Consiglio dell'Unione, le opposizioni lasciano l'aula durante l'approvazione del bilancio previsionale

La sede dell'Unione dei Comuni Empolese Valdelsa

La seduta del Consiglio dell’Unione Empolese Valdelsa del 21 Febbraio 2017 si è conclusa con tutte le opposizioni di destra, di sinistra, movimento cinque stelle e liste civiche che hanno abbandonato in sbigottito silenzio l’aula al momento della approvazione del bilancio previsionale. Si sono ritrovate all’uscita e dopo aver messo a fuoco quello che era appena successo hanno deciso di condividere e rendere pubblica la presente nota.

L’antefatto è tutt’altro che un evento straordinario purtroppo:  con il metodo cialtronesco che sembra caratterizzare la vita istituzionale di questi ultimi anni, ci si è dimenticati di consegnare venti giorni prima, come da regolamento, la relazione sul bilancio dei Sindaci Revisori: la stessa relazione, per intenderci, che, contenendo un parere negativo, ha imposta alla Giunta Capitolina di rifare il compito e presentare un nuovo bilancio.

Una relazione importante quindi, che certifica la corretta applicazione dei principi contabile ed evidenzia i principali dati di bilancio, affinché i consiglieri possano correttamente esprimere il proprio giudizio essenzialmente politico.

Qualche giorno prima del consiglio, quando i consiglieri usualmente riprendono in mano il materiali per prepararsi al dibattito, la mancanza di questo documento è stata segnalata ed è stato richiesto dalle opposizioni di rinviare l’approvazione del bilancio:  precisamente il giorno prima del Consiglio, l’atteso documento è stato consegnato.

Anche questo non aveva un granché di straordinario, tutte le opposizioni hanno pensato ad una convocazione urgente dei capigruppo o comunque  a contatti per la ricerca di una captatio benevolentiae (una ricerca di comprensione) per giungere alla approvazione del bilancio entro il 31 Marzo.

Le opposizioni questa volta volevano rimarcare l’esigenza di fermare un degrado evidente nella vita dell’Unione, ritardi, incompletezze, errori formali probabilmente una situazione che trova la sua origine nella profonda crisi di identità dell’Unione che la maggioranza non riesce ad affrontare.

Un Ente schiacciato fra comuni e Città Metropolitana che sostanzialmente gestisce i Vigili Urbani, protezione civile e solo formalmente le politiche sociale, dove su quest’ultime si limita ad approvare ogni anno la stessa convenzione con l’USL e per altro ogni comune continua le proprie autonome iniziative.

Abbiamo invece ricevuto e questo è veramente sorprendente un parere motivato per iscritto dal Segretario generale, dott.ssa Rita Ciardelli, prodotto il giorno stesso della seduta del Consiglio. Destando in noi non poco stupore, il Segretario generale – preposto istituzionalmente al controllo della legalità formale degli atti dell’ente – pur ammettendo la “parziale violazione del Regolamento” ha ritenuto di esprimere parere comunque favorevole alla messa in votazione del bilancio. Una liberatoria a commettere la violazione del regolamento, se pur parziale, prima che accadesse, poiché si sarebbe concretizzato solo con l’approvazione del bilancio: questo suo comportamento è stato da noi denunciato al difensore civico regionale.

La sera del Consiglio abbiamo rinnovato la richiesta di rinvio e ci siamo dichiarati disponibili ad una seduta straordinaria il 31 Marzo per rispettare la prescrizione di approvazione entro quella data, ancorché prima dei venti giorni regolamentari: abbiamo in sostanza proposto una parziale violazione del Regolamento, con la promessa di un comportamento più rigoroso per il futuro.

La Presidente del Consiglio Francesca Villani ha registrato la richiesta di tutte le opposizione di rinvio dell’approvazione del Bilancio, ha messo semplicemente  ai voti la proposta. Nessun membro della maggioranza ha preso la parola e la proposta è stata semplicemente respinta: a questo punto come minoranze non abbiamo potuto che abbandonare l’aula.

La nostra comune reazione è stata di sbalordimento, irritazione e anche di preoccupazione per l’arroganza che calpesta le regole  e offende le Istituzioni.

La maggioranza, tale è per questo, ha i voti necessari per approvare le delibere, ma non ha il potere di calpestare le regole che anch’essa si è liberamente data.

Garante del rispetto delle regole dovrebbe essere in primis la Presidenza del consiglio dell’Unione ma la Signora Francesca Villani si è dimostrata totalmente incapace a svolgere questo ruolo, non ha dimostrato di averne neppure contezza: è semplicemente un membro della maggioranza che legge l’ordine del giorno, da la parola, avverte quando è finito il tempo regolamentare e toglie la parola. La Presidente della Giunta dell’Unione Brenda Barnini si è unità al silenzio assordante, nessun Consigliere, neppure il Consigliere Filippo Torrigiani, campione della difesa della legalità, ha avuto niente da ridire ed ha votato con gli altri: la maggioranza ha dimostrato di non essere consapevole di quanto sia pericoloso calpestare le regole, forse pensa di essere eternamente maggioranza e soprattutto non ha consapevolezza che l’arroganza indebolisce le Istituzioni democratiche e rafforza quelle posizione che di tali istituzioni ne farebbero anche a meno.

Gruppi di minoranza dell'Unione dei Comuni

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