Gronde, pluviali e coperture in rame non bastano più. I ladri e i vandali in azione, specializzati nelle razzie cimiteriali, colpiscono persino i portafiori in ottone. Nei piccoli camposanti della campagna chiantigiana il fenomeno dei furti si estende e assume le variabili più singolari. Ad essere presi di mira sono i vasi che adornano le lapidi, piccoli oggetti che hanno anche un valore affettivo per i familiari dei defunti.
Il cimitero di Lucolena è l'ultimo della lista dei saccheggi che da alcuni anni colpiscono in modo graduale e crescente il territorio comunale di Greve in Chianti causando danni ingenti al patrimonio comunale. Nel camposanto, alle pendici del Monte San Michele, sono stati fatti sparire tutti i portafiori in ottone, posti sulle tombe. “Un gesto deplorevole e irresponsabile – commenta sconcertato il sindaco Paolo Sottani – irrispettoso verso la memoria dei defunti contro il quale avvieremo un'azione di controllo serrato per porre freno alla raffica di furti che sta investendo i cimiteri e alcuni immobili comunali”.
L'intenzione della giunta Sottani è infatti quella di attivare una squadra speciale antivandalismo con l'obiettivo di vigilare costantemente sui cimiteri e sulle aree ritenute sensibili e appetibili dai ladri di metalli preziosi. “Abbiamo dovuto spendere 16mila euro - aggiunge il sindaco – per risistemare le gronde, le coperture delle parti comuni del cimitero di Greve da cui nel 2014 era stato sottratto un quantitativo considerevole di rame tra lamiere, docce, scanaline e tubi pluviali.
Un intervento complesso e oneroso che ha comportato l'allestimento di ponteggi per l'installazione delle parti sottratte che abbiamo sostituito con metallo colorato color rame. Non sufficientemente appagati, i ladri sono tornati a bersagliare il cimitero di Greve anche alcuni giorni fa ma non hanno trovato quello che cercavano, ingannati dalle nuove strutture che del rame avevano solo il colore”. Nei giorni scorsi il rame è stato portato via anche dal complesso di San Michele ed in particolare dall'ostello e dall'edificio principale. Di quest'ultimo episodio ancora non si conosce l'entità del problema. Gli uffici comunali stanno lavorando per la valutazione del danno. “Ai cittadini – conclude il sindaco - consigliamo di utilizzare vasi in materiali di scarso valore”.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti fiorentino
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