
Chi non ha mai provato a fantasticare su cosa si potesse nascondere al di là di una porta chiusa, magari di un’antica casa abbandonata, di un cunicolo nascosto o di un palazzo vecchio? Ecco, Firenze è piena, per chi li sa vedere, per chi sa guardare oltre, di piccoli passaggi segreti risalenti a tantissimi anni or sono. Quello più famoso è senza dubbio il Corridoio Vasariano, costruito da Giorgio Vasari nel 1535 per volere del granduca Cosimo I. Attraversa tutta la città collegando Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti e alla Galleria degli Uffizi: un veloce collegamento fra la sede politica e la sede privata della corte, per sfuggire a pestilenze, assedi, alluvioni. Simbolo del potere e della protezione di Cosimo I, che, in ogni momento, poteva scrutare le attività dei fiorentini.
Abbiamo poi la Sala delle carte geografiche, anch'essa fu costruita dall'architetto e pittore Giorgio Vasari su richiesta del duca Cosimo I tra il 1564 e il 1586. Le pareti sono circondate da alti armadi su cui sono state dipinte ben 53 carte geografiche. Se osservate bene, proprio dietro la carte geografica dell’Armenia troverete una porta segreta che cela una ripida scala che porta fino alla studio di Bianca Cappello, la seconda moglie del duca Francesco I. Sempre a Palazzo Vecchio, fonte inesorabile di segreti abbiamo lo “studio” dove Francesco de' Medici si dedicava all'alchimia, pratica illegale a quei tempi, e che quindi doveva esser fatta in un luogo nascosto. Pertanto, la stanza non ha né finestre né porte, e per accedervi bisogna attraversare un quadro su una parete che si apre come una porta. All'interno troviamo una lunga sala rettangolare con un soffitto a volta dipinto in toni molto sfarzosi sulle tonalità dell’oro. Qui si trova la galleria privata del principe, con pitture di vari artisti fiorentini del Rinascimento. Ogni dipinto si apre per mostrare armadi in cui Francesco teneva gioielli, medaglie, tesori e gli strumenti che usava per praticare l'alchimia.
Ma, non esiste solo Palazzo Vecchio a Firenze per provare il brivido di addentrarsi nei percorsi segreti dei palazzi Medicei. Nel Palazzo della Crocetta, oggi sede del Museo Archeologico, si può percorrere lo straordinario Corridoio Mediceo seicentesco che collega la sede del Museo Archeologico alla Chiesa dell’Annunziata. La storia del corridoio è tanto affascinante quanto triste. Fu creato per permettere alla sorella di Cosimo II, Maria Maddalena, figlia del granduca Ferdinando I e di Cristina di Lorena, di assistere alle funzioni religiose senza essere vista. Essendo la principessa di Casa Medici deforme, e non potendo muoversi con facilità si ritenne opportuno facilitarle l’accesso al Santuario della Santissima Annunziata con la creazione di uno speciale corridoio che la mettesse al riparo da sguardi indiscreti.
Un’altra porta segreta si trova invece in via della Ninna e racconta la storia del duca Gualtiero di Brienne. Durante i suoi 10 mesi di signoria fece costruire un’espansione al perimetro del palazzo e in essa mise una scala segreta che dalla sua stanza arrivava ad una porticina ferrata in via della Ninna. Proprio questa porta, usata dal duca per le sue fughe notturne e i vari soprusi, gli salvò la vita: nella notte del 26 luglio 1343, infatti, fu svegliato dalle urla del popolo che, stanco delle ruberie del duca, voleva ucciderlo; così Gualtiero di Brienne scappò da quella sua porta e non mise più piede a Firenze. E’ ovvio che a quei tempi sapevano bene cosa nascondere e soprattutto come nasconderlo. Ciò, rende ancor più affascinante la nostra meravigliosa città. Per chi volesse cimentarsi in questa ricerca “segreta” ricordi sempre che “il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare”.
Giulia Meozzi
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