
Una modifica al piano regionale di gestione dei rifiuti per la razionalizzazione del sistema impiantistico apre i lavori del Consiglio della Toscana. All'ordine del giorno ci sono varie interrogazioni dedicate, tra i vari argomenti, alla situazione aziendale e le prospettive occupazionali dello stabilimento ex Lucchini di Piombino, al taglio dei contributi statali per le politiche sociali, alle terapie per bloccare lo sviluppo dei minori con disturbi dell'identità di genere, alla gestione della Laguna di Orbetello, e ai piani di ambito dell'Autorità idrica Toscana. Numerose anche le mozioni iscritte all'ordine del giorno.
Caregiver familiare, approvata la mozione
«Un grande passo avanti per oltre tre milioni di persone che, nel contesto familiare, si prendono cura regolarmente di adulti anziani, di malati e di persone disabili. Il caregiver familiare è una figura ormai essenziale nella nostra società » spiega Stefano Mugnai, Vicepresidente della Commissione sanità e capogruppo FI.
«La mozione – alla quale ha voluto apporre la sua firma ed alcuni emendamenti anche il Consigliere PD Enrico Sostegni – è stata apprezzata e valutata positivamente da tutte le forze politiche dell’Assemblea regionale, un passo avanti per il riconoscimento dei diritti del malato, soprattutto dei disabili e dei disabili gravi, come anche i malati di Alzheimer, per i quali ho chiesto alla Giunta degli impegni precisi»
In ritardo rispetto ad altri paesi europei, la valorizzazione del caregiver equivale ad accrescere giustizia sociale nel nostro sistema di welfare: per coloro che quotidianamente affiancano il sistema socio sanitario a sostenere ogni tipo di disabilità, è stato un gesto giusto e doveroso, quello di riconoscerne di fatto i diritti quali l’informazione, la formazione, il sollievo e il supporto nelle emergenze, la valorizzazione delle competenze acquisite, forme di defiscalizzazione delle spese di cura e politiche di conciliazione, e di promuovere l’emanazione di una legge nazionale ad hoc – conclude Mugnai .
Famiglia: sì unanime alla valorizzazione del ‘caregiver’
Il Consiglio regionale ha approvato con voto favorevole all’unanimità una mozione che porta le firme di Stefano Mugnai(Fi) e di Enrico Sostegni (Pd). La mozione ha come oggetto il riconoscimento, valorizzazione e sostegno economico del ‘caregiver’ familiare, cioè di quella figura non retribuita che, in veste non professionale, si prende cura di un familiare o amico malato, fragile o disabile. Come ha spiegato Stefano Mugnai illustrando l’atto all’aula “spesso l’accompagnamento dei familiari, come nel caso di malati di Alzheimer, ricade per periodi anche molto lunghi sulle spalle delle famiglie, ed è doveroso attivarsi per garantire un maggiore sostegno”. La mozione impegna dunque la Giunta, fra le altre cose, ad attivarsi presso il Parlamento per l’approvazione di una legge quadro per il riconoscimento, il sostegno e la valorizzazione della figura di caregiver; a implementare i servizi che forniscono informazioni circa la malattia di Alzheimer; valutare la possibilità di codici di accesso dedicati per quanto riguarda l’accesso al pronto soccorso da parte di pazienti affetti da Alzheimer o demenza e loro accompagnatori; a valutare un progetto di sostegno in seno al progetto Pronto Badante; a sostenere l’accesso ai musei delle persone con disabilità cognitiva e Alzheimer.
Enrico Sostegni ha ricordato che “la Giunta sta già lavorando su molti progetti in questo campo, ed è giusto che il Consiglio sostenga un incentivo ai servizi di questo tipo”. Paolo Sarti (Sì – Toscana a Sinistra) ha annunciato voto favorevole, esprimendo però “il timore che il sostegno alle famiglie finisca per sostituire la funzione sociale dell’assistenza pubblica” e “che i finanziamenti a pioggia tolgano risorse ai servizi”.
Andrea Quartini (M5S) ha annunciato voto favorevole “anche se sarebbe stato preferibile approfondire questo argomento in Commissione”.
Programmazione regionale rifiuti, salta l'impianto Selvapiana ed entra Peccioli
Nella pianificazione regionale salta l’impianto di Selvapiana, a Rufina (Fi), entra quello di trattamento meccanico biologico (Tmb) realizzato nella discarica di Legoli, a Peccioli (Pi). L’assemblea toscana ha approvato a maggioranza la modifica al Piano regionale di gestione dei rifiuti con le due previsioni che di fatto “anticipano la revisione generale già immaginata con la legge del 2014” ha detto il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd).
“Un intervento doveroso e urgente, che è stato realizzato in modo puntuale e tempestivo, garantendo la dovuta rapidità e nello stesso tempo tenendo fortemente in considerazione le istanze locali. - ha illustrato Baccelli - Abbiamo infatti ascoltato in Commissione ieri con un’audizione i sindaci dei due comuni coinvolti, Rufina e Peccioli, e i direttori generali degli Ato competenti, ci siamo confrontati con loro e tutti quanti hanno apprezzato quest’operazione, svolta con precisione e con una tempistica rapida. Abbiamo puntato a trovare una sintesi tra gli interessi in campo, con un approccio pragmatico e non ideologico. È lo stesso approccio con cui vogliamo lavorare alla revisione generale del piano, di cui queste modifiche di fatto rappresentano un’anticipazione, dettata dal buon senso e dalla necessità. La revisione generale è già prevista dalla legge del 2014. A nome del gruppo e in sintonia con l’assessore posso a buon diritto affermare che la nostra idea, per rivedere il piano, muove proprio dal modus operandi che abbiamo utilizzato in questo frangente: partiremo dall’analisi dai dati attuali, consapevoli del buon lavoro fatto finora dalla Regione e motivati a fare un ulteriore salto di qualità, sempre confrontandoci con gli amministratori e tutti i soggetti coinvolti per condividere le azioni e approdare alle scelte più appropriate. Lo stesso pragmatismo non l’ho trovato nelle minoranze, che con il loro voto contrario a queste modifiche dicono sì a un inceneritore dal rilevante impatto ambientale che noi con buon senso abbiamo provveduto a eliminare”.
Per il vicepresidente della commissione Ambiente, Giacomo Giannarelli (M5S), la modifica contiene aspetti positivi. Tra questi l’inserimento del Tmb di Peccioli e l’eliminazione di Selvapiana che per Giannarelli “crea un precedente importante. Lo sosteniamo da tempo: una previsione già autorizzata può essere cancellata con le giuste motivazioni”. Sulla modifica proposta dalla Giunta, il vicepresidente ha però avanzato anche alcune critiche, motivando così il voto contrario. Tra i punti deboli, il “non tener conto delle prescrizioni europee”. “Se applicassimo alla lettera il pacchetto economia circolare, dovremmo rivedere tutta l’impiantistica della Toscana” ha sostenuto.
Una dichiarazione di voto contraria è arrivata anche da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) che sulle due previsioni ha speso parole positive. “Abbiamo sempre detto che Selvapiana era un impianto privo di senso. Oggi ci viene data ragione ma i costi della mancata realizzazione ricadranno sui cittadini: circa 2,6milioni che verranno scaricati sulla Tari” ha detto. Sull’impianto di Peccioli il consigliere ha auspicato una “buona realizzazione” e ricordato che Arpat e Asl “manifestano riserve sul tipo di tecnologie utilizzate”. Fattori è intervenuto anche su Case Passerini: “Tra le pieghe del testo l’impianto rimane, si prevede possa bruciare anche rifiuti speciali e accogliere quelli di altre Ato”. Da qui l’esortazione a non cercare di mettere una “toppa” ma lavorare per una “vera riforma. Dobbiamo avere la capacità di riscrivere un nuovo Piano” ha concluso.
Ringraziamenti al lavoro fatto dalla Giunta sono arrivati dal presidente del nuovo gruppo Art.1 - Mdp, Serena Spinelli: “Il percorso fatto dimostra che la Toscana ha la capacità di approcciarsi al tema dei rifiuti con competenza e senza pregiudizi”.
“Questo stralcio è un adeguamento puntuale” ha detto l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni al termine del dibattito. Raccogliendo l’esortazione del consigliere Fattori per l’utilizzo della migliore tecnologia nell’impianto di Tmb, ha ricordato che l’eliminazione di Selvapiana è “coerente con la programmazione regionale” anche rispetto ad atti “già sottoscritti”. Sulla filosofia europea e le direttive comunitarie, Fratoni ha specificato quanto siano “perfettamente tradotte nella pianificazione regionale”
“Oggi in Consiglio regionale con l’approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti abbiamo fatto un altro passo avanti importante verso il superamento del termovalorizzatore di Selvapiana, nel Comune di Rufina. Una conclusione che un intero territorio auspica da tempo; intanto non possiamo che esprimere soddisfazione per la modifica del piano regionale. Le scelte di un intero territorio e dei suoi amministratori sono state attentamente valutate e infine giustamente accolte dalla Regione Toscana che con questa revisione del piano dei rifiuti supera la costruzione dell’impianto di Selvapiana e complessivamente va nella direzione di ridurre la pianificazione di nuovi. Ricordiamo che la Regione aveva già recepito il protocollo d'intesa sottoscritto circa un anno fa dai sindaci del territorio, nel quale si era impegnata a valutare la reale necessità dell'impianto. A quel documento è seguita un’analisi in cui i risultati della raccolta differenziata hanno evidenziato come non ci fosse più la necessità di costruire l’impianto”, dichiarano Serena Spinelli capogruppo Articolo 1 – Movimento democratico e progressista e Fiammetta Capirossi, consigliere regionale del Partito democratico - a seguito dell'approvazione in Aula della Modifica al piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati per la razionalizzazione del sistema impiantistico del rifiuti.
“Con la modifica del Piano la Toscana dimostra ancora una volta capacità di collocare i rifiuti con consapevolezza e chiarezza e di farlo senza atteggiamenti pregiudiziali – continua Spinelli - Inoltre, le valutazioni portate avanti da ATO Toscana Centro hanno confermato che la realizzazione dell’impianto non era più necessaria soprattutto per una sensibile diminuzione della produzione dei rifiuti, legata in particolare all’intensificazione delle raccolte differenziate. Dunque un risultato doppiamente positivo e di buon auspicio per l’incremento sia della differenziata che del processo di riutilizzo dei materiali. Così ci avviciniamo agli obiettivi europei e incentiviamo un indotto che non potrà che portare benefici nel nostro territorio e in tutta la Toscana”.
"Nei giorni scorsi avevamo sentito in commissione il sindaco di Rufina che ha rilevato come l’amministrazione negli ultimi 12 - 13 anni si sia impegnata molto sul fronte rifiuti – conclude Capirossi - Con un investimento di oltre 600mila euro, privilegiando il fronte ambientale rispetto alle opere pubbliche, il Comune è riuscito ad arrivare a una percentuale di raccolta differenziata vicina al 94 per cento, un dato importante per tutto il territorio e tra i migliori in Toscana. Una vicenda che ha visto compatti cittadini e amministratori del Valdarno e della Val di Sieve che oggi si chiude con un risultato rilevante per il nostro territorio”.
