Nuovo stadio, Torselli (FdI): "Se i Della Valle vogliono investire potranno dimostrarlo a inizio 2018"

Francesco Torselli

"Al mercato ortofrutticolo di Firenze sarà garantito un futuro, a prescindere da quello del nuovo stadio. Entro fine anno saranno infatti dettati i tempi per il trasferimento della Mercafir da Novoli, verso una zona più funzionale, più moderna e più adatta alle esigenze del mercato e dei suoi operatori; senza aspettare le mosse di ACF Fiorentina sulla realizzazione dello stadio". Questo è quanto è emerso dall'audizione del presidente Mercafir, Angelo Falchetti, questa mattina in Commissione Controllo a Palazzo Vecchio, reso noto dal capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio Comunale, Francesco Torselli.

"Una buonissima notizia - ha commentato Torselli - che ci lascia ben sperare quantomeno per il futuro del mercato ortofrutticolo e delle numerose realtà produttive che ruotano attorno ad esso. Del resto, se avessimo dovuto aspettare la Fiorentina e l'inizio dei lavori del nuovo stadio, avremmo rischiato di dover ridimensionare o, peggio ancora, chiudere anche questa importante realtà economica cittadina".

"Da amministratore pubblico, dico che per fortuna - prosegue il capogruppo di Fratelli d'Italia - il futuro di Mercafir non dipende più dalla Fiorentina e dagli ipotetici investimenti dei Della Valle nella nostra città, mentre da tifoso non posso non rilevare come stamattina, con il futuro di Mercafir che si svincola da quello dello stadio, sia venuto meno uno degli alibi più forti a vantaggio della società viola. Dal 1° gennaio 2018, il futuro di Mercafir lontano da viale Guidoni sarà verosimilmente già delineato e scritto nero su bianco, motivo per il quale la Fiorentina avrebbe già, da questa data, carta bianca per entrare nel concreto della costruzione del nuovo impianto sportivo".

"Sono sempre stato - conclude Torselli - e resto scettico sulla reale volontà dei Della Valle di investire a Firenze e nella Fiorentina, ma da oggi la 'dead line' che ci dirà, in maniera oggettiva ed univoca, se il nuovo stadio della Fiorentina è destinato a diventare realtà o a restare un bellissimo plastico esposto nel cortile di Palazzo Vecchio, ha una scadenza ben precisa: 1 gennaio 2018; quel giorno vedremo se in viale Guidoni arriveranno le ruspe della Fiorentina o no. Per adesso, con tutto il rispetto per i Della Valle, sappiamo che il futuro della Mercafir non dipende più dal portafoglio dei fratelli marchigiani: e questo ci fa sta stare più tranquilli".

Mercafir, Tenerani e Cellai (FI): “Il presidente Falchetti assicura che entro il 31 dicembre sarà chiusa la partita per lo spostamento a Castello”

“L'audizione questa mattina in commissione controllo del presidente di Mercafir Angelo Falchetti ci ha dato la buona notizia che, entro il prossimo 31 dicembre, la partita per lo spostamento del mercato a Castello sarà chiusa, al di là di quello che sarà il destino del nuovo stadio della Fiorentina. Una buona notizia innanzitutto per gli operatori del mercato, ma anche per la città e per i tifosi della Fiorentina. Adesso ci aspettiamo però che le parole di Falchetti vengano confermate direttamente dal sindaco Nardella, altrimenti dovremmo pensare che il presidente di Mercafir parla solo per se, e non perché ha avuto un via libera politico dal PD su questa complessa partita”. Questo il commento del presidente della Commissione controllo Mario Tenerani insieme al capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.

“Stando alle parole di Falchetti, l'iter per la costruzione del nuovo stadio dell'ACF Fiorentina riceverebbe un nuovo impulso – hanno aggiunto i due consiglieri azzurri –, ma ciò che in questo momento è più importante è l'assicurazione che Mercafir crescerà, con la nuova collocazione, fino a entrare a far parte dei primi sei mercati italiani. Abbiamo sempre affermato di avere innanzitutto a cuore il futuro dei lavoratori di Mercafir e la crescita del mercato per l'economia di Firenze. Oggi, apprendiamo inoltre che le condizioni indispensabili per la realizzazione del progetto del nuovo stadio ci sarebbero. Adesso che le decisioni sono prese, però, è il momento di fare. E per prima cosa ci aspettiamo conferma alle notizie date da Falchetti da parte di Nardella”.

Trasferimento Mercafir, Grassi (Frs): “La società ha parlato chiaro. Ma il Comune? Per rendere indipendenti i procedimenti servono soldi disponibili e l'accordo con i grossisti”

“Non siamo sorpresi dalle parole del Presidente Falchetti di stamani in Commissione controllo: dopo un tira e molla che dura da mesi la società ha parlato chiaro ed è evidente che o il Comune decide di rigettare la proposta della Fiorentina di occupare con alberghi e centro commerciale anche l'area a nord della Mercafir e conferma i piani dell'amministrazione del 2012 in cui aveva deciso di destinare quell'area al nuovo centro alimentare polivalente di Novoli oppure entro il 31 dicembre di quest'anno sarà obbligata, per soddisfare i desiderata della Fiorentina, ad individuare l'area dove trasferire l'intera area mercatale. La società del mercato ha parlato chiaro e altrettanta chiarezza pare pretenderla dal Comune il quale però continua a fare melina e a preoccuparsi più di non far trapelare il rischio di rimanere col cerino in mano, che di prendere decisioni”.

“Per rendere indipendenti i procedimenti tra costruzione dello stadio e trasferimento del mercato sono necessarie due condizioni: avere circa 20 milioni di euro a disposizione per pagare l'area, qualunque essa sia, ovvero Castello o non Castello, e un accordo economico e progettuale con i grossisti che dovranno accettare di pagare per anni i mutui che verranno accesi per la costruzione del nuovo mercato ortofrutticolo. Il Comune su quali basi può dirsi certo di poter contare su questi due elementi? Soldi a bilancio non ce ne sono e i grossisti hanno sempre ribadito in ogni sede che la riqualificazione è indispensabile per avere una prospettiva commerciale ma avrebbero preferito che avvenisse presso l'attuale area di Novoli, difficilmente superabile in quanto ad accessibilità, spazi a disposizione e strategicità storica. Il calcio è uno sport che appassiona tanti, ma i posti di lavoro e l'indotto diretto e indiretto del mercato mai e poi mai potremo accettare che venga sacrificato e messo a rischio”.

“Non vorremmo proprio neppure lontanamente pensare che lo stadio alla fine si possa trasformarsi nello strumento di distrazione di massa utile a far spostare il mercato da Novoli e che una volta sgomberata l'area questa possa trasformarsi in una interessante area per speculatori e faccendieri da spartirsi in cambio di una variante urbanistica per farci case e quant'altro non sarà più possibile realizzare a Castello, dovesse andar avanti il progetto dello stadio. Oppure qualcuno pensa di far fessi i fiorentini con questa strategia davvero ridicola?”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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