
In questi giorni ho fatto protocollare un'interpellanza al sindaco di Montelupo, da discutere al prossimo consiglio comunale utile, che ha per oggetto la ripartizione dei proventi delle multe fatte dal corpo di polizia municipale, ora in forma associata tramite l'Unione dei Comuni, tra gli undici comuni dell'Empolese-Valdelsa.
Voglio vederci chiaro perché sono a conoscenza del fatto che ci sia un'ipotesi di intesa fra i comuni per la spartizione delle somme che, per Montelupo, sarebbe alquanto penalizzante e che andrebbe contro ogni logica di sviluppo del nostro comune, tramite il finanziamento di opere di sicurezza viaria, con i soldi delle multe. Infatti sembra esista una proposta che darebbe ad ogni comune solo la metà dei proventi delle multe fatte su proprio territorio e l'altra metà sarebbe suddivisa, in parti uguali, agli altri dieci comuni.
Quindi, se, ad esempio, Montelupo quest'anno incassasse un milione di euro dalle contravvenzioni, solo 500,000 euro resterebbero all'ente, mentre il resto andrebbe a far beneficenza inaspettata agli altri comuni di zona. E solo pochi degli altri comuni potrebbero ricambiare parzialmente il favore, visto che una parte significativa sono piccoli comuni (Gambassi Terme, Montaione, Capraia e Limite, ma anche Cerreto Guidi) dove vengono fatte pochissime multe annuali e dove gli autovelox non consentono il livello di gettito montelupino. Come, del resto, anche i comuni più grandi spesso hanno gettiti da multe inferiori a quello montelupino.
Per questo chiedo già da ora al sindaco di Montelupo Masetti di non accettare questo tipo di ripartizione che potrebbe essere logica solo se anche altri proventi fossero divisi, in parti uguali, tra gli undici comuni: penso alle tasse di soggiorno dei turisti che, in comuni come Gambassi e Montaione, portano decine di migliaia di euro all'anno o i proventi dei biglietti dei musei che fanno il pieno a Vinci ma anche a Certaldo. Troppo facile prendersi i soldi delle multe montelupine e tenersi tutto il resto sul proprio territorio comunale.
Se così non fosse sono pronto a coinvolgere anche le altre forze di opposizione comunali, impugnando l'eventuale delibera di giunta che determinasse suddetti squilibri di risorse e a iniziare a raccogliere firme per un referendum comunale per chiedere ai montelupini se vogliono ancora restare in un ente, l'Unione dei Comuni dell'Empolese-Valdelsa, che non fa gli interessi del proprio comune.
Federico Pavese, consigliere comunale Monteluponelcuore
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