Nuova disciplina per i “distretti rurali”
Il Consiglio regionale ha approvato ieri sera una nuova disciplina dei distretti rurali. Quelli già istituiti in Toscana sono: Lunigiana, Maremma, Rurale-Vivaistico ornamentale della provincia di Pistoia, Floricolo interprovinciale di Lucca e Pistoia, Rurale Forestale della montagna pistoiese, Montalcino San Giovanni d'Asso.
«L’esigenza di questa nuova legge – ha detto il presidente della commissione agricoltura Gianni Anselmi (Pd) presentando la proposta in aula – è quella di rendere le norme sul distretto rurale funzionali e adeguate al nuovo contesto istituzionale che si è delineato con il venir meno del ruolo delle Province. Ma non ci siamo limitati a questo, infatti abbiamo anche inserito norme per adeguare i distretti all'attuale fase socio-economica che vede nel mondo agricolo e rurale un'opportunità importante di sviluppo del territorio della Toscana. Tra le novità, nel nuovo impianto normativo si prevede la costituzione di un'assemblea di distretto che approvi il “progetto economico territoriale”, ne verifichi la corretta ed efficace attuazione e viene fissato un limite temporale per l’attuazione del progetto stesso: dai 3 a 5 anni. Poi, con un emendamento approvato in commissione – ha continuato Anselmi – abbiamo esplicitato che vi debba essere coerenza tra i progetti presentati per accedere ai finanziamenti e la programmazione agricola delle Regione. Inoltre, cambia il ruolo del soggetto referente del distretto, che potrà assumere qualsiasi forma giuridica e avrà il compito di predisporre e attuare il progetto economico territoriale e di provvedere all’organizzazione delle attività del distretto. Infine – ha concluso Anselmi – viene introdotta la revoca del riconoscimento, rinviando al regolamento di attuazione per la definizione delle modalità e dei termini della stessa e confermata, invece, la modalità di costituzione tramite accordo e riconoscimento dalla Regione sulla base di un progetto economico territoriale.»
«Dopo 13 anni – ha detto il consigliere Pd Marco Niccolai intervenendo in aula – facciamo il tagliando al sistema dei distretti, cogliendo l’opportunità offertaci dal mutato contesto istituzionale di riferimento per operare alcune modifiche che riteniamo migliorative. Siamo convinti che lo strumento del distretto sia utile per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio rurale e per l'integrazione tra le politiche portate avanti dai soggetti pubblici e privati del territorio: dove vi è frammentazione un distretto può coordinare le politiche. Un punto fondamentale che più volte ci è stato posto era quello delle risorse necessarie per portare avanti il progetto di sviluppo alla base del distretto: grazie ad un emendamento che ho presentato in commissione, la legge ora prevede che la Regione debba destinare, nell'ambito della propria programmazione dedicata all'agricoltura, risorse dedicate a portare avanti gli obiettivi definiti dal distretto. Sulla possibilità di revoca del riconoscimento – ha concluso Niccolai – credo si tratti di una sorta d’incentivo: la Regione mostra di credere in questo strumento e chiede a tutti di fare e bene la propria parte. Se questo non avviene il distretto perde il proprio senso. Anche aver definito che i progetti di sviluppo abbiamo orizzonte di massimo 5 anni dà il senso di un'attività che deve essere definita e riscontrabile."
Mobilità e smog: chiesto il monitoraggio a Livorno
E’ stata approvata a maggioranza una mozione in merito alla situazione della mobilità urbana di Livorno e alle conseguenze della qualità dell’aria, presentata dai consiglieri regionali del Pd Francesco Gazzetti ed Elisabetta Meucci. La mozione, come ha spiegato Gazzetti illustrando l’atto in Consiglio, impegna la Giunta regionale “a valutare la possibilità di verificare, anche mediante il coinvolgimento di Arpat, se, a fronte delle politiche e delle azioni sulla mobilità urbana messe in atto nel territorio del comune di Livorno, si stia verificando, in corrispondenza delle zone interessate, un aumento dei livelli di inquinamento e quindi un peggioramento della qualità dell’aria per la popolazione residente”.
Enrico Cantone (M5S) ha annunciato voto contrario del suo gruppo a “un atto strumentale e fazioso”. “Non si capisce perché – ha aggiunto Cantone – la mozione non sia stata presentata in Commissione, dove si sarebbero potuti affrontare seriamente i problemi di mobilità a Livorno, a partire dalla variante”.
Laguna Orbetello, interrogazione in Consiglio
Aggiornamento a tutto tondo, in Consiglio regionale, sulla Laguna di Orbetello, grazie ad una interrogazione presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, del gruppo Sì Toscana a sinistra, cui ha risposto l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni.
Con dati alla mano, l’assessore è partita dai diversi quesiti della interrogazione, a cominciare dall’accordo del 6 marzo scorso, con la gestione della Laguna in capo alla Regione e all’avvio di una procedura d’urgenza per affidare il servizio di navigazione e pompaggio. “Per arrivare a sottoscrivere tale accordo dovevamo aspettare la legge finziaria regionale”, ha spiegato Fratoni, chiarendo che non si può trattare di un assetto a regime, “perché la Regione non può gestire da sola un sito che chiama direttamente in causa il ministero dell’Ambiente”. In tema di quesiti sui finanziamenti: la Regione garantisce 1 milione e 120 euro per il triennio 2017/2019, mentre i finanziamenti governativi per il progetto di bonifica ammonterebbero a circa 40 milioni. L’assessore è quindi entrata nel merito di altre precisazioni, ricordando il lavoro del comitato scientifico per una verifica reale della Laguna di Orbetello, accanto all’accordo in corso con l’Università di Firenze per la tutela dell’ambiente lagunare.
Soddisfazione per la risposta “precisa” è stata espressa dal consigliere Fattori: “Grazie per il livello di dettaglio su una questione di rilievo regionale”.
Ticket, assicurare detrazione fiscale del contributo digitalizzazione. Mozione bipartisan, Giovannetti (Pd): “Evitare errori che danneggiano cittadini”
Un comportamento difforme tra i patronati e in generale tra chi si occupa di predisporre le dichiarazioni dei redditi per quanto riguarda il ticket sulla digitalizzazione delle procedure di diagnostica. Un contributo che è stato introdotto nel 2011 dall’allora ministro Tremonti, per chi ricorre all’utilizzo della diagnostica per immagini, come ad esempio radiografie, TAC, risonanze magnetiche e ecografie, previsto fino a un massimo di 30 euro all’anno e che da alcuni viene considerato spesa medica, e quindi detraibile, da altri spesa di tipo amministrativo, e non scalabile quindi dalle tasse da versare. Una criticità al centro di una mozione bipartisan, approvata nella seduta odierna del Consiglio regionale, promossa sia dal gruppo M5S che dal gruppo Pd, grazie a un’ iniziativa della consigliera Ilaria Giovannetti, componente commissione sanità, che ha proposto ai colleghi dell’opposizione un testo sostitutivo sulla questione, chiedendo un impegno alla Giunta sia per migliorare l’informazione su questa spesa sia per valutare se è possibile una sua eliminazione. “Il ticket per la digitalizzazione deve essere detratto come qualsiasi altra spesa medica, essendo chiaramente legato a prestazioni sanitarie; sono stati riscontrati casi in cui non è avvenuto e è bene evitare che si faccia confusione su questo, per non penalizzare i cittadini. – spiega Giovannetti –Riteniamo quindi importante che la Regione si impegni per fare chiarezza, di modo che non ci sia chi cada nell’errore di non renderlo detraibile. Ho voluto rivedere il testo della mozione perché siamo di fronte a un argomento importante e delicato; era erroneo nella versione precedente chiedere un impegno per la detrazione della spesa, la detrazione esiste già, l’azione della Regione deve mirare piuttosto a fare chiarezza perché tutti i patronati adottino una linea univoca. Si tratta di un contributo che, ci tengo a ricordare, è stato introdotto per far fronte alla manovra correttiva dell'agosto 2011 che imponeva, a livello nazionale, un aumento del ticket; in Conferenza Stato Regioni, la Toscana fu l’unica regione a opporsi al fatto che tali risorse dovessero gravare sull’utenza, raggiungendo il compromesso di introdurre questa formula di pagamento che peraltro non può superare la reiterazione oltre 3 volte l’anno ad utente. La Toscana è sempre stata all’avanguardia nel promuovere un sistema sanitario universale e accessibile a tutti; una delle dimostrazioni è il fatto di aver garantito anche per tutto il 2017 l’esenzione dal ticket per i lavoratori disoccupati, in cassa integrazione e in mobilità residenti in Toscana e loro familiari a carico. Questo perché sappiamo bene che in una situazione economica come quella che stiamo attraversando è assolutamente necessario venire incontro a chi ha difficoltà, non lasciare nessuno indietro, soprattutto quando si parla di accesso alle prestazioni sanitarie e diritto alla cura. È per questa ragione che nella mozione, sulla scia di un impegno mai venuto meno dalla Regione, ho sollecitato un ulteriore impegno, valutare se ci sono gli spazi per eliminare in toto il pagamento di questo contributo, nell’ottica, appunto, di gravare sempre meno sulle spalle dei cittadini e rendere la nostra sanità ancora più accessibile”.
Famiglia: mozione per sostenere i genitori separati
Via libera all’unanimità a una mozione, presentata dai consiglieri regionali della Lega nord Marco Casucci, Elisa Montemagni, Manuel Vescovi, in merito “all’opportunità di rafforzare il sostegno ai genitori separati, anche nell’ottica di facilitare gli incontri tra questi e i figli”.
Elisa Montemagni, illustrando l’atto all’aula, ha ricordato il disagio psicologico ed economico in cui versano molti genitori separati che hanno figli affidati all’ex coniuge o compagno. Per questo l’atto impegna il presidente e la Giunta regionale “ad attuare misure di sostegno economico, in particolare emulando l’iniziativa del Comune di Firenze nell’assegnazione di alloggi a canone simbolico ai genitori separati”; a “introdurre in alcuni giorni al mese tariffe agevolate del trasporto pubblico locale per aiutare i genitori separati a incontrare i propri figli”; a, infine, “attivarsi presso il Governo affinché siano presi analoghi provvedimenti su tutto il territorio nazionale”.
Paolo Sarti (Sì – Toscana a Sinistra) ha annunciato voto favorevole sottolineando che la legge regionale di sostegno esistente, del 2013, “in realtà dice molto poco in materia”. Anche Andrea Quartini (M5S) ha annunciato voto favorevole alla mozione giudicandola “di buon senso”.
Economia: stabilimento ex Lucchini, interrogazione in Consiglio
Situazione aziendale e prospettive occupazionali dello stabilimento ex Lucchini di Piombino (Li), al centro dell’interrogazione del portavoce dell’opposizione Claudio Borghi, cui ha risposto in aula l’assessore Vincenzo Ceccarelli.
“Il 30 marzo a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico guidato da Carlo Calenda, l’amministratore delegato di Cevital illustrerà il nuovo piano, quindi per soddisfare l’interrogante occorrerà aspettare questo incontro”. Così l’assessore Vincenzo Ceccarelli, spiegando che la situazione dello stabilimento di Piombino, con la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali e quindi dell’indotto, sarà più chiara dopo l’incontro romano.
