Oreb preghiera sonora: a Querceto il concerto di Dimitri Grechi Espinoza

Sabato 6 maggio 2017 (ore 21.00) va in scena, nella Pieve di San Giovanni Battista di Querceto (Montecatini V.C.), Oreb preghiera sonora, concerto per sax solo del musicista Dimitri Grechi Espinoza.

Il concerto è il terzo appuntamento del Festival ART&JAZZ, ideato dall’associazione culturale Volaria, con la direzione artistica di Valentina Cioni e quella organizzativa di Valeria Cappello, promosso dal Comune di Montecatini V.C. e dai Marchesi Ginori Lisci. Il Festival è inserito nelle iniziate di Castello in jazz sulle note dell’arte.

L’antico interno della piccola chiesa di Querceto è il luogo ideale per accogliere Oreb (altro nome del monte Sinai) dimora al confine tra il rito e il concerto. Dimitri Grechi Espinoza esprime con il suo sax solo una qualità del silenzio, uno spazio silenzioso che occorre creare dentro di sé prima di parlare con gli altri. La musica che ascolterete, scrive il musicista, è il frutto dello studio che conduco da molti anni sul rapporto fra suono e spazio-sonoro e il suo significato spiritualeil mio più grande desiderio come musicista in quest’epoca è quello di contribuire a riportare la musica alla sua primitiva funzione di “dialogo ” con il Sacro, nel quale superare differenze di credo, distanze culturali e incontrare così se stessi e gli altri nella conoscenza dell’Unità che lega l’intero ordine cosmico.

Dimitri Grechi Espinoza per questo progetto unico nel suo genere, ha fatto incontrare due sue grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono portata avanti da anni con l’obbiettivo di riscoprire il respiro profondo dei luoghi sacri di tutto il mondo. Nella penombra di una chiesa o di un teatro o di uno “spazio sonoro” egli avvolge l’ascoltatore con le note del suo sax, dal quale riesce a tirare fuori arcobaleni di armonici “liberati” dal sistema temperato. Lo fa suonando “tra le note” e “sulle note” sfruttando le antiche forme architettoniche (o il riverbero prodotto da un sofisticato apparecchio elettronico) che rispondono ai fraseggi modali con risonanze trasformate dal musicista in contrappunti dal fascino ancestrale. Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni che saltano all’orecchio ascoltando OREB.

In occasione dell’evento musicale si potranno degustare vini Ginori nella vicina Enoteca del borgo.

Querceto è un luogo senza tempo, tetto del mondo dove tutto ha un valore diverso dal mondo reale, palcoscenico naturale di bellezza e ispirazione. Luogo ideale per accogliere questo numero O di un festival che ha per protagonisti l’arte e il jazz, che qui si uniscono per dar vita a nuove produzioni di spettacolo, creando studi e progetti creativi. Quest’ idea nasce dalla volontà di liberare l’arte pittorica dalla sua esposizione statica senza per questo farla trasformare in interventi di “istallazioni” che, spesso, hanno ridotto l’arte a concetti intellettuali togliendo all’arte la sua anima.

Fonte: Ufficio Stampa

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