
Vivace interesse continua a suscitare in questi giorni la conferenza tenuta da Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato il 20 aprile scorso nel Teatro di Vinci, nell’ambito delle Celebrazioni Leonardiane 2017 promosse dal Comune di Vinci. I due studiosi hanno presentato “Leonardo Da Vinci Heritage” con un’anteprima di documenti inediti di archivi italiani e stranieri relativi alla storia di Vinci, Leonardo e la sua famiglia, compresi aggiornamenti sull’“Archivio delle impronte digitali di Leonardo” e sulle ricerche del DNA del Genio, grazie a recenti ritrovamenti determinanti per gli esami scientifici.
Vezzosi ha anche risposto alla domanda di chiarimenti in merito al disegno datato da Leonardo “dì di Santa Maria della neve addì 5 d’aghossto 1473”, che raffigura la Valdinievole presso Vinci, ma che recentemente, in Umbria, è stato proposto come veduta della cascata delle Marmore.
La richiesta è stata evidenziata dal Sindaco di Vinci Giuseppe Torchia e dall’Assessore alla Cultura Paolo Santini, dato che nel 2019 l’autografo di Leonardo sarà esposto proprio nel Museo Leonardiano a Vinci.
Vezzosi ha riassunto argomenti che già dal 1984 aveva documentato e poi approfondito e divulgato in conferenze e in libri tradotti in 16 lingue: «questo capolavoro è una composizione di elementi ripresi dal vero, solo in parte artisticamente idealizzati, della Valdinievole e del Padule di Fucecchio visti dal Montalbano di Vinci; non un generico “Paesaggio con fiume” e non la “Valle dell’Arno”».
Prima del 1984, era comunque sostanzialmente unanime l’identificazione di questo disegno con un paesaggio toscano negli studi più accreditati degli storici dell’arte e specialisti.
Fra gli altri studiosi presenti in Teatro il 20 aprile vi era anche Carlo Pedretti, il più celebre leonardista al mondo, che ha descritto in diverse pubblicazioni il disegno del 1473 come paesaggio della Valdinievole.
Vezzosi ha rimarcato le caratteristiche del disegno nella maturità stilistica del giovane Leonardo: «uno scenario di natura, artificio e scienza, in cui lo sguardo si focalizza in lontananza verso il ben riconoscibile cono del colle con il castello di Monsummano, in dettagli caratteristici (come il navicello e il barchino del Padule) e nella visione prospettica del territorio».
Lo stesso Vezzosi ha messo in relazione questa veduta con la testimonianza del Vasari, il quale affermava che Leonardo “fu il primo ancorché giovanetto” (verso il 1470-1473) a proporre la deviazione delle acque dell’Arno in un canale da Firenze a Pisa, attraverso la pianura di Prato e Pistoia, Serravalle e poi la Valdinievole e il Padule di Fucecchio: «tutte località che l’artista-scienziato osservò e studiò dal Montalbano sopra Vinci.
Leonardo elaborò il progetto per anni, in carte autografe conservate anche a Milano, Madrid e Windsor.
L’Arno scorre a sud del Montalbano; il canale avrebbe deviato gran parte delle sue acque a nord e poi verso ovest, in Valdinievole.
Nei suoi schizzi, Leonardo disegnò tutti i paesi di questi luoghi, annotando persino le misurazioni delle distanze e i rilevamenti geografici (orientati in particolare verso Monsummano…).
Interessanti sono per altro i confronti del paesaggio del 1473 con il Battesimo di Cristo nella tavola di Verrocchio e Leonardo agli Uffizi e nel fonte robbiano a Cerreto Guidi; fondamentale il riferimento alla festa di Santa Maria della Neve, celebrata il 5 agosto in diverse località nei dintorni di Vinci e a Firenze, proprio vicino alla Bottega del Verrocchio dove Leonardo lavorava nel 1473».
Infine Vezzosi ha mostrato, come esempio negativo, il disegno con una descrizione dell’Umbria che, pur trovandosi nel Codice Atlantico, non è assolutamente autografo di Leonardo e non è proponibile a sostegno dell’interpretazione del paesaggio del 5 agosto 1473 come veduta della cascata delle Marmore.
La smentita: non è di Leonardo la carta con l’Umbria nel foglio 919r del Codice Atlantico; non è di Leonardo il disegno, non sono di Leonardo le scritte con i nomi dei luoghi, Terni compresa.
La conferma: il disegno di Leonardo del 1473 è un paesaggio che raffigura la Valdinievole e il Padule di Fucecchio nei dintorni di Vinci.
Fonte: Museo Ideale Leonardo da Vinci
<< Indietro