“E’ tanto che aspettiamo, speriamo quindi nell’incontro di domani, ma abbiamo già visto in passato appuntamenti decisivi che non si sono rivelati tali”, ha affermato Borghi, invitando ad una riflessione: “l’arrivo del capitale estero non è beneficienza ma debito”.
Autorità idrica, interrogazione sui piani di ambito
A quanto ammontano gli investimenti dei gestori degli ultimi cinque anni; quali le azioni intraprese dall’Autorità idrica Toscana per la riduzione delle perdite in rete; quali le misure messe in atto dalla Regione per razionalizzare i consumi dell’acqua. Questi alcuni dei quesiti della interrogazione del gruppo Lega nord, cui ha risposto in aula l’assessore Federica Fratoni.
Se gli investimenti dei gestori ammontano a 185 milioni di euro, un tavolo di lavoro sta predisponendo tecniche per ridurre perdite e razionalizzare i consumi, e la Regione sta lavorando ad un macro-obiettivo strategico per il risparmio idrico.
“Grazie per la risposta” da parte della consigliera Elisa Montemagni, che non si è detta certo soddisfatta per le perdite: si poteva fare di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi. “Di fatto abbiamo una risorsa che non riusciamo a incanalare bene – ha concluso – speriamo che le nuove tecnologie possano aiutarci”.
Cyberbullismo, dall’assemblea toscana richiesta di un numero verde per segnalare casi. Giovannetti (Pd): “Primo passo per un progetto regionale più ampio su questo tema”
“La rete non può e non deve essere una zona franca, anche qui vengono compiuti atti di violenza e si deve poter intervenire, perché di violenza si tratta, anche se troppe volte non viene riconosciuta come tale; ritengo importante, quindi, sollecitare un impegno della Regione su una tematica così delicata e nel contempo urgente”. Ilaria Giovannetti, consigliera regionale Pd e componente commissione Sanità, interviene in aula in materia di cyberbullismo, esprimendo il suo sostegno a una mozione della Lega Nord , che chiede l’attivazione di un numero verde per consulenza e supporto a chi è vittima di diffamazione o stalking sul web. “È chiaro che da un punto di vista legislativo l’intervento spetta allo Stato e è senza dubbio fondamentale una definizione giuridica di questa questione. Ma credo davvero che non ci si possa sottrarre al fare la propria parte per contrastare un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, difficile da arginare ma su cui è indispensabile attivarsi. La Regione può farlo ad esempio creando un tavolo che individui le linee di azione per impedire un uso anomalo della rete e sostenere una vera e propria educazione all’uso del web, soprattutto tra i giovani; un tavolo che dovrà tenere di conto anche di quando la presenza sul web diventa patologia, sfociando nella dipendenza, un’altra problematica da monitorare. – prosegue Giovannetti – La creazione di un numero verde, come viene chiesto da questa mozione, può rappresentare un primo passo di un’azione complessiva e incisiva su questo tema, un progetto ampio su cui la Regione credo si debba impegnare in futuro e sul quale io stessa vorrei lavorare approfonditamente.
Ci sono già in Italia molte esperienze da prendere ad esempio, realizzate in collaborazione con le Questure, la Polizia Postale, le scuole e le famiglie. Ritengo che importante sarebbe riuscire a fornire elementi conoscitivi a tutta la cittadinanza con un impegno trasversale e approfondito; con questo obiettivo si può mettere in gioco una sinergia di competenze e di istituzioni, dalle scuole ai comuni alle aziende sanitarie. E laddove si sono già attivate queste azioni educativo informative su cyberbullismo, cyberstalking, sui pericoli del web in generale, si è riscontrata una forte richiesta, da parte dei ragazzi dai 9 ai 16 anni, d’informazioni chiare e comprensibili. Il mondo del web offre straordinarie opportunità di sviluppo, formazione e crescita, è uno strumento potentissimo che però nasconde un altro volto, legato alle tante, troppe, possibilità di diffondere informazioni sbagliate, attaccare persone, fare del male. In rete si registrano in maniera crescente atti di vera violenza verbale che arrecano danni indicibili a chi ne è vittima, danni che hanno dato origine purtroppo a vere tragedie, la cronaca ce le racconta. Per questo è arrivata davvero l’ora di impegnarci tutti perché ciò non avvenga”.
Cyberbullismo: mozione chiede numero verde
E’ stata approvata a maggioranza una mozione presentata dai consiglieri della Lega nord Marco Casucci, Manuel Vescovi, Claudio Borghi, Jacopo Alberti, Elisa Montemagni e dalla consigliera del Pd Ilaria Giovannetti. L’atto, in merito “alla necessità dell’attivazione di un numero verde telefonico per la consulenza e il supporto alle vittime di diffamazioni, attacchi e persecuzioni a mezzo web e in particolare social network”, impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché sia attivato un numero unico nazionale per la consulenza e protezione delle vittime di aggressioni via web; ad attivarsi, inoltre, per mettere in funzione un portale regionale e un canale telefonico per le vittime di aggressioni di questo tipo.
Come ha spiegato Marco Casucci illustrando l’atto all’aula “molte vittime di cyberbullismo non sanno come difendersi e non sanno a chi rivolgersi, per questo occorre intervenire”. Ilaria Giovannetti ha ricordato che “in attesa di una definizione legislativa della complessa questione del cyber bullismo la Regione Toscana può attivarsi in percorsi di sostegno e tutela che, dove esistono, hanno incontrato una grande richiesta”. Paolo Sarti (Sì – Toscana a Sinistra) ha annunciato voto di astensione “perché un numero verde non si improvvisa, occorrono grande professionalità e competenze, e inoltre alcuni numeri dedicati al problema già esistono”.
Blackout della rete elettrica Toscana, ok del Consiglio a un tavolo con Enel, Anci e Upi per la messa in atto di interventi che li prevengano
Evitare fenomeni di blackout alla rete elettrica in Toscana. C’è il via libera del Consiglio alla messa in atto delle misure di prevenzione secondo quanto chiesto nella mozione presentata dal consigliere del Partito democratico Simone Bezzini.
“Il nostro – ha detto stamani il consigliere Bezzini illustrando l’atto in aula- è un invito alla Giunta a convocare un tavolo con Enel Distribuzione insieme ai rappresentanti di Anci ed Upi, per verificare che vengano messi in atto tutti gli interventi di prevenzione e manutenzione necessari da parte dei gestori della rete elettrica, per evitare che accadono fenomeni di blackout elettrico nella nostra Regione. L’obiettivo è essere ‘attrezzati’ ad affrontare il prossimo inverno e quelli futuri”. L’atto nasce infatti in conseguenza delle nevicate eccezionali dell’inverno appena passato che hanno provocato forti disagi in particolare in Abruzzo, e anche di quelle degli anni scorsi in Toscana, dove intere comunità, soprattutto nel senese, ma anche nel grossetano, nel Mugello, nell’aretino e nella zona fiorentina, hanno dovuto affrontare una violenta ondata di gelo senza corrente per alcuni giorni.
“I fenomeni di black out – ha aggiunto Bezzini- costituiscono situazioni di estremo disagio per i cittadini e le imprese . E’ quindi importante evitare, per il futuro, incidenti di questo tipo. E’ quindi opportuno che la nostra Regione, si attivi presso l’azienda che gestisce l’infrastruttura tecnologica, per verificare che siano prese le misure necessarie di controllo della rete elettrica, onde evitare che non si ripetano situazioni così gravi come in Abruzzo a gennaio e 5 anni fa in Toscana”
La mozione è stata sottoscritta anche dai consiglieri del Pd Fiammetta Capirossi, Antonio Mazzeo, Nicola Ciolini, Ilaria Bugetti, Paolo Bambagioni, Enrico Sostegni, Andrea Pieroni e Alessandra Nardini
Diritti: percorso per non vedenti al Teatro dell’Opera di Firenze
Unanimità in aula sulla mozione presentata dal vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella, che impegna la Giunta ad attivarsi per il percorso per non vedenti al Teatro dell’Opera di Firenze. “Un sopralluogo ha evidenziato questa mancanza – ha affermato Stella – e considerato che tale struttura è un’opera architettonica di recente fattura, inaugurata nel 2011, è necessario rispettare le normative vigenti in materia di barriere architettoniche e quindi attivare il percorso per non vedenti a partire dall’ingresso del viale di accesso”.
Ad aprire il dibattito la consigliera Elisabetta Meucci (Pd), che ha annunciato il voto favorevole del proprio gruppo, esprimendo “piena condivisione per tutte le azioni volte all’abbattimento delle barriere architettoniche”. La consigliera ha inoltre ricordato che già il Comune di Firenze aveva rilevato tale “criticità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i consiglieri Andrea Quartini (M5S), Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) ed Elisa Montemagni (Ln), che hanno annunciato il voto favorevole dei rispettivi gruppi consiliari, ringraziando Stella per la sensibilità e ribadendo il dovere a impegnarsi per abbattere le barriere architettoniche.
Bocciata in Consiglio regionale la mozione M5S sull’adesione della Regione Toscana alla giornata europea “Healt for All” prevista per il 7 aprile a Firenze.
“Certe scelte hanno una carica simbolica importante. Aderire ad “Health for all” significa sostenere la giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute perpetuata dai governi europei. Per chi come noi difende il principio costituzionale della tutela della salute, tramite una sanità pubblica e universale, era doveroso schierarsi come Consiglio regionale a sostegno dell’iniziativa. Il voto contrario del PD è un definitivo calare la maschera. Rammarica, visto che per ora questo partito governa la sanità regionale, ma apprezziamo finalmente l’onestà intellettuale: credono convintamente nella privatizzazione della sanità e sono contro ogni iniziativa che la combatte” così Andrea Quartini, consigliere regionale M5S firmatario della mozione bocciata in consiglio regionale.
"Siamo rimasti ormai in pochi a difendere l’idea di una sanità pubblica, efficiente, capace di invertire l’orrore di un paese con 11 milioni di cittadini che rinunciano a curarsi per difficoltà economiche, un dato inquietante in crescita dal 2012, acutizzato dalla crisi del servizio pubblico” conclude il Cinque Stelle.
