Gruppo Kme, dall'incontro con le organizzazioni sindacali condizioni economiche non stabili

Nell'incontro dei membri della commissione economica congiunta tenutosi ieri 5 maggio presso la sede Kme di Firenze tra azienda ed organizzazioni sindacali, è emerso un quadro ancora di non stabilità economica.
Il bilancio 2016 resta negativo e non si sono raggiunte le vendite degli anni precedenti.
L'azienda ha comunicato che sono in corso azioni per riallacciare i contatti commerciali e riconquistare la fiducia dei clienti. Ha evidenziato, inoltre, l’intenzione di produrre rame e tutti i prodotti industriali in un'ottica di rilancio degli stabilimenti; ha anche detto che il nuovo forno fusorio in rame installato a Fornaci di Barga ha superato la produzione che era stata stimata.
Monitoreremo i dati, tuttavia manca ancora la liquidità necessaria per acquistare la materia prima in rapporto a quanto si potrebbe produrre.
Questa condizione sta provocando un rallentamento produttivo che riteniamo vada assolutamente risolto in attesa del potenziamento del forno per adeguarlo a maggiori produzioni.
Il gruppo Kme in Italia deve ritornare ad essere autonomo, sia dal punto di vista produttivo che da quello economico, rispetto agli altri stabilimenti del gruppo. Per questo sono necessari ulteriori impegni finanziari da parte della proprietà.
Ci sono tutte le condizioni di capacità produttiva per migliorare il quadro complessivo.
Con ulteriori misure che possono essere messe in campo, si potrebbe tornare ad occupare tutti i lavoratori oggi adibiti anche ad altre mansioni fuori dal ciclo produttivo.
Riteniamo, se vogliamo continuare ad essere un paese industriale, che il settore del rame debba essere parte della siderurgia complessiva e rientrare in un'ottica di strategia nazionale. Per questo promuoveremo tutte le azioni sindacali necessarie a ché si ritrovino condizioni di stabilità".

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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