Un cordiale saluto a Tutti!
Abbiamo passato la prima parte di questa settimana in compagnia dell'instabilità, anche se su buona parte della regione, di precipitazioni e accumuli se ne sono visti ben pochi. A seguire i modelli propongono il solito film che da circa 2-3 decadi pur con qualche piccola differenza, ci troviamo a rivedere, con l'ennesima rimonta anticiclonica, le temperature nuovamente sopra le medie del periodo, e le depressioni costrette a scivolare verso l'Europa orientale.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, scendiamo nel dettaglio previsionale, con il week-end alle porte e l'anticiclone protagonista del Mediterraneo, scalzando anche gli ultimi refoli instabili verso il Mar Nero ed instaurando una cupola altopressoria, difficile da smantellare del tutto. Cieli quindi sereni, ed una ventilazione orientale che favorirà una netta affermazione delle temperature, donandoci un fine settimana dai connotati tardo primaverili per non dire "estivi".
Con l'inizio di quella che definiamo la "Settimana Santa", i modelli intravedono solo un breve intermezzo instabile sulle regione settentrionali, e che per quanto riguarda la Toscana, vedrà la rotazione dei venti verso occidente, alimentando ulteriormente il rialzo delle temperature, soprattutto a partire dal mercoledì 12 aprile.
Una ferita, che nei giorni successivi si allargherà anche al comparto nord-orientale, con la Toscana stavolta coinvolta marginalmente lungo i crinali appenninici e nelle zone orientali, con il ritorno di qualche rovescio di tipo temporalesco, molto probabilmente dagli scarsi accumuli. Altrove il cielo vedrà solo una maggiore ingerenza delle nubi, soprattutto giovedì e venerdì, quando le temperature subiranno un primo calo, destinato a riportare i valori diurni entro le medie del periodo.
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Stando ai modelli pur essendo ancora lontani dall'evento, Pasqua potrebbe trascorrere senza peggioramenti importanti, anzi con una ripresa dei geopotenziali, dettata dall'avvicinamento da ovest dell'inossidabile anticiclone delle Azzorre, che attraverso le sue invadenti manovre, obbligherà sia il flusso zonale nord-atlantico che quello artico a scorrere sulle regioni balcaniche, non inficiando granchè la stabilità del campo barico presente sull'Italia.
E' proprio il caso di dirlo, niente o quasi sotto il sole, mentre la natura avrebbe bisogno di un clima alternato, come si evince da qualsiasi stagione di transito, autunno o primavera che sia.
Gordon Baldacci