Viabilità a Livorno, ok del Consiglio alla verifica della qualità dell’aria per scongiurare rischio di innalzamento inquinamento
Il Consiglio regionale ha dato il via libera alle richiesta del consigliere Gazzetti (Pd) di verificare i livelli di inquinamento dell’aria di Livorno, in particolare nella zona del viale Ippolito Nievo, viale Carducci, ponte Santa Trinita, scali Novi Lena e piazza Mazzini, dove il Comune ha messo in atto nuove politiche e azioni di mobilità urbana che sembrano creare più problemi che benefici. A votare contrario alla mozione firmata dal consigliere del Partito democratico sono stati gli esponenti del M5S “E’ evidente che votando contro ad una proposta che chiede alla Giunta un monitoraggio su un eventuale rischio di innalzamento dei livelli di inquinamento - commenta Francesco Gazzetti-, dimostrano di avere un curioso atteggiamento. Colpisce soprattutto la scarsa attenzione che i grillini dedicano alla salute delle livornesi e dei livornesi. Ma colpisce anche un'attenzione a corrente alternata rispetto alla tutela dell'ambiente, un atteggiamento incomprensibile in generale, figuriamoci per chi sbandiera continuamente alcuni temi e che invece, alla riprova dei fatti, dimostra poca coerenza politica. Tutto questo mentre le livornesi ed i livornesi, al momento, non hanno invece nessun tipo di alternativa rispetto a convivere con code, ritardi e disagi". Come illustrato stamani da Gazzetti in aula, l’atto che ha avuto il via libera dell’assemblea di Palazzo del Pegaso, chiede il coinvolgimento dell’Arpat per analizzare se con questi nuovi interventi sul traffico sia aumentato o meno l’inquinamento e dunque sia peggiorata la qualità dell’aria per la popolazione che risiede nelle zone interessate dai provvedimenti dell’amministrazione cittadina . “La mobilità urbana di Livorno – ha spiegato Gazzetti- ha visto negli ultimi tempi una serie di interventi che stanno comportando evidenti problemi nella gestione quotidiana del traffico. Mi riferisco alle nuove rotatorie, ai restringimenti di carreggiate, le installazione di una serie di semafori con l'ipotesi di ulteriori lavori per la realizzazione di una pista ciclabile su viale Italia con conseguente restringimento della carreggiata”.
Nella mozione vengono richiamate “le numerose lamentele da parte dei cittadini, costretti a lunghe file, tanto che il sindaco Nogarin il 3 marzo scorso ha ammesso che la viabilità fra viale Carducci, viale Nievo e viale Alfieri non è migliorata. E’ chiaro quindi – specifica Francesco Gazzetti- che il progetto così com’è non funziona. Nato con il sacrosanto intento di ridurre il numero degli incidenti in quel tratto, sembra non essere però compatibile con le esigenze di mobilità dei cittadini. Non discuto, anzi condivido, gli obiettivi come la sicurezza stradale ed urbana così come lo sviluppo della mobilità dolce tramite nuove piste ciclabili. Invece mi chiedo, cosi come moltissimi livornesi, se le modalità di realizzazione di queste proposte e progetti sia quella auspicata dalla cittadinanza e se anziché apportare miglioramenti alla scorrevolezza del traffico ed alla mobilità non stiano, purtroppo, causando effetti opposti, causando evidenti concentrazioni di traffico. E’ quindi necessario – sostiene Gazzetti - , fare delle rettifiche delle decisioni prese, per superare le evidenti criticità che si sono manifestate dopo la messa in atto dei provvedimenti. Il consigliere regionale del partito democratico ha sottolineato che il “tema della qualità dell’aria è una delle questioni ambientali più importanti e rilevanti. E fra quelle maggiormente avvertite dalla popolazione”
Strade provinciali, Approvata mozione di Bezzini per assicurare le risorse necessarie alla gestione
“Il problema delle strade provinciali esiste, c’è una difficoltà enorme delle province a garantire anche la manutenzione ordinaria delle strade provinciali che coprono quasi l’70% della rete viaria nazionale ed è quindi per questo che abbiamo ritenuto di presentare una mozione per sollecitare l’intervento del governo attraverso la conferenza delle regioni. La Toscana è terra di importanti città e aree metropolitane, ma soprattutto di paesi piccoli e medi le cui principali vie di comunicazione extraurbana sono proprio le strade provinciali. La scarsa manutenzione o la mancata messa in sicurezza di questa rete viaria possono causare grandi disagi sociali ed economici alle comunità aumentandone la marginalizzazione In questa mozione intendiamo infatti impegnare la Giunta regionale affinché continui a farsi portatrice, in sede di Conferenza delle Regioni e conseguentemente con Governo e Parlamento, della necessità di dotare gli enti provinciali delle necessarie risorse per la gestione della viabilità. È fondamentale che Governo e parlamento si facciano carico di assicurare i necessari stanziamenti alle Province e alle Città metropolitane, anche in un più ampio contesto di miglioramento del percorso di attuazione della Legge Del Rio che regola il riordino delle competenze provinciali”
Così Simone Bezzini, Consigliere regionale PD e primo firmatario della mozione “In merito alla situazione della viabilità di interesse provinciale in Toscana” approvata oggi dal consiglio regionale.
Piano Rifiuti. Fattori e Sarti: “Voto contrario di Sì Toscana a Sinistra. Aspetti positivi ma si fanno pagare ai cittadini gli errori della politica. Grave confermare Case Passerini”.
La modifica del piano regionale di gestione rifiuti, portata oggi in aula dalla Giunta dopo un lungo iter, conferma decisioni già annunciate: si toglie dalla programmazione l’impianto d’incenerimento”I Cipressi” di Selvapiana, nel comune di Rufina, e s’inserisce l’impianto di trattamento meccanico biologico nella discarica di Legoli, nel comune di Peccioli.
“Sono decisioni che certamente condividiamo ma siamo convinti che serva anche una presa di responsabilità”, dichiarano i Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“Che i numeri del vecchio piano provinciale e che l’impianto di Selvapiana fossero senza senso e antieconomici lo dicevamo da anni, ma non si sono voluti ascoltare i comitati e le associazioni ambientaliste. Ora ci viene data ragione ma a pagare questa errata programmazione e la mancata capacità di previsione sono i cittadini, che avranno aumenti nella TARI per rimborsare gli oltre due milioni e mezzo spesi da AER per la progettazione. Così come per l'impianto di TMB di Peccioli si dovrà, come per fortuna confermato dall’Assessore in aula in risposta ad una nostra osservazione, tenere conto dei problemi delle maleodoranze rilevati dalle USL competenti e utilizzare tecnologie migliori, come richiesto da Arpat”.
“Ora, come si è avuto il coraggio, pur a caro prezzo per i contribuenti, di cancellare Selvapiana, bisognerebbe avere la volontà di ripensare l’inceneritore di Case Passerini, già bloccato dal TAR e in attesa della sentenza del Consiglio di Stato. Infatti, nelle pieghe del testo della Convenzione firmata lo scorso ottobre tra Ato Toscana Centro, Quadrifoglio e Q.Thermo, si è sconfessato quanto sbandierato per anni, ovvero che questo impianto è necessario per gestire una possibile emergenza rifiuti e che servirà a coprire soltanto il fabbisogno di rifiuti urbani del territorio dell’ATO Centro. Invece si permette, per non lasciare “affamato” l’impianto, di bruciare anche i rifiuti speciali, e se quelli locali non bastassero, si potranno importare i rifiuti da fuori. Si prende poi atto della possibilità di non riuscire a bruciare quanto previsto e si accetta che in questo caso la differenza negli introiti sarà coperta a spese dai cittadini”.
“Non occorrono quindi piccole modifiche e toppe al piano regionale, che tengono ferme scelte come la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini, occorre piuttosto un nuovo piano dei rifiuti, sulla base di dati realistici e non gonfiato ad arte per giustificare l'incenerimento. Se la Regione terrà fede agli impegni presi, sollecitati anche da una nostra risoluzione approvata dal Consiglio, e seguirà le nuove indicazioni sull’economia circolare dell’Unione Europea, con i nuovi e più ambiziosi obiettivi di raccolta differenziata e riciclo, l’applicazione finalmente di tariffe puntuali e lo stop ai finanziamenti a discariche e inceneritori, chi si assumerà la responsabilità di avere costruito un mega impianto a Sesto Fiorentino che non avrà più il combustibile di cui si nutre?”.
Economia: Grandi Molini, mantenere livelli occupazionali
La richiesta di un impegno “chiaro a preciso” alla Giunta perché si continui a mettere in campo tutte le azioni possibili per risolvere la questione Grandi Molini, azienda di Livorno in crisi, arriva da una mozione presentata dalla maggioranza, primo firmatario il consigliere pd Francesco Gazzetti, che il Consiglio regionale ha approvato oggi, mercoledì 29 marzo.
Nel dispositivo si chiede di lavorare anche per il “mantenimento degli attuali livelli occupazionali”, per la “piena operatività e lo sviluppo futuro del sito”, per “l’apertura di un tavolo a livello nazionale” per il “rispetto, da parte di tutti i soggetti coinvolti, degli impegni assunti in questi anni, monitorando la vicenda e tenendo aperto il dialogo fra Regione, proprietà, lavoratori, sindacati e autorità portuale”.
“La priorità – ha spiegato Gazzetti nel corso dell’illustrazione – è il rispetto degli impegni presi con i lavoratori e la città. L’attenzione va mantenuta alta, tutte le strade devono essere percorse per arrivare alla soluzione di una vicenda che non riguarda solo la Toscana e Livorno”.
In sede di dichiarazione di voto il consigliere della Lega Roberto Salvini, ha annunciato la propria astensione: “La Grandi Molini non è un’azienda che sta subendo una crisi. È un’azienda non più competitiva con una situazione debitoria di oltre 200milioni”. Dichiarandosi convintamente a favore della difesa dei lavoratori, Salvini ha però chiesto di “affrontare la questione nella giusta maniera: la proprietà deve dire come riesce a tornare in attivo. Diversamente è indifendibile”.
Favorevoli alla mozione si sono dichiarati Enrico Cantone (M5s) e Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra).
Sicurezza, Approvata mozione di Mazzeo che chiede l’inclusione dei Vigili del Fuoco per la sicurezza a bordo dei treni regionali
Per poter garantire il miglioramento del servizio ferroviario regionale anche dal punto di vista della sicurezza a bordo, tra Trenitalia e Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo forestale dello Stato e Corpo di Polizia Penitenziaria, è stata stipulata la Convenzione finalizzata all’incremento del fattore sicurezza a bordo treno nell’ambito della Regione Toscana, con l’obiettivo di aumentare la protezione dei passeggeri e del personale di Trenitalia. “Per questo motivo – spiega Antonio Mazzeo consigliere regionale Pd - con questa mozione chiediamo alla regione di attivarsi nei confronti di Trenitalia affinché la Convenzione finalizzata all’incremento del fattore sicurezza a bordo treno nell’ambito della Regione Toscana sia estesa al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per poter incrementare la sicurezza dei passeggeri e del personale di bordo”.
“Già diverse altre Regioni - prosegue Mazzeo - hanno infatti incluso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco tra i soggetti firmatari di analoghe convenzioni finalizzate a implementare la sicurezza sui convogli, allo scopo di aumentare la garanzia di repressione di comportamenti o di eventi dannosi a bordo dei treni e contribuire a garantire tempestivi interventi di soccorso pubblico. Mi sembrerebbe più che opportuno – prosegue Mazzeo – estendere ai vigili del fuoco questa collaborazione, sia in considerazione della loro professionalità, sia perché dal 2008, con un decreto, ad essi sono attribuite funzioni di agente di polizia giudiziaria. Sarebbe – conclude Mazzeo – una cosa di buon senso, che ci farebbe beneficiare di un contributo prezioso.
