Cobas sul Serristori: "Giù le mani dalla pediatria"

L'ospedale Serristori di Figline

"Come COBAS P.I. USL Toscana Centro confermiamo punto su punto quanto abbiamo diramato con il comunicato del 31 marzo intitolato “Prove di smantellamento del pronto soccorso dell’ospedale Serristori, e l’avviso di sfratto della Pediatria e dei numerosi accessi al pronto soccorso per i piccoli pazienti”, con la conseguente riconversione e riduzione dei servizi sanitari ospedalieri.

Tanto è vero che Il Direttore Generale USL Toscana Centro Dr Gori e l’Assessore Saccardi stanno procedendo a spron battuto a trasformare l’ospedale per acuti in ospedale di prossimità, anticamera di un grande padiglione predisposto per la casa della salute. Questa volta per nascondere alla popolazione e all’opinione pubblica il depauperamento progressivo dell’ospedale si sono mossi tutti: prima il Segretario provinciale della federazione italiana medici pediatri (FIMP ) una associazione di liberi professionisti convenzionati con lo Stato che con nessun titolo e senza alcun diritto si permette di fare blande dichiarazioni allo scopo di confondere le operazioni di smantellamento in atto, poi il Direttore Generale USL Toscana Centro con la solita sequela di numeri attestanti la piccola interventistica chirurgica della spalla, della mano, della cataratta e un non definita presa in carico medica di pazienti orto-geriatrici: a dimostrazione che oramai è stata del tutto abbandonata la grande chirurgia e gli interventi di urgenza, un colpo letale alle sorti dell’Ospedale per acuti, infine l’Assessora Regionale al diritto alla Salute Saccardi, in polemica con i COBAS e con il risveglio della Sindaca Mugnai, ha riproposto la solita litania inconsistente del potenziamento delle attività e delle riduzioni delle liste di attesa, del rispetto del patto territoriale sul quale, a questo punto, abbiamo dei seri dubbi che lo abbia mai letto.

Inaccettabili e prive di fondamento sono le dichiarazioni fatte dal Dr Valdo Flori, segretario provinciale di FIMP, che in nome di qualche “marchetta politica” per nascondere lo sfratto della Pediatria riferisce che l’attuale PS Pediatrico è “….un ambulatorio riservato ad una piccola parte della popolazione in età evolutiva, utilizzato impropriamente per patologie non urgenti….”. Questa affermazione è smentita dal gran numero degli accessi in pronto soccorso, quasi 1400 nel 2016, già 519 nei primi tre mesi del 2017 e dall’analisi dei codici di priorità al triage.

Infatti sempre nel 2016 vi è stato il 46,2%di codici verdi (urgenza differibile), circa il 40% di codici azzurro e solo l’1% di codici bianchi (accesso improprio). Questi numeri che il Dr Valdo Flori ignora perché non li conosce sono il dato reale delle prestazioni pediatriche fatte in acuzie e confermano purtroppo quanto da noi sostenuto che se parte la Pediatria dopo il macello che è successo con la scomparsa delle acuzie chirurgiche, ortopediche e cardiologiche del Pronto Soccorso non rimane che una insegna. Questa nostra considerazione è supportata dai pediatri di famiglia valdarnesi che, al contrario di quanto riferito dal Segretario provinciale della FIMP, hanno sempre sostenuto l’importanza e l’efficienza del pronto soccorso pediatrico tanto da fargli dire in un loro documento che “…trasformare tale organizzazione in un semplice servizio ambulatoriale, avulso dai servizi ospedalieri svuoterebbe la pediatria di qualsiasi significato e utilità, soprattutto se scollegata dal DEA…”. Gori & Saccardi sanno bene che se il servizio si regge solo su 1 unità pediatrica è frutto della loro politica aziendale e regionale di depotenziare l’ospedale Serristori negando che i patti territoriali prevedono l’assegnazione di 2 pediatri. Ecco perché come COBAS P.I. abbiamo lanciato l’allarme di non farsi abbindolare dalle false promesse, poiché all’ospedale Serristori non c’è traccia di potenziamento di specialistiche che dia risposte concrete all’attuale vocazione dell’ospedale per acuti né tanto meno ai bisogni sanitari della popolazione.

Dietro questa operazione di abolizione del PS pediatrico in servizio ambulatoriale c’è poi una ragione economico finanziario dell’azienda poiché l’erogazione di attività con supporto diagnostico e terapeutico se erogate in regime ambulatoriale diventerebbero soggette al pagamento del ticket creando una condizione di disparità per i cittadini valdarnesi rispetto a tutti gli altri cittadini che afferiscono ai presidi ospedalieri dove è attivo il pronto soccorso. Lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo come RSU COBAS P.I. USL Toscana Centro non permetteremo che tutto passi nel silenzio anche se la gestione aziendale e gli stessi amministratori ce l’hanno messa tutta per screditare l’ospedale noi non chiameremo al capezzale dell’ospedale Serristori nessun parlamentare, dovrebbero intervenire invece con maggiore autorevolezza i tre Sindaci firmatari del patto territoriale poiché l’operazione di precarizzare l’ospedale ora è veramente forte. I colpevoli silenzi dei Sindaci di Reggello e di Rignano sull’Arno, a fronte dello stato confusionale del Sindaco di Figline, non si giustificano con la promessa di attivazione dei servizi di emergenza h24 su Reggello e h 12 su Rignano fatta durante la loro campagna elettorale e realizzati forse nel 2018 a rielezione avvenuta (forse). Come COBAS P.I. ribadiamo la necessità di riattivare una mobilitazione popolare e sulla Pediatria annunciamo che insieme al Comitato “Salvare il Serristori” e all’associazionismo democratico chiameremo le donne e i nostri lavoratori a impedirne la chiusura."

Delegati RSU COBAS P.I. USL Toscana Centro

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