Don Salvatore Codogno ha 76 anni, viene da Bagheria ed è un Maestro della pasticceria. I suoi cannoli sono friabili e profumati. La sua crema di ricotta è quasi impalpabile impreziosita com'è da un velo di zucchero, liscia e vellutata, bianca, così come deve essere una crema di ricotta di pecora. Il cooking show della pasticceria Don Gino dal 1949 di Bagheria si è tenuto persso lo spazio 'Le Delizie di Leonardo'. Accompagnato da Lirio Mangalaviti, don Salvatore ha raccontato che la sua pasticceria, una spaziosa ed elegante sala a Bagheria, è stata fondata da suo padre, don Gino appunto, e che lui sin da piccolo ha appreso l'arte dolciaria di famiglia.
Per il primo assaggio, dono della pasticceria don Gino ai suoi ospiti numerosi, viene servita una pastina romboidale, cosparsa di zucchero a velo e con una scorzetta al centro. È un pasticcino di recente invenzione della famiglia e del laboratorio di Salvatore Codogno, nato da sperimentazioni e assaggi e che ha trovato il suo equilibrio e la sua ragion d'essere in una pasta di mandorla soffice ripiena di marmellata di agrumi o di limoni. Il nuovo dolcetto è tanto recente da non essere stato ancora battezzato, ma lo chiameremo 'Pasta di mandorle con marmellata di agrumi'.
Per gli spettatori della dimostrazione Salvatore Codogno, sorridente e abilissimo, ha preparato i cannoli, regalando a tutti la ricetta per 40 cannoli, uno dei dolci più conosciuti della Sicilia, in assoluto è quello che contende il titolo di preferito alla cassata. Per preparare la scorza del cannolo occorrono 1 chilogrammo di farina, 1 etto di zucchero, 1 etto di strutto, 10 grammi di succo di limone. L'impasto, prima di essere fritto, va fatto raffreddare. Dopodiché si taglia un ovale che viene racchiuso, sigillandola con un tuorlo d'uovo sbattuto, attorno allo stampo da cannolo, preferibilmente di legno, non d'acciaio né di canna perché tende a trattenere nella scorza troppi grassi di frittura, rendendola pesante. La crema di ricotta va preparata con lo zucchero e la ricotta. Poi il cannolo va riempito, prima da un lato, poi dall'altro e in questo movimento bisogna essere delicati. A vedere don Salvatore sembra davvero semplice e veloce, ma siamo sicuri che senza la sua esperienza la cosa possa risultare più ardua. Con una ciliegina e una buccia d'arancia candite il prodotto di pasticceria artigianale è pronto sotto i nostri occhi, con una spolverata di zucchero a velo, peserà all'incirca 120 grammi. Don Salvatore appartiene alla scuola della semplicità: non aggiunge gocce di cioccolato alla crema e non riveste la scorza di cioccolata.
Un deliziato spettatore di questo dolcissimo cooking show ha chiesto a don Gino: "Quante calorie contiene un cannolo?" "È freddo- ha scherzato lui- non ci sono calorie!". Il suo stand è al piano attico del Padiglione Spadolini.
Chiarastella Foschini