La mozione è stata sottoscritta anche dai consiglieri del Pd Gianni Anselmi, Nicola Ciolini, Francesco Gazzetti, Stefano Baccelli, Enrico Sostegni, Lucia De Robertis, Massimo Baldi, Titta Meucci, Marco Niccolai, Stefano Scaramelli, Giacomo Bugliani.
Diritti Umani: pace e sicurezza per i popoli curdo, palestinese e saharawi
“I popoli curdo, palestinese e saharawi hanno diritto alla pace e alla sicurezza ed è necessaria una forte azione della comunità internazionale in questo senso”. Con questa premessa la mozione per il rispetto dei diritti umani e la libertà di autodeterminazione presentata dal gruppo Sì – Toscana a sinistra, e illustrata dal consigliere Tommaso Fattori, è stata approvata all’unanimità nella seduta di oggi, mercoledì 29 marzo.
Il testo impegna la Giunta a “sostenere e coordinare gli enti territoriali, le associazioni e i soggetti interessati in progetti di cooperazione internazionale, sostegno e scambio culturale con rappresentati dei popoli del Kurdistan, della Palestina e del Sahara Occidentale”. Si chiede inoltre una sollecitazione al Governo per mettere in campo “ogni iniziativa diplomatica volta a favorire l’effettivo riconoscimento delle libertà fondamentali” e si invita l’ufficio di presidenza del Consiglio a “individuare legati di amicizia con particolare attenzione, per esempio, alla regione autonoma del Rojava nel Kurdistan siriano o alla provincia di Diyarbakir nel Kurdistan”.
In sede di dichiarazione di voto la consigliera Pd, Ilaria Giovannetti, ha espresso il sostegno alla mozione. “Su temi come rispetto dei diritti umani e libertà, il Partito Democratico ci sarà sempre”.
Energia elettrica: black-out, un tavolo con Enel per prevenire
La Giunta regionale dovrà convocare un tavolo con Enel distribuzione, insieme ai rappresentanti di Anci ed Upi, per verificare che siano stati messi in atto da parte dei gestori della rete elettrica tutti gli interventi di manutenzione e di prevenzione necessari a prevenire fenomeni di black out, in caso di particolari condizioni meteorologiche. Lo prevede una mozione del gruppo Pd, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Ad illustrarla in aula è stato il primo firmatario Simone Bezzini, che ha ricordato i numerosi blackout causati dalle nevicate eccezionali del gennaio-febbraio 2012 nell’aretino, nel senese, nel grossetano e nella zona fiorentina del Mugello. Tali criticità, che hanno costretto al freddo ed al gelo intere comunità, si sono verificate soprattutto per carenze infrastrutturali e nella manutenzione degli impianti, compito che spetta alla società di produzione e distribuzione dell’energia. “Prevenire – ha osservato Bezzini – è meglio che curare”.
Salta impianto Selvapiana entra Peccioli Il Consiglio regionale approva a maggioranza la modifica al Piano della Giunta
Nella pianificazione regionale cancellato l’impianto di Selvapiana, a Rufina (Fi), entra quello di trattamento meccanico biologico (Tmb) realizzato nella discarica di Legoli, a Peccioli (Pi).
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la modifica al Piano regionale di gestione dei rifiuti portando avanti l’iter con un ulteriore fondamentale passaggio dopo la stipula nel 2015 del protocollo d’intesa per la cancellazione dell’impianto dal piano regionale.
Nel 2015 (3 aprile 2015) la Regione Toscana e i Comuni e i Comuni di Dicomano, Figline e Incisa, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano, Rufina e San Godenzo, l'Ato Toscana Centro e le due società Aer Spa e Aer Impianti siglarono un protocollo che, prendendo atto della volontà dei Comuni, impegnava gli enti a procedere per cancellare l'impianto dalla pianificazione regionale.
Una volontà politica fondata sull’andamento della produzione dei rifiuti urbani e sull’aumento delle raccolte differenziate, oltre che sulle valutazioni che tenevano conto dei risparmi tariffari connessi alla mancata realizzazione dell'impianto.
In seguito – il 17 novembre 2016 – sulla “Gazzetta Ufficiale” fu pubblicata la delibera della Giunta Regionale che sanciva ufficialmente l’avvio del procedimento per portare alla cancellazione dell’impianto dalla pianificazione regionale.
L’adozione della modifica del Piano Regionale dei rifiuti di oggi – 29 marzo 2017 – approvata a maggioranza dal Consiglio Regionale rappresenta uno degli atti fondamentali dell’iter di cancellazione, rafforzando ulteriormente questa volontà e mettendo un punto fermo alla questione che ha impegnato le amministrazioni locali perché si arrivasse a questa soluzione.
“Negli ultimi tre anni – spiegano i Sindaci - abbiamo lavorato per questo obiettivo. Oggi vediamo sancita dal Consiglio Regionale questa volontà. Era l’esito che ci aspettavamo dopo il protocollo del 2015 e di questo siamo molto soddisfatti”.
“Soddisfazione che si unisce – concludono – ai ringraziamenti a tutti i soggetti coinvolti, in modo particolare al Presidente e all’Assessore regionale e ai funzionari coinvolti per la serietà e professionalità con cui è stato portato avanti il percorso. Oggi, con questo ulteriore passaggio avvenuto da parte dei Consiglieri regionali, è stata data una risposta politica importante alle nostre comunità, togliendo ogni dubbio sull’impegno che avevamo preso con i cittadini”.
M5S "PD AMMETTE RITARDI SUI BANDI AI GIOVANI AGRICOLTORI, MA VOTA CONTRO ANALISI PER SCOPRIRE MOTIVI INEFFICIENZA"
Firenze 29 marzo 2017. Bocciata la proposta del Movimento 5 Stelle sui ritardi di liquidazione dei vincitori del bando Programma Sviluppo Rurale “Pacchetto Giovani” per l’agricoltura, nelle annualità 2015 e 2016.
“Siamo ad una vicenda specchio del governo PD: in aula confermano i ritardi ammessi dall’assessore Remaschi in risposta alle nostre interrogazioni, con spiacevole diversivo offerto alla stampa (sostenne che avevamo preso una ‘cantonata’, facendoci venire il dubbio che non avesse letto la sua risposta prima di firmarla), dichiarano disponibilità verso le nostre prime due proposte di saldare quanto prima tutti i vincitori almeno del bando 2015 e utilizzare per l’annualità 2016 gli avanzi riscontrati, ma pur di non analizzare motivi e responsabilità di un’inefficienza pagata da centinaia di giovani aspiranti imprenditori agricoli, hanno bocciato l’atto. E dire che proprio questa istruttoria tecnica avrebbe potuto far emergere le criticità di quanto accaduto e aiutarne la soluzione in previsione dei prossimi bandi. Davanti ad un errore c’è chi fa finta di niente e chi invece lo ammette, cerca di risolverlo e nel frattempo lo studia con l’obiettivo di non ripeterlo. Noi abbiamo questa seconda cultura di governo” così Irene Galletti, consigliera regionale capogruppo M5S vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico e Rurale e prima firmataria dell’atto
“Riproporremo comunque in seconda Commissione la richiesta di istruttoria tecnica. Ci sembra il minimo per evitare ad altri cittadini quanto vissuto da chi a 15 mesi dal termine di presentazione della domanda 2015 è ancora alla fase degli incartamenti istruttori* o al “decreto di assegnazione del contributo”, anticamera dell’anticamera del bonifico finale verso il loro conto. Una mala gestione pubblica purtroppo replicata per il bando 2016” conclude la Cinque Stelle.
Certificati medici per attività sportive, “Riaffermare con chiarezza la non obbligatorietà per quelle ludico-motorie e ampliare la gratuità del rilascio”
Approvata all’unanimità una mozione Pd, primo firmatario Nicola Ciolini: “Fondamentale incentivare la pratica sportiva amatoriale per ragazzi e famiglie”
Facilitare l’accesso alle attività ludico motorie agevolando i ragazzi e le famiglie, definendo ulteriormente le attività per cui è obbligatorio il certificato medico e riaffermando con chiarezza la non obbligatorietà dei certificati per quelle ludico-motorie . E anche valutare la possibilità del rilascio gratuito delle certificazioni di idoneità non agonistica o correlando l’importo richiesto ai valori dell’ISEE. E’ l’impegno che una mozione approvata oggi in aula all’unanimità affida alla giunta toscana. La mozione è stata proposta dai consiglieri Pd Nicola Ciolini, Stefano Scaramelli, Lucia De Robertis, Leonardo Marras, Monia Monni, Francesco Gazzetti, Fiammetta Capirossi, Massimo Baldi, Antonio Mazzeo, Enrico Sostegni, Gianni Anselmi, Giacomo Bugliani, Ilaria Giovannetti e dalla consigliera Mdp Serena Spinelli.
“L’obiettivo – ha spiegato Ciolini– è quello di dare una spinta alla pratica ludico sportiva dei ragazzi e delle famiglie, snellendo, chiarendo le procedure e eliminando dove è possibile i certificati a pagamento. Nella mozione diciamo infatti alla giunta di attivarsi presso il Governo ed in conferenza Stato-Regioni affinché mediante specifici provvedimenti si possa garantire l’uniformità dell’applicazione delle disposizioni di legge in merito alle attività per cui è richiesto obbligatoriamente il certificato medico, riaffermando con chiarezza che nessuna certificazione medica debba essere richiesta per l’attività ludico-motoria eliminando le disparità che derivano dall’appartenenza associativa o dallo status dell’organizzazione.
“Ricordiamo – ha aggiunto Ciolini – che per le attività ludico-motorie non sussiste l’obbligo di certificato medico, ma spesso palestre o associazioni non affiliate ad organismi sportivi richiedono a tutti gli utenti, in via precauzionale, una certificazione medica per attività non agonistica. La legge, sopprime dal 2013 l’obbligo di certificazione per l’attività ludico-motoria amatoriale per promuovere la pratica sportiva senza gravare i cittadini e il servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti o certificazioni. Fra i compiti della Regione c’è la promozione dell’integrazione degli interventi di sostegno allo sport azioni ad hoc in materia di politiche socio-sanitarie, incentivi e forme di agevolazione per le visite medico-sanitarie. Ed è questa – ha concluso – la direzione in cui intendiamo muoverci”.
Per questo nell’atto approvato dal Consiglio regionale si chiede alla giunta anche di valutare la possibilità di un intervento regionale in materia, finalizzato ad ampliare la gratuità del rilascio delle certificazioni di idoneità non agonistica e/o a valutare la possibilità di correlare l’importo richiesto per il rilascio di tali certificazioni ai valori dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
«L’iniziativa promossa insieme ai colleghi – ha commentato il presidente della commissione sanità e politiche sociali Stefano Scaramelli – è quanto mai opportuna e utile. Credo che anche la commissione debba svolgere un ruolo di monitoraggio e di vigilanza, affinché quello che è un diritto ormai da qualche anno, non venga intralciato o limitato. Del resto, fin dall’inizio della legislatura, abbiamo insistito molto sui temi degli stili di vita e quindi della promozione delle attività sportive di base, che vanno incentivate ancora e agevolate. Lo sport – ha concluso Scaramelli – è un elemento di crescita insostituibile per i nostri figli, la loro salute e socializzazione, e per il benessere delle famiglie. Per questo deve essere un fattore centrale nelle nostre politiche sanitarie e sociali».
