Il Mater Bi di IV generazione è una conquista tutta italiana. Quando nel 2009 Unicoop Firenze decise di abbandonare i classici e inquinanti sacchetti in plastica, si rivolse all'azienda IPT di Scarperia, nel Mugello, cambiandone la visione produttiva e facendone virare radicalmente il percorso. Da quella storica richiesta di produrre sacchetti meno inquinanti ed ecofriendly, l'azienda IPT ha accettato la sfida e ad oggi è prima nel mercato mondiale per la produzione di sacchetti in Mater-Bi per la GDO.
"Mater-Bi è amido di mais e oli vegetali (cardo coltivato in sardegna e zuccheri provenienti dal Veneto)- spiega il direttore commerciale di Novamont, Alessandro Ferlito- questo significa riduzione di emissione di CO2 nell'ordine del 30-40% rispetto ai prodotti tradizionali."
Nel 1992 la Novamont riconvertiva siti industriali chimici in siti a vocazione ambientale e oggi ascende a livello mondiale nella chimica verde apportando nuove tecnologie.
Queste storie di successo e il lancio del nuovo sacchetto Mater-Bi di nuova generazione, non potevano avere uno scenario diverso da quello della Fortezza da Basso durante i giorni della Mostra Internazionale dell'Artigianato.
"Lo shopper ortofrutta sarà nei punti vendita Unicoop Firenze tra circa un paio di mesi e sarà biodegradabile ad altissime percentuali" ha dichiarato Graziano Chini, presidente di IPT, che conta 63 addetti e che ha inventato da zero un materiale che ha avuto un'evoluzione costante nell'arco di quasi un decennio, producendo shopper per la spesa ultraleggeri, con grado di trasparenza superiore ai precedenti e una maggiore tenacità rispetto agli attuali.
Alla conferenza stampa hanno preso parte Francesca Gatteschi, direttrice acquisti Unicoop Firenze e Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne.
Chiarastella Foschini