Si avvicina l'ora di cena e oggi, di rientro a lavoro dal lungo ponte del 25 aprile, potrebbe essere davvero arduo decidere cosa preparare per cena. Una risposta alternativa alle classiche soluzioni dell'ultimo momento potrebbe essere quella di venire alla Mostra Internazionale dell'Artigianato. Ebbene sì, perché l'offerta gastronomica è vastissima. Si passa dai ristoranti ai bar, dalla piazza del gusto allo street food alla Corte del Glicine.
Il piano attico del Padiglione Spadolini offre ai visitatori le più disparate specialità regionali. L'Italia è strettamente legata alla cucina e attorno a essa ruotano le produzioni artigianali più diverse. In Sardegna un posto d'eccellenza è riservato alla bottarga, prodotta con uova essiccate di muggine, pressate e salate e lavorate affinché la conservazione avvenga in modo perfetto. Sono scelte le uova di muggine dello stagno di Cabras, poi salate e lasciate essiccare. Questo alimento prezioso si presenta in diversi modi: coperta d'olio evo come antipasto o direttamente grattuggiata sulla pasta. Per 400 grammi di spaghetti bastano 40 grammi di bottarga , mezzo spicchio d'aglio, basilico, salvia, olio evo, burro e salvia. La bottarga va pestata con le erbe aromatiche e poi riscaldata con una noce di burro, una volta cotti gli spaghetti basta condirli con la salsa ottenuta e con un cucchiaio di acqua di cottura. "Il vino che si sposa bene con questo prodotto è un vino bianco, è consigliata la Vernaccia- assicura il signor Spanu- o può andare bene anche un buon brut".
Dalla Sardegna passiamo alla Calabria, spesso protagonista dei nostri articoli perché è una regione che ha molte storie da raccontare. Come quella di Carmine Mancuso e suo figlio Filippo. Carmine, fondatore della ditta Fungosila, è a suo dire l'inventore della famosa 'bomba calabrese', una piccantissima salsa a base di melanzane e peperoni, che il signor Carmine porta alla Mostra Internazionale dell'Artigianato da ben trent'anni.
Facciamo un salto nei territori devastati dal terremoto. Alla Fortezza da Basso, ospite di Firenze Fiera, il Consorzio di tutela de: L'Amatriciano- il pecorino dei Monti della Laga e l'Olio Evo bio San Biagio di Ponticelli di Scandiglia in provincia di Rieti. Nello stand troviamo diverse tipologie di formaggi e un pecorino profumatissimo e candido insieme all'olio da coltivazione biologica. Il pecorino in questione, secondo i dati forniti dal consorzio, è stato il primo a essere utilizzato nella preparazione della gricia e poi degli spaghetti all'amatriciana. La gricia è antichissima, risale a prima del '400. Molti non conoscono questa ricetta: è un'amatriciana bianca. Sapete perché? Perché fino ad allora non era ancora arrivato il pomodoro. Dopo la scoperta dell'America- paese ospite della Mostra, in fondo tutto torna- la gricia si è impreziosita del pomodoro ed ecco che è nata la ricetta più cucinata nel mondo negli ultimi mesi: l'amatriciana, protagonista di gare di solidarietà internazionali. Il dott. Giacomo Fusco, della bio san Biagio, mi ha confessato sottovoce: "Quelli che non fanno rumore sono quelli che aiutano veramente. Perché gli italiani hanno una sensibilità straordinaria". Mi sento di aggiungere non solo gli italiani, per fortuna.
Dunque tante idee per una cena diversa, da gustare alla Mostra, o da preparare a casa, dopo aver visitato la Fortezza da Basso.
Chiarastella Foschini