Accesso agli atti per i consiglieri regionali, Approvata all’unanimità mozione di Bambagioni (Pd)
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione presentata da Paolo Bambagioni (Pd) e sottoscritta anche da tutti i capigruppo, che impegna la giunta toscana “all’applicazione piena e compiuta delle normative” relative all’accesso agli atti amministrativi da parte dei consiglieri “nonché all’applicazione integrale dell’art. 9 dello Statuto della Regione Toscana”. Inoltre, la giunta dovrà “rimuovere qualunque ed eventuale inibizione formale o informale presente alla sua piena attuazione” e “vigilare che non si verifichino in futuro comportamenti che implichino una contrazione, limitazione e/o dilazione al pieno diritto di accesso agli atti spettante a ogni cittadino e, in particolare, a ciascun consigliere regionale anche in funzione dell’espletamento delle proprie funzioni di sindacato ispettivo”.
La mozione, dopo il dibattito in aula, è stata emendata con due modifiche firmate dallo stesso Bambagioni, dal presidente del Consiglio, Eugenio Giani e dal capogruppo Pd, Leonardo Marras.
Le integrazioni riguardano due punti: nel primo caso si sottolinea “il comune intendimento dei consiglieri di rispettare l’art. 183 comma 2 del regolamento del Consiglio informando il presidente dell’esercizio del diritto d’accesso, stimolandone l’attivo intervento in caso di resistenza da parte degli uffici; in secondo luogo, si impegna la giunta regionale anche “a rendere operativa e accessibile la ricerca testuale online degli atti della giunta, del presidente e dei dirigenti il prima possibile e comunque non oltre il 30 luglio del c.a.”.
«Quando trattiamo della possibilità di accesso agli atti da parte degli eletti – ha detto Bambagioni presentando la mozione in aula – parliamo dell’abc della democrazia. Dovremo dire che è un fatto scontato, ma nella pratica non è così. Infatti, recentemente, si sono verificati ripetuti dinieghi e ritardi da parte di dirigenti e funzionari della Regione nel rilascio di documenti e informazioni alle richieste di singoli consiglieri regionali, presentando la giustificazione di non possedere l'autorizzazione da parte del direttore dell'area di appartenenza. Sono fatti gravi, i consiglieri sono eletti dai cittadini e non sono qui grazie a un concorso. Credo che un consigliere regionale non debba discutere con un dirigente o un capo di gabinetto sulla possibilità o meno di avere dei documenti che gli spettano di diritto. E’ come se in un’azienda privata un dipendente si rifiutasse di dare informazioni ai proprietari. Non ci può e non ci deve essere alcuna censura o filtraggio – ha concluso il consigliere – se ci sono problemi organizzativi i dirigenti si attrezzino a risolverli, esaudire le richieste degli eletti deve essere una priorità per poter svolgere pienamente la funzione a cui sono stati chiamati».
Poste: riorganizzare servizi tutelando cittadini
“Tutelare i cittadini toscani di fronte al piano di razionalizzazione di Poste Italiane Spa, in modo che su tutto il territorio regionale sia fatto valere il principio per cui il servizio deve continuare ad essere realmente pubblico ed universale”. Lo chiede una mozione presentata dal gruppo della Lega Nord in Consiglio regionale, primo firmatario Marco Casucci, approvata all’unanimità nella seduta di oggi, mercoledì 29 marzo.
Il testo, sottoscritto ed emendato dal Pd, come ha ricordato il consigliere Massimo Baldi, chiede anche di convocare una rappresentanza dei sindaci dei piccoli Comuni montani, per una valutazione sulla qualità del servizio e per sensibilizzare Poste sulle esigenze dei territori periferici. L’esito dell’incontro dovrà essere comunicato al Consiglio.
Certificati medici per attività sportive, “Riaffermare con chiarezza la non obbligatorietà per quelle ludico-motorie e ampliare la gratuità del rilascio”
Stefano Scaramelli, presidente commissione sanità: “Impegno a vigilare e continuare nella promozione della pratica sportiva di base”
Facilitare l’accesso alle attività ludico motorie agevolando i ragazzi e le famiglie, definendo ulteriormente le attività per cui è obbligatorio il certificato medico e riaffermando con chiarezza la non obbligatorietà dei certificati per quelle ludico-motorie . E anche valutare la possibilità del rilascio gratuito delle certificazioni di idoneità non agonistica o correlando l’importo richiesto ai valori dell’ISEE. E’ l’impegno che una mozione approvata oggi in aula all'unanimità affida alla giunta toscana. La mozione è stata proposta dai consiglieri Pd Nicola Ciolini, Stefano Scaramelli, Lucia De Robertis, Leonardo Marras, Monia Monni, Francesco Gazzetti, Fiammetta Capirossi, Massimo Baldi, Antonio Mazzeo, Enrico Sostegni, Gianni Anselmi, Giacomo Bugliani, Ilaria Giovannetti e dalla consigliera Mdp Serena Spinelli.
“L’obiettivo – ha spiegato Ciolini- è quello di dare una spinta alla pratica ludico sportiva dei ragazzi e delle famiglie, snellendo, chiarendo le procedure e eliminando dove è possibile i certificati a pagamento. Nella mozione diciamo infatti alla giunta di attivarsi presso il Governo ed in conferenza Stato-Regioni affinché mediante specifici provvedimenti si possa garantire l’uniformità dell’applicazione delle disposizioni di legge in merito alle attività per cui è richiesto obbligatoriamente il certificato medico, riaffermando con chiarezza che nessuna certificazione medica debba essere richiesta per l’attività ludico-motoria eliminando le disparità che derivano dall’appartenenza associativa o dallo status dell’organizzazione.
“Ricordiamo – ha aggiunto Ciolini – che per le attività ludico-motorie non sussiste l’obbligo di certificato medico, ma spesso palestre o associazioni non affiliate ad organismi sportivi richiedono a tutti gli utenti, in via precauzionale, una certificazione medica per attività non agonistica. La legge, sopprime dal 2013 l’obbligo di certificazione per l’attività ludico-motoria amatoriale per promuovere la pratica sportiva senza gravare i cittadini e il servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti o certificazioni. Fra i compiti della Regione c’è la promozione dell’integrazione degli interventi di sostegno allo sport azioni ad hoc in materia di politiche socio-sanitarie, incentivi e forme di agevolazione per le visite medico-sanitarie. Ed è questa – ha concluso - la direzione in cui intendiamo muoverci”.
Per questo nell’atto approvato dal Consiglio regionale si chiede alla giunta anche di valutare la possibilità di un intervento regionale in materia, finalizzato ad ampliare la gratuità del rilascio delle certificazioni di idoneità non agonistica e/o a valutare la possibilità di correlare l’importo richiesto per il rilascio di tali certificazioni ai valori dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
«L’iniziativa promossa insieme ai colleghi – ha commentato il presidente della commissione sanità e politiche sociali Stefano Scaramelli – è quanto mai opportuna e utile. Credo che anche la commissione debba svolgere un ruolo di monitoraggio e di vigilanza, affinché quello che è un diritto ormai da qualche anno, non venga intralciato o limitato. Del resto, fin dall’inizio della legislatura, abbiamo insistito molto sui temi degli stili di vita e quindi della promozione delle attività sportive di base, che vanno promosse ancora e agevolate. Lo sport – ha concluso Scaramelli – è un elemento di crescita insostituibile per i nostri figli, la loro salute e socializzazione, e per il benessere delle famiglie. Per questo deve essere un fattore centrale nelle nostre politiche sanitarie e sociali».
Agricoltura: tutelare colture da danneggiamenti storni
“Prendere atto della necessità di tutelare il settore agricolo e le colture dai danneggiamenti provocati dagli storni”. È quanto chiede una mozione presentata da Marco Stella (FI), approvata nella seduta di oggi, mercoledì 29 marzo.
Il testo, emendato dal gruppo Pd, come ricordato in Aula dal consigliere Simone Bezzini, chiede inoltre alla Giunta di “attivarsi urgentemente nelle sedi opportune per cercare strumenti più efficaci e incisivi volti ad arginare la presenza di questa specie di uccello nel territorio regionale”.
Sanità: contributo digitalizzazione da revocare, passa mozione
Il contributo per la digitalizzazione delle procedure di diagnostica, che per i cittadini toscani può arrivare fino a 30 euro in un anno, dovrebbe essere revocato, la Giunta regionale dovrà valutare se ci siano le condizioni. Nel frattempo, dovrà essere messa in atto “ogni azione finalizzata a chiarire che il contributo debba essere compreso a tutti gli effetti tra le spese classificate come sanitarie e come tale detraibile”. Il Consiglio regionale approva una mozione a firma del Movimento 5 stelle e della consigliera Ilaria Giovannetti (Partito democratico) in merito alla detrazione fiscale del contributo per la digitalizzazione. “Questo ticket è stato introdotto nel 2012 – ha ricordato il consigliere Andrea Quartini (M5s) –, con l’obiettivo di migliorare le performance digitali della radiodiagnostica e della diagnostica. È stato abbastanza discusso, abbastanza odiato e per di più, come ci è stato segnalato da numerosi cittadini, in molti ambiti è stato considerato una tassa amministrativa e quindi non detraibile come qualsiasi spesa sanitaria”. Quartini ha voluto “ringraziare la consigliera Giovannetti, che ha permesso di introdurre, con il testo sostitutivo che ci ha proposto, la richiesta alla Giunta di eliminare questo ticket”.
L’argomento “è importante e attuale – ha dichiarato Ilaria Giovannetti –, la Toscana fu l’unica regione che provò ad opporsi all’introduzione di questo contributo nel 2011, poi fu costretta ad adeguarsi, in conseguenza della manovra del Governo Berlusconi. Gli introiti per la Regione – ha aggiunto – sono di minima entità”. Di qui, la richiesta di eliminarlo “qualora si aprissero le possibilità nel bilancio”. Il consigliere Paolo Sarti ha annunciato il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra, “ma bisogna fare una battaglia vera per togliere questi ticket”.
Viabilità: strade provinciali, mozione unanime chiede più risorse per manutenzione e sicurezza
Servono più risorse per la manutenzione delle strade provinciali, la Regione dovrà impegnarsi per ottenere dal Governo gli stanziamenti necessari. Il Consiglio regionale approva con voto unanime la mozione presentata dal gruppo del Partito democratico, primo firmatario Simone Bezzini, che l’ha illustrata in Aula. In Toscana, ci sono “8mila 200 chilometri di viabilità di interesse provinciale, sul totale degli 11mila chilometri di rete stradale”, si legge nel testo della mozione Pd. “Lo stato di criticità in cui versa tale viabilità appare ormai come un elemento assoluto che merita di essere affrontato con urgenza”. L’atto impegna la Giunta regionale “ad assumere ulteriori iniziative, attraverso la conferenza delle Regioni nei confronti di Governo e Parlamento, affinché vengano assicurate le risorse necessarie per la gestione della viabilità di competenza delle amministrazioni provinciali”, per “garantire piena funzionalità e sicurezza di tali arterie, anche al fine di sostenere le pari opportunità tra i territori”.
