S’intitola Evaporazione mediterranea l’installazione verde di Stefano Passerotti che riflette sull’attuale situazione del Mare Nostrum e sulla dispersione d’acqua; conduce a un dialogo intimo con la natura e gli esseri umani e sottolinea l’importanza delle piante nell’ecosistema. Il “giardiniere coraggioso”, noto per il suo approccio anticonvenzionale al mondo botanico, vuole sollecitare i sensi del visitatore (udito, olfatto, tatto, vista) e riportare l’attenzione sui rischi di una società ipertecnologica e sul risparmio dell’acqua nell’area del Mediterraneo a clima semi-arido. “Quest’opera – spiega Stefano Passerotti - vuole rappresentare il veicolo per una nuova unione tra Uomo e Natura. Soggetto principale di Evaporazione mediterranea è la metafora di un ‘tronco d’albero’ adagiato sull’acqua, che regalerà allo spettatore l’opportunità di sostare e riposare al suo interno, godendo del ristoro dell’ombra e della frescura dell’acqua in movimento, che ricorda le onde del mare, per ritrovare così la comunione perduta con la Natura e il dialogo intimo con l’altro”. L’installazione, realizzata in collaborazione con l’artista valdostana Chicco Margaroli, sarà un pensatoio del terzo millennio in cui rinsaldare i legami perduti e regalarsi un momento di riflessione sul ruolo dell’uomo, custode dell’equilibrio del creato. Evaporazione mediterranea è anche un omaggio alpanta rei di Eraclito e al tema del divenire che presuppone un logos sottostante a questo continuo mutare, un'armonia profonda che lo governa in modo oscuro.
La biografia
Stefano Passerotti, landscape designer, classe 1963, è nato a Firenze dove ha stabilito il suo laboratorio di sperimentazione alla Limonaia dell’Imperialino che ospita il Giardino Sonoro. È stato introdotto dal nonno e dal padre all’arte del giardinaggio, su cui ha costruito una personale filosofia che riassume una scuola di pensiero antica. Spirito libero, amante delle escursioni all’alba a piedi nudi sul verde per testarne la qualità, Stefano Passerotti si è guadagnato il soprannome di “giardiniere coraggioso” per l’approccio anticonvenzionale al mondo botanico, che lo porta a una vera e propria sfida nel rispetto della natura come fonte di vita ed elemento fondante di armonia con il cosmo. Vanta prestigiosi riconoscimenti conquistati a livello mondiale: Singapore Garden Festival 2016(Gold Medal e Best of Show), Hampton Court Flower Show 2015 (Silver- Gilt Medal), Hampton Court Flower Show 2014 (Gold Medal), Gardening World Cup 2014 – Japan (Silver Medal).
Fonte: Ufficio Stampa
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