questo tipo. Sono i ragazzi stessi i primi protagonisti del contrasto ad ogni forma di bullismo perché possono denunciare e aiutare le vittime a non isolarsi e a tornare ad avere una vita normale come meritano.

Sono molto soddisfatto della loro attiva partecipazione e ringrazio gli insegnanti e la scuola per aver creato questo momento di grande importanza educativa.” Lo ha dichiarato il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri intervenendo al convegno “Imp@ri a scuola: bullismo e cyberbullismo tenutosi al Teatro della Rosa a Pontremoli.

Fonte: Ufficio Stampa

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