Bocciata una mozione sullo stesso argomento presentata dal gruppo del Movimento 5 stelle, primo firmatario Giacomo Giannarelli, che chiedeva tra l’altro “un piano regionale di messa in sicurezza” delle strade provinciali, finanziato attraverso una “significativa rivisitazione e riduzione del piano grandi opere”, previsto dalla programmazione regionale. “Oggi sei province su nove sono in dissesto finanziario per i tagli del governo del partito democratico”, ha dichiarato Giannarelli, annunciando comunque il voto favorevole anche alla mozione Pd. La consigliera Elisa Montemagni ha annunciato il voto favorevole del gruppo Lega nord alla mozione Bezzini. “Servono adeguate risorse e programmazione regionale”, ha dichiarato il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, annunciando il voto favorevole sia alla mozione M5s che a quella del Partito democratico.
Prerogative dei consiglieri: garantire pieno rispetto dello Statuto regionale
All’unanimità il Consiglio regionale impegna il presidente della Giunta all’applicazione “piena e compiuta” dell’articolo 9 dello Statuto sulle prerogative dei consiglieri, che hanno il diritto di accedere agli uffici della Regione e di ottenere la documentazione e le informazioni in loro possesso.
L’assemblea legislativa toscana ha infatti approvato una mozione, sottoscritta da numerosi consiglieri e tutti i presidenti dei gruppi. Ad illustrarla in aula è stato il primo firmatario, Paolo Bambagioni (Pd). “Il testo ha per oggetto l’Abc della democrazia – ha detto – Chi è eletto deve avere accesso agli atti nei tempi utili per poter svolgere la sua funzione ispettiva”. Viceversa, ha ricordato Bambagioni, nel luglio 2016 il Direttore generale della Giunta ha diramato una circolare nella quale chiedeva ai vari direttori di area di riferire a lui nel caso i consiglieri avessero chiesto informazioni. “Questo ha comportato un rallentamento generalizzato – ha osservato Bambagioni – Alcuni direttori hanno addirittura negato l’accesso, dicendo che prima dovevano essere visti dal direttore generale. E’ una cosa gravissima. Nessun tipo di censura, né diretta né indiretta, palese o nascosta, può essere tollerata”.
“Il diritto di accesso per un consigliere è sacro” ha osservato il presidente Eugenio Giani ricordando che il Regolamento interno prevede, però, che le relative richieste siano comunicate per conoscenza al Presidente del Consiglio. “Dall’inizio della legislatura non ho ricevuto nessuna richiesta relativa al diritto di accesso – ha affermato – Mi sento scavalcato. Chiede il rispetto delle regole chi è il primo a non rispettarle”.
“Non so se ho sbagliato qualche procedura – ha affermato Jacopo Alberti (LN) - ma mi sono state rivolte domande strane, ad esempio sulla motivazione che mi spingeva a chiedere certi atti”.
“Siamo di fronte ad errori dell’apparato amministrativo, forse legati a posizioni di Giunta – ha osservato Paolo Sarti (Si-Toscana) – Si apre di nuovo il grande capitolo, più volte aperto e sempre richiuso, sul rapporto tra Consiglio e Giunta”.
Anche Irene Galletti (M5S) ha confermato lentezza nelle risposte, con risposte poco garbate ai dipendenti dei gruppi e non giustificabili richieste sulle motivazioni. “La nostra firma sotto la mozione – ha dichiarato - è indice di un disagio, che deve essere risolto”.
Il presidente del gruppo Pd, Leonardo Marras, ha sottolineato che, in effetti, il Regolamento affida alla figura istituzionale del Presidente del Consiglio la tutela di questo “diritto sacro”. Per questo ha invitato ad una riflessione sul testo della mozione. “Il messaggio deve essere chiaro ed univoco – ha affermato – Serve una riflessione tra sottoscrittori e Presidente”.
Giovanni Donzelli ha osservato che la mozione non ha per oggetto l’accesso agli atti che avviene, per organi esterni come le Asl, con il coinvolgimento del Presidente, ma gli uffici interni della Regione. “Ho il diritto di entrare in ogni ufficio e chiedere qualunque foglio o informazione – ha rilevato – Non ci deve essere nessun passaggio intermedio”.
L’assessore Vincenzo Ceccarelli ha osservato che “la circolazione delle informazioni è utile a tutti, sia alla maggioranza che alla minoranza”. Per questo, a suo parere, la circolare del direttore generale, vista la sua professionalità, probabilmente è mirata a organizzare come devono essere date le informazioni. “E’ una contrapposizione che non ha ragione di esistere e non utile per nessuno – ha detto – Può essere risolta con un doveroso chiarimento”.
“E’ un non senso parlare di diritto di accesso per un consigliere regionale – ha rilevato Stefano Baccelli (Pd) – Noi siamo parte della pubblica amministrazione”.
Nell’accogliere la richiesta di Marras, Donzelli ha sollevato il problema della ricerca on line degli atti, che attualmente può avvenire solo per parole contenute nell’oggetto e non nel testo. “Dopo mesi e anni che solleviamo il problema – ha commentato – se digitiamo le parole contenute nel testo dell’atto, abbiamo questa risposta: ricerca testuale in corso di realizzazione”.
Nel testo finale approvato dall’aula è stato inserito un capoverso in cui si ribadisce che i consiglieri intendono rispettare il Regolamento, “informando il Presidente del Consiglio delle richieste relative al diritto di accesso e stimolandone l’attivo intervento in caso di resistenza da parte degli uffici”.
La mozione impegna inoltre il presidente della Giunta a vigilare affinchè in futuro non si verifichino comportamenti che implichino una “contrazione, limitazione e/o dilazione al pieno diritto di accesso agli atti che spetta ad ogni cittadino e, in particolare, al consigliere regionale, anche in funzione dell’espletamento delle proprie funzioni di sindacato ispettivo”. La mozione, infine, contiene l’impegno per il presidente della Regione a rendere accessibile la ricerca testuale su tutti gli atti della Giunta prima possibile, al massimo entro luglio
Viabilità: interventi su strade toscane, Anas dovrà sempre avvisare i Comuni
Il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime una mozione del Movimento 5 stelle, primo firmatario, Giacomo Giannarelli, per fare in modo che Anas fornisca “una informazione preventiva nei confronti delle amministrazioni comunali” in caso di interventi sulla viabilità. La Giunta regionale dovrà attivarsi per fare in modo che ogniqualvolta Anas debba intervenire per lavori sulle strade di propria competenza “informi preventivamente e tempestivamente le amministrazioni comunali e tutti i soggetti istituzionali potenzialmente interessati, coordinando con loro gli interventi necessari per minimizzare i disagi nei confronti degli automobilisti”. Il testo approvato ha accolto un emendamento del Partito democratico. “Il testo va rafforzato”, ha spiegato Stefano Baccelli (Pd), “spesso capita che la comunicazione Anas la faccia, ma in modo non tempestivo, con sufficiente anticipo”.
La mozione nasce da specifici episodi dei mesi scorsi “a cominciare dal cantiere sul Romito, quando sembra che il sindaco Nogarin non sia stato neppure avvertito”, ha spiegato Giannarelli, “con gravi problemi per il traffico”.
Diritti umani. Fattori (Sì): "Il consiglio regionale approva mozione di Sì Toscana a Sinistra per legati d’amicizia tra la Toscana e i popoli del Kurdistan, della Palestina e del Sahara Occidentale"
Approvata dall’aula del Consiglio Regionale la mozione “In merito all’impegno della Regione Toscana per il rispetto dei diritti umani e della libertà di autodeterminazione dei popoli curdo, palestinese e saharawi”, presentata dai Consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì Toscana a Sinistra).
Intervenendo in aula, il capogruppo di Sì e presidente della Commissione per le Politiche Europee e gli Affari Internazionali del Consiglio Regionale ha ricordato che “la Toscana ha da sempre una tradizione di pace e riconosce nel suo Statuto, tra gli obiettivi fondamentali, il rispetto dei diritti umani e la lotta contro la pena di morte, la tortura e la riduzione in schiavitù, sostenendo positivamente il dialogo tra i popoli. Recentemente abbiamo approvato una legge che istituisce i “Legati di amicizia e cooperazione”, ossia gemellaggi istituzionali con l’obiettivo di stabilire legami con realtà istituzionali e culturali diverse, attraverso la promozione di reti di amicizia e favorendo il dialogo interculturale, lo scambio di esperienze, conoscenze e valori".
“Il voto di oggi ha un grande valore politico e simbolico: i primi "legati d’amicizia" istituiti dal Consiglio Regionale saranno con i popoli della regione del Kurdistan, in particolare con la regione autonoma del Rojava nel Kurdistan siriano o con la provincia di Diyarbakır, della Palestina, con la sua capitale amministrativa Rāmallāh, e del Sahara Occidentale, con il governatorato di El Aaiún. Tre popoli che soffrono una condizione di violazione dei diritti umani e che lottano per il diritto all’autodeterminazione e alla libertà. Tre popoli che devono poter vivere in pace e sicurezza e per questo è necessario l’impegno e l’iniziativa delle comunità democratiche, che possa condurre al pieno rispetto del diritto internazionale”.
“Perciò, oltre all’istituzione dei “legati d’amicizia”, la mozione chiede una forte azione diplomatica della Giunta Regionale e del Governo italiano. Per quanto concerne il popolo kurdo, viene chiesta la condanna delle misure repressive adottate dal governo turco, nell'ambito dello stato d’emergenza, valutando la proposta, già votata dal Parlamento europeo, di un embargo della vendita di armi alla Turchia. Si chiede poi di promuovere con il Cantone di Kobanê percorsi di collaborazione in ambito formativo e di tutela sanitaria della popolazione, anche attraverso gemellaggi con le nostre scuole, al fine di diffondere i valori e i principi del multiculturalismo, della parità di genere, dell’integrazione tra popoli e religioni diverse”.
“Rispetto alla condizione palestinese, si chiede la condanna della recente legge voluta da Netanyahu che regolarizza gli insediamenti israeliani e le case edificate su terreni privati palestinesi in Cisgiordania, una decisione contraria alla recentissima Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Così come si ribadisce la storica richiesta del riconoscimento dello stato di Palestina con “Gerusalemme Capitale dei due Stati”, come previsto dalla risoluzione 181 delle Nazioni Unite”.
“Per quanto invece concerne la situazione del popolo saharawi, la mozione chiede di attivarsi presso il Governo affinché l’Italia confermi gli aiuti umanitari per i rifugiati profughi nei campi presso Tindouf, in Algeria, e si sostenga a livello internazionale l'ampliamento della Missione delle Nazioni Unite per una ripresa dei negoziati, per il rispetto dei diritti umani e per il corretto svolgimento del referendum per l’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale”.
