La proroga al 30 giugno del registro telematico del vino salva 600 cantine toscane

Maurizio Martina

L’annuncio atteso da molte aziende vitivinicole anche toscane è arrivato al Vinitaly di Verona. Il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina ha infatti annunciato che è pronto a firmare il decreto con il quale verrà prorogato al 30 giugno il periodo di accompagnamento per il registro telematico del vino.

“E’ una scelta di buon senso che Coldiretti aveva avanzato al Ministero -  è quanto afferma Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana – per prolungare il periodo di accompagnamento per il registro telematico del vino.  Ad oggi infatti sono circa 600 le cantine toscane che devono ancora registrarsi e con questa proroga avranno più tempo per farlo”. Con il nuovo decreto si proroga la scadenza del 30 aprile in modo da accompagnare al meglio i produttori verso il nuovo registro dematerializzato che consentirà un netto taglio della burocrazia.

“L'allungamento del periodo di accompagnamento dovrà essere impiegato dall'Amministrazione  - dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana - per far partire in stretta connessione con il registro telematico la possibilità per i produttori di predisporre direttamente on-line il documento di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli, il cosiddetto MVV, eliminare le comunicazioni o automatizzare l'interscambio con le strutture di controllo dei vini a Do/Ig, di rivedere le dichiarazioni vitivinicole, di dialogare on line con lo stesso ICQRF o altre Amministrazioni per quanto riguarda dichiarazioni preventive di lavorazione e adempimenti connessi con le planimetrie di cantina. In una parola si consente una semplificazione effettiva”.

Mentre da un lato si percorrono vie di buon senso e semplificazione dall’altro si annuncia una vendemmia 2017 priva dello strumento dei voucher per il lavoro accessorio. A poco meno di dieci anni dalla loro introduzione, infatti data 19 agosto 2008 la circolare Inps per il rilascio dei primi buoni, che consentiva per la prima volta in Italia, la raccolta dell'uva attraverso voucher che rappresentavano una vera novità con l’obiettivo di ridurre burocrazia nei vigneti e dare una possibilità di integrazione del reddito a studenti e pensionati, oggi si assiste alla loro cancellazione.

“Occorre che il legislatore individui una valida alternativa perché, con l’abrogazione della disciplina del voucher, il sistema agricolo è stato doppiamente penalizzato in quanto, se da una parte non si riscontravano nel settore indizi di abnorme e fraudolento utilizzo da dover correggere-in Toscana erano utilizzati appena l’1.6% dei voucher venduti dall’Inps- dall’altra certamente l’intero percorso di emersione intrapreso dal 2008 ad oggi rischia, in assenza di interventi adeguati, di andare perduto a danno delle imprese e dei lavoratori”.

Fonte: Coldiretti Toscana

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