Cyberbullismo e azioni di sostegno ai genitori separati, la mozione della Lega Nord
Due temi di stretta attualità, sono stati affrontati in apposite mozioni, approvate quest’oggi dall’Aula del Consiglio regionale, promosse dalla Lega Nord ed in particolare dai Consiglieri Marco Casucci ed Elisa Montemagni. “ Col mio atto-precisa Casucci-ho voluto sensibilizzare il Presidente Rossi e gli Assessori competenti su un argomento, quello del cyber bullismo, che, ahimè, è sempre più tristemente alla ribalta della cronaca.” “Considerata la gravità e l’estensione del fenomeno, dunque-precisa il Consigliere regionale-ho chiesto che ci si attivi nei confronti del Governo affinchè sia predisposto un numero unico di riferimento nazionale per la consulenza e la protezione delle vittime, spesso giovani, di aggressioni via web di qualsiasi genere e provenienza, facendo tesoro delle varie esperienze messe in campo da quei soggetti che si sono già concretamente pronunciati sulla complessa tematica.” “Inoltre-sottolinea l’esponente leghista-penso sia utile mettere in funzione, in tempi celeri, un portale regionale ed un canale telefonico per fornire l’indispensabile supporto psicologico e giuridico alle vittime di tali aggressioni via telematica, mettendo a conoscenza di tutti, quali siano gli strumenti operativi messi in campo dalle Istituzioni per prevenire i deleteri comportamenti sopracitati.” Il secondo tema, oggetto di mozione, anch’essa approvata dall’assise regionale, è quello inerente all’indispensabile supporto ai genitori separati. “ In quest’ottica-segnala Montemagni-il mio intervento mira a far sì che vengano attuate misure di sostegno economico che rafforzino gli impegni della Legge regionale del 2013, in particolar modo seguendo l’iniziativa del Comune di Firenze, relativa all’assegnazione d’alloggi a canone simbolico ai genitori separati.” “Oltre a ciò-sottolinea il Consigliere regionale-chiedo che venga introdotta, in alcuni giorni al mese, magari durante i fine settimana, una specifica tariffa agevolata del trasporto regionale, su ferro e gomma, per aiutare concretamente i predetti genitori, che vivono in altra città, favorendo così l’incontro con i figli.””Infine-conclude Elisa Montemagni-ritenfo sia necessario attivarsi col Governo, anche per mezzo della conferenza delle Regioni, affinchè siano presi analoghi provvedimenti su tutto il territorio nazionale, considerata la delicatezza ed importanza della problematica da me affrontata.”
Venezuela: Regione valuti sospensione di tutti i rapporti
La Giunta regionale dovrà valutare l’eventuale sospensione degli accordi economici e diplomatici in essere con il governo venezuelano, qualora non venga superata la fase attuale d’instabilità del sistema politico ed economico e perduri la chiusura da parte del governo alla richieste delle opposizioni, compresa quella di elezioni anticipate.
E’ questo il testo della mozione sulla grave crisi che colpisce il Venezuela, presentata dal consigliere Giovanni Donzelli (FdI) e approvata dal Consiglio regionale. Il capogruppo di FdI ha ricordato che il sindaco di Caracas è stato arrestato per motivi politici nello svolgimento delle proprie funzioni, “perché semplicemente non allineato al governo”, il parlamento ha dato una sorta di sfiducia a quello stesso governo, che non si dimmette, mentre le elezioni regionali sono state sospese ed il referendum costituzionale non viene indetto, nonostante esistano tutti i requisiti. “Siamo in una situazione di completa privazione dei diritti democratici – ha sintetizzato - che si inserisce in una crisi economica insostenibile: mancano pane, medicinali”. Per questo la mozione chiede alla Regione Toscana di interrompere qualsiasi rapporto, fino a quando le condizioni non cambieranno.
E’ stato Francesco Gazzetti (Pd) ad annunciare il voto favorevole del suo gruppo, dopo aver concordato con il presentatore alcuni emendamenti, che hanno interessato anche la parte dispositiva.
Sanità: contributo digitalizzazione da revocare, passa mozione
Il contributo per la digitalizzazione delle procedure di diagnostica, che per i cittadini toscani può arrivare fino a 30 euro in un anno, dovrebbe essere revocato, la Giunta regionale dovrà valutare se ci siano le condizioni. Nel frattempo, dovrà essere messa in atto “ogni azione finalizzata a chiarire che il contributo debba essere compreso a tutti gli effetti tra le spese classificate come sanitarie e come tale detraibile”. Il Consiglio regionale approva una mozione a firma del Movimento 5 stelle e della consigliera Ilaria Giovannetti (Partito democratico) in merito alla detrazione fiscale del contributo per la digitalizzazione. “Questo ticket è stato introdotto nel 2012 – ha ricordato il consigliere Andrea Quartini (M5s) –, con l’obiettivo di migliorare le performance digitali della radiodiagnostica e della diagnostica. È stato abbastanza discusso, abbastanza odiato e per di più, come ci è stato segnalato da numerosi cittadini, in molti ambiti è stato considerato una tassa amministrativa e quindi non detraibile come qualsiasi spesa sanitaria”. Quartini ha voluto “ringraziare la consigliera Giovannetti, che ha permesso di introdurre, con il testo sostitutivo che ci ha proposto, la richiesta alla Giunta di eliminare questo ticket”.
L’argomento “è importante e attuale – ha dichiarato Ilaria Giovannetti –, la Toscana fu l’unica regione che provò ad opporsi all’introduzione di questo contributo nel 2011, poi fu costretta ad adeguarsi, in conseguenza della manovra del Governo Berlusconi. Gli introiti per la Regione – ha aggiunto – sono di minima entità”. Di qui, la richiesta di eliminarlo “qualora si aprissero le possibilità nel bilancio”. Il consigliere Paolo Sarti ha annunciato il voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra, “ma bisogna fare una battaglia vera per togliere questi ticket”.
Amianto. Fattori e Sarti (Sì): “Approvata all’unanimità mozione di Sì Toscana a Sinistra per incentivare la bonifica e installare impianti fotovoltaici”.
“Da inizio legislatura Sì Toscana a Sinistra si sta battendo affinché ci sia una svolta nella battaglia contro la presenza dell’amianto killer. In Toscana vi sono ancora centinaia di edifici pubblici, impianti industriali e aree dismesse contaminati, oltre a un numero altissimo e imprecisato di edifici privati”, dichiarano i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“La nostra Regione aveva approvato nel 2013, su iniziativa del consigliere Romanelli, una legge all’avanguardia per promuovere la bonifica delle strutture in cemento-amianto e favorirne la sostituzione con fabbricati in grado di conseguire risparmi energetici, puntando sulle energie rinnovabili: un atto fondamentale che purtroppo resta al momento inapplicato, con un piano attuativo a tutt'oggi fermo agli studi preliminari e alle azioni propedeutiche”.
“Con l’atto votato oggi, il Consiglio Regionale non solo impegna la Giunta a dare finalmente piena applicazione della legge 51/2013 recuperando il ritardo di questi anni, ma nell’immediato chiede anche di informare adeguatamente le imprese del nostro territorio rispetto alle possibilità offerte dal nuovo bando INAIL per la rimozione dell'amianto. Le imprese possono infatti godere di un contributo a fondo perduto pari al 65% delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, fino a un massimo di 130.000 €. Uno strumento importante, assieme a quelli già previsti, al fine di accelerare i tempi delle bonifiche, cui si dovranno aggiungere, come richiesto specificatamente nell’atto approvato oggi, ulteriori incentivi regionali per quelle aziende che, fruendo già dei contributi Inail, procedano anche all’installazione di impianti fotovoltaici in sostituzione delle strutture in cemento amianto”.
“Sono 32 milioni le tonnellate di amianto ancora sparso in Italia, e secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica ogni anno 3 mila persone, otto al giorno, una ogni tre ore, muoiono di mesotelioma pleurico o comunque a causa di uno degli altri tumori asbesto correlati. Non possiamo più perdere tempo”.
Amianto: pubblicità al bando Isi-Inail e incentivo regionale per bonifica
Amianto: la Toscana dovrà assicurare massima pubblicità al bando Isi Inail, che mette a disposizione delle imprese un contributo pari al 65 per cento delle spese di rimozione, e agli altri strumenti previsti per la bonifica. La Regione dovrà finanziare un incentivo aggiuntivo “per coprire parzialmente le spese delle imprese” che per la rimozione prevedano anche “l’installazione di un impianto fotovoltaico in sostituzione” ed è chiamata a redigere il piano regionale Amianto previsto dalla legge regionale e non ancora varato. Passa con voto unanime una mozione di Sì-Toscana a sinistra, primo firmatario il capogruppoTommaso Fattori. La mozione accoglie le modifiche proposte dal Partito democratico, quello che ottiene il voto unanime dell’aula è un testo condiviso. “L’attuazione della legge stenta ad arrivare, il Piano non è ancora stato redatto, siamo ancora in attesa”, ha dichiarato Fattori. La consigliera Ilaria Bugetti (Pd) ha spiegato che “il Piano regionale è in fase di attuazione” e che “oltre al bando Isi Inail ci sono anche fondi europei”.
Voto favorevole è stato annunciato anche da Marco Casucci (Lega nord) e da Giacomo Giannarelli (M5s): “Oggi scriviamo un principio che dovrebbe essere adottato come buona pratica. Questa è una funzione fondamentale che la Regione dovrebbe svolgere e non sempre svolge”.
M5S, DONZELLI (FDI): "IN TOSCANA VOTO SALVA GIGLIO MAGICO, FANNO FINTA OPPOSIZIONE"
I pentastellati si astengono sulla mozione che chiede trasparenza sui legami di Andrea Bacci: "Urlano in piazza ma sono stampella della sinistra"
«Urlano in piazza e fanno le fusa al Pd nelle istituzioni: il Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana, astenendosi oggi sulla mozione da me presentata per chiedere chiarezza e trasparenza su Andrea Bacci dopo le sparatorie di cui è stato fatto oggetto a Scandicci, alla luce dei legami che ci sono fra l'imprenditore e la famiglia Renzi è da considerarsi a tutti gli effetti come un "voto salva giglio magico"». E' quanto afferma il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli.
«I 5 Stelle ancora una volta fanno da stampella alla sinistra - sottolinea Donzelli - si professano "contro il sistema" e poi non sostengono gli atti che chiedono sia fatta luce sull'opacità del sistema renziano. Ricordo che Andrea Bacci, fra le altre cose, risulta coinvolto in un'inchiesta della Procura di Firenze sulle false fatturazioni che avrebbero emesso alcune società che si sono occupate della nascita di numerosi outlet in tutta Italia, oltre che della compravendita di teatro comunale e caffè Rivoire di Firenze. Nell'operazione outlet ha un ruolo lo stesso Tiziano Renzi, oggi coinvolto anche nell'inchiesta Consip, che si sarebbe presentato da alcuni sindaci delle città interessate come consulente di queste società, oltre ad Ilaria Niccolai, ex socia dello stesso padre dell'ex premier. Senza considerare che la villa di Matteo Renzi a Pontassieve fu ristrutturata dalla Coam dell'amico e finanziatore Andrea Bacci, azienda oggi fallita. I 5 Stelle spieghino perché non hanno sostenuto queste nostre richieste - conclude Donzelli - oltre a noi lo chiedono tutti i cittadini toscani che ci sostengono nelle battaglie per